Dal Lago Maggiore al Faierone 1715 Fronzina 1699 Cruit 2085 ( gruppo del Limidario )
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Si parte da San Bartolomeo ( Cannobio ) dalla strada litoranea del Lago Maggiore 200 m, a solo 1 km dal confine, sul lato italiano. Il cartello di partenza è nella parte a nord del paese. Saliamo per i vicoli di San Bartolomeo fino alla chiesa 275 m. Si sale al bel villaggio di Formine 450 m. Poi su a un bivio con cappelletta 525 m ( a poca distanza dalla chiesa di San Bartolomeo in Montibus ). Poi saliamo a un primo nucleo di baite diroccate 632 m ( Pizzocca di sotto ? ) e più sopra al secondo nucleo dell'Alpe Pizzocca 705 m ( ruderi ) con alcuni sassi recentemente disegnati con faccine. Quindi dopo un altro tratto boschivo arriviamo ai prati di Agher 1029 m ( le baite alte ). Si sale ancora fino a entrare nel bosco e prendere la dorsale est del Faierone che infine esce in terreno aperto, il ripido castello finale si fa di cresta aiutati anche da qualche catena, fino ad arrivare sul Monte Faierone 1715 m. Il più è fatto. Ora valutiamo le opzioni, e decidiamo di proseguire almeno per la Fronzina. Scendiamo verso nord, la traccia è innevata, per quanto si riesce si evita stando a destra, i tratti più scabrosi sono attrezzati, e alla fine siamo al Passo Faierone-Fronzina 1609. La risalita è senza neve, essendo esposta a sud, si passa in una pietraia e da alcuni tratti attrezzati con catene, e in breve siamo sulla Punta Fronzina 1699 m. Ora la parte più scabrosa, la discesa da questa cima va in un saltino innevato, ma sulla destra in basso si vede una catena, meglio scendere nella neve e seguirla , pensa Sam, io disarrampico invece. Arriviamo al Passo di Percaduggine 1646 m. Poco più in alto ci sono i cartelli al bivio, che indicano a destra per l'Alpe Pianoni, si potrebbe accorciare il giro, ma idee folli frullano per la testa dei 2 baldi ex giovani.
Saliamo spediti ( si fa per dire ) verso nord e su terreno facile arriviamo al cippo di confine 22 a quota 1963 m. Anche qui si può già ripiegare sul lato svizzero. Ma la cima del Cruit ammicca lassù a soli 120m+. Si va e aiutati anche da una catena arriviamo sul Cruit 2085m. Ora viene il bello, sono passate le 15 e la macchina è la sotto sul lungolago, sono quasi 1900 metri di discesa, e con le stampelle e una protesi Sam di certo non vola. Ma abbiamo le frontali. Ritorniamo fiduciosi al cippo 22 dove pieghiamo a sinistra ed entriamo in Svizzera. Per strada incrociamo un escursionista che rapidamente sale verso il Limidario e con cui scambiamo 4 chiacchiere. Passando al limite della neve scendiamo all'Alpe Pianone 1612 dai tetti rossi. Poi giù a Rescerasca 1207 m, dopo essere scesi ancora un pò, giriamo a sinistra e attraversiamo la Valle della Pioda, per poi risalire una trentina di metri e arrivare nella parte alta di Cortaccio 1059 m. Scendiamo per i vicoli del villaggio per arrivare sull'asfalto. Dobbiamo percorrere 2 km su questa strada prima di iniziare i tagli su sentiero che ci porteranno al tornante di Ciossa a 506 metri dove partirebbe il sentierino che ci porterebbe ripidamente al posto di frontiera ( questa era l'idea almeno ) in parte da percorrere al buio pesto.
Ma arrivati al Crotto Borei 799m, proprio poco prima di abbandonare la strada, ecco arrivare l'unica auto in giro. E' Stefano, l'escursionista bellinzonese incrociato sui 2000 metri, che ci offre un passaggio, che non sappiamo rifiutare :))
Facendoci risparmiare 600 metri di dislivello in discesa.
Saliamo spediti ( si fa per dire ) verso nord e su terreno facile arriviamo al cippo di confine 22 a quota 1963 m. Anche qui si può già ripiegare sul lato svizzero. Ma la cima del Cruit ammicca lassù a soli 120m+. Si va e aiutati anche da una catena arriviamo sul Cruit 2085m. Ora viene il bello, sono passate le 15 e la macchina è la sotto sul lungolago, sono quasi 1900 metri di discesa, e con le stampelle e una protesi Sam di certo non vola. Ma abbiamo le frontali. Ritorniamo fiduciosi al cippo 22 dove pieghiamo a sinistra ed entriamo in Svizzera. Per strada incrociamo un escursionista che rapidamente sale verso il Limidario e con cui scambiamo 4 chiacchiere. Passando al limite della neve scendiamo all'Alpe Pianone 1612 dai tetti rossi. Poi giù a Rescerasca 1207 m, dopo essere scesi ancora un pò, giriamo a sinistra e attraversiamo la Valle della Pioda, per poi risalire una trentina di metri e arrivare nella parte alta di Cortaccio 1059 m. Scendiamo per i vicoli del villaggio per arrivare sull'asfalto. Dobbiamo percorrere 2 km su questa strada prima di iniziare i tagli su sentiero che ci porteranno al tornante di Ciossa a 506 metri dove partirebbe il sentierino che ci porterebbe ripidamente al posto di frontiera ( questa era l'idea almeno ) in parte da percorrere al buio pesto.
Ma arrivati al Crotto Borei 799m, proprio poco prima di abbandonare la strada, ecco arrivare l'unica auto in giro. E' Stefano, l'escursionista bellinzonese incrociato sui 2000 metri, che ci offre un passaggio, che non sappiamo rifiutare :))
Facendoci risparmiare 600 metri di dislivello in discesa.
Tourengänger:
Antonio59 !,
Sam61


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Kommentare (4)