Schollenhorn (2732 m) - Skitour


Publiziert von siso , 19. Februar 2022 um 20:40.

Region: Welt » Schweiz » Graubünden » Hinterrhein
Tour Datum:18 Februar 2022
Ski Schwierigkeit: WS
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-GR 
Zeitbedarf: 6:15
Aufstieg: 1268 m
Strecke:Parkplatz Flütsch (1458 m) – Nüstrasse – Gadastatt (1828 m) – Stutzalp (2019 m) – Schollenhorn (2732 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Semiautostrada A13, Tunnel del San Bernardino – Hinterrhein – Splügen – Italienische Strasse – Parkplatz Flütsch.
Unterkunftmöglichkeiten:Alberghi a Splügen.
Kartennummer:C.N.S. No. 257 S – Safiental - 1:50000; C.N.S. No. 267 S – San Bernardino - 1:50000.

Escursione con le pelli di foca nel Comune di Rheinwald, con partenza da Splügen, fino al “Corno dei lastroni”, intesi come placche rocciose.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.20

Fine dell’escursione: ore 14.40

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1017 hPa

Temperatura alla partenza: -4°C

Isoterma di 0°C alle 9.00: 2800 m

Temperatura al rientro: 12°C

Velocità media del vento: 10 km/h

Sorgere del sole: 7.21

Tramonto del sole: 17.52

 

Sveglia alle 5:10; partenza da casa alle 6:20, arrivo a Splügen alle 8:10, dopo 114,1 km d’auto, compresa una sosta caffè di 10 minuti.

Arrivato a Splügen imbocco l’Italienische Strasse e lascio l’auto al Parkplatz Flütsch, gratuito, di fronte alla Scuola primaria.

Alle 8:20 parto, con gli sci in spalla, in direzione della parte alta del villaggio, dove vedo un nutrito gruppo di scialpinisti che si prepara per l’escursione. Il portage dura una decina di minuti. Avrei potuto imboccare subito la Nüstrasse, di fronte al parcheggio. All’inizio del ripido prato mi accodo alla ventina di escursionisti, accompagnati da tre guide alpine. La neve qui scarseggia ed è gelata. Qualcuno monta i rampanti. Io faccio affidamento sulle nuove pelli di foca e risalgo il breve ma tosto pendio senza coltelli. Per superare il ciglio della strada alpestre occorre togliere gli sci. Le guide recuperano gli attrezzi e tendono la mano per aiutare gli escursionisti. Uno dei tratti più faticosi è alle spalle; il secondo lo troverò poco prima della vetta. Comincia a far caldo, tolgo la giacca e continuo sulla strada, tenendo una distanza di discrezione dai gruppi. A Gadastatt decido di superarli, perché il ritmo, ancorché normale per le comitive, mi frena un pochino. Del resto, loro non desiderano salire fino alla mia meta. Le baite di legno, ben esposte al sole, invitano ad una pausa. Io tiro dritto fino a Stuzalp (2019 m), dove mi concedo una bella sosta di un quarto d’ora per un panino, ai piedi dell’imponente parete sud-ovest del Teurihorn (2973 m).

Da qui via la traccia piega a sinistra, in direzione SW, sui ripidi ed ampi pendii che non permettono ancora di vedere la cima. Mi precedono complessivamente cinque sciatori, io sarò il sesto a raggiungere la vetta; altri due li incrocerò in discesa.  

Al terrazzo di circa 2370 m, la sommità è finalmente visibile: per conquistarla occorre tuttavia faticare ancora per un’ora e mezza. Il vento comincia a farsi sentire: dobbiamo indossare di nuovo la giacca. Una nuvoletta stratificata offusca per un po’ di tempo il sole: per fortuna si dissolverà entro pochi minuti. Appaiono i ripari antivalanghe, alcuni di legno, altri di ferro. Raggiunta una bocchetta mi affaccio sui dirupi che sovrastano lo Schollenalp e Medels, quindi affronto la rampa sommitale, sulla quale emergono dalla neve rocce e sfasciumi. La traccia passa di fianco ai manufatti di ferro arrugginito e mi conduce alla cresta ovest del monte, dove due sciatori hanno depositato gli sci. Faccio altrettanto e seguo le loro impronte. Li incrocio poco dopo. Gli ultimi cinquanta metri non sono banali; un tratto è persino esposto; probabilmente la cresta est è più facilmente abbordabile.

Arrivo in solitaria all’agognata cima, purtroppo fra le folate di vento. Il panorama è impressionante. Apro la gamella per scrivere i saluti sul libro di vetta, ma constato che è congelato. Fa pure freddo: non mi va di cambiare la maglietta con queste condizioni.

Scatto qualche foto, quindi torno immediatamente al deposito sci e cambio assetto. La discesa questa volta non è entusiasmante, a causa dei continui e bruschi cambiamenti di consistenza della neve.

                                                  Schollenhorn (2732 m)

Solo a partire dallo Stuzalp trovo neve trasformata, Sulz, che mi permette di curvare senza problemi.

La strada alpestre mi porta sulla piana, 700 m ad ovest del parcheggio. Sono quindi costretto a tornare in centro con passo pattinato sulla pista di sci di fondo.

 

È arrivato il giorno dello Schollenhorn, nota cima sci escursionistica di Splügen che mancava ancora dal mio elenco delle cime raggiunte con le pelli di foca. Suppongo che con neve polverosa la discesa lungo questi versanti di 30/35° sia indimenticabile.

 

Tempo totale: 6 h 20 min

Tempo di salita: 4 h 20 min

Tempi parziali

Parkplatz Flütsch (1458 m) – Stutzalp (2019 m): 1 h 50 min

Stutzalp (2019 m) Schollenhorn (2732 m): 2 h 30 min

Dislivello in salita: 1268 m

Sviluppo complessivo: 14,8 km

Difficoltà: PD

SLF: 2 (moderato)

Coordinate Schollenhorn: 740.721 / 158.631

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

REGA: 1414

Soccorso alpino CAS: 117

Libro di vetta: sì, ma congelato.


Tourengänger: siso


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Kommentare (2)


Kommentar hinzufügen

cappef hat gesagt:
Gesendet am 20. Februar 2022 um 21:14
Bravo...complimenti!!!
Ciao!

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. Februar 2022 um 13:32
Grazie Flavio, qui la neve è più che sufficiente e ne prevedono ancora mezzo metro.
Ciao!


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