Sentiero delle Forcelle del Paterno
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Scesi dalla cima del Monte Paterno e tornati alla forcella del Camoscio, io e l'amico
Nevermind torniamo per il Sentiero attrezzato delle Forcelle. Questo sentiero segue principalmente una cengia, interrotta da alcuni tratti in salita su rocce con molti appoggi. Le forcelle danno il nome al sentiero e separano le varie torri che compongono la cresta est del monte Paterno.
In alcuni punti la cengia è stretta ed esposta. Al momento in cui scrivo il sentiero è sempre attrezzato nei punti in cui il cavo è necessario. Alcune passerelle in legno permettono di superare le forcelle.
Percorrendolo, voltandosi a destra si hanno scorci sulle Tre Cime di Lavaredo, dalle forcelle si vedono la cima dei Tre Scarperi e la sottostante val Sassovecchio.
Considerato facile dall'unanimità dei ferratisti, me lo ricordavo anch'io come tale avendolo percorso vent'anni fa. Oggi, a 59 anni, con una valutazione su misura per me aumento alcuni brevi passaggi al grado PD.
Da questo punto è solo sentiero di ritorno. Prima si scende lentamente traversando un ghiaione, poi si sale con qualche tornante alla forcella Pian di Cengia (m.2522), non distante dal rifugio Pian di Cengia e zona di bivi. Bella vista su Cima Undici e sulla Croda dei Toni, cime proprio di fronte. Fin qui dalla forcella del Camoscio abbiamo impiegato poco meno di 2 ore.
Per tornare al rifugio Auronzo ci sono quindi due possibilità: per il sentiero alla base del versante nord delle forcelle e il rifugio Locatelli oppure per il sentiero sotto il versante sud. Scegliamo la seconda possibilità, quindi la comoda sterrata (sentiero 104) che prima scende fino a 2215 metri, poi risale a 2400 metri per scendere in breve al rifugio Lavaredo, da cui per comoda stradina (sentiero 101) si torna al rifugio Auronzo.
Il giro completo rifugio Auronzo - rifugio Locatelli - cima del Paterno - Sentiero delle Forcelle - ritorno per sentieri 104 e 101 ci ha impegnato 7 ore compresi circa 20 minuti di sosta sulla cima e qualche breve sosta intermedia.

In alcuni punti la cengia è stretta ed esposta. Al momento in cui scrivo il sentiero è sempre attrezzato nei punti in cui il cavo è necessario. Alcune passerelle in legno permettono di superare le forcelle.
Percorrendolo, voltandosi a destra si hanno scorci sulle Tre Cime di Lavaredo, dalle forcelle si vedono la cima dei Tre Scarperi e la sottostante val Sassovecchio.
Considerato facile dall'unanimità dei ferratisti, me lo ricordavo anch'io come tale avendolo percorso vent'anni fa. Oggi, a 59 anni, con una valutazione su misura per me aumento alcuni brevi passaggi al grado PD.
Dopo essere transitati da tutte le forcelle, con le caratteristiche prima indicate, si sale a sinistra (lasciando a destra una piccola galleria) e si sbuca in cima a un ghiaione. Da qui si vedono anche il Grossglockner e il Grossvenediger. Si scende per buon sentiero fino ad un'ampia spaccatura. Si scende nella spaccatura prima con tornanti (cavi presenti) poi anche con una scaletta breve ma utile. Si risale dall'altra parte con anche un breve tratto esposto (cavi sempre presenti).
Da questo punto è solo sentiero di ritorno. Prima si scende lentamente traversando un ghiaione, poi si sale con qualche tornante alla forcella Pian di Cengia (m.2522), non distante dal rifugio Pian di Cengia e zona di bivi. Bella vista su Cima Undici e sulla Croda dei Toni, cime proprio di fronte. Fin qui dalla forcella del Camoscio abbiamo impiegato poco meno di 2 ore.
Per tornare al rifugio Auronzo ci sono quindi due possibilità: per il sentiero alla base del versante nord delle forcelle e il rifugio Locatelli oppure per il sentiero sotto il versante sud. Scegliamo la seconda possibilità, quindi la comoda sterrata (sentiero 104) che prima scende fino a 2215 metri, poi risale a 2400 metri per scendere in breve al rifugio Lavaredo, da cui per comoda stradina (sentiero 101) si torna al rifugio Auronzo.
Il giro completo rifugio Auronzo - rifugio Locatelli - cima del Paterno - Sentiero delle Forcelle - ritorno per sentieri 104 e 101 ci ha impegnato 7 ore compresi circa 20 minuti di sosta sulla cima e qualche breve sosta intermedia.
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