Corno di Canzo Occidentale, attraversata


Publiziert von cai56 , 3. September 2021 um 18:31. Text und Fotos von den Tourengängern

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 1 September 2021
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Klettern Schwierigkeit: I (UIAA-Skala)
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:15
Aufstieg: 829 m
Abstieg: 829 m
Strecke:Circolare 10,87 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano si segue la statale 36 fino a Verano Brianza, dove si stacca l'uscita per la Prov. 41 "Valassina": attraverso i comuni di Arosio, Inverigo, Lurago d'Erba, Monguzzo, Erba e Longone al Segrino si raggiunge Canzo. Seguendo le indicazioni per il cimitero, si percorrono le Vie De Gasperi e Castello fino ad incontrare sulla sinistra due piccoli parcheggi.

Con tutte le volte che siamo saliti sui Corni, ancora qualche sentiero mai percorso l'abbiamo trovato e così è anche arrivata l'occasione di infilarsi in quel canalino sassoso che dalla cresta di vetta scende al ghiaione presso il crocifisso di Costa Bella. Fino ad arrivare all'altezza della Second'Alpe, qualunque strada si vada a percorrere, si trovano in corso d'opera vasti abbattimenti forestali con accumuli di tronchi e ramaglia di scarto: non un bellissimo vedere; a causa di ciò risulta impraticabile anche uno dei sentieri che andavo cercando, il "traverso", che dalla Colma di Ravella raggiunge quasi la Prim'Alpe. 


Dal piccolo parcheggio di Via Castello (più in basso è disponibile un ampio piazzale presso il cimitero, vietato nei giorni di mercato) si sale fino al termine della via e, a lato del cancello di una villa privata, inizia il Sentèe dal Repussin, larga traccia sassosa che sale a lungo rinchiusa fra due muri a secco. Dopo un primo tratto fra orti e piccoli recinti per pecore, si entra nel bosco fino alla radura delle cascine Repussin, dove il sentiero svolta bruscamente a destra per andare ad immettersi nell'acciottolato della Via per le Alpi, la strada forestale che da Gajum sale in Val Ravella. Si prosegue fino ad un tornante dove si trova, a margine di un recinto, il proseguimento del sentiero, ben indicato da una freccia "Per di qua"; qualche curva nel bosco (dove attualmente sono in corso ingenti lavori di abbattimento nella Foresta Demaniale dei Corni di Canzo) e si torna sull'acciottolato nei pressi di un agriturismo: da qui lo si segue fin poco oltre il primo tornante dopo la Prim'Alpe. Una palina indica sulla sinistra un largo sentiero che sale nella fitta foresta di conifere (sono presenti parecchie essenze esotiche, come era uso piantumare negli anni '970 il Corpo Forestale dello Stato) fino a raccordarsi, non lontano dalla Colletta dei Corni, nel sentiero 5 che percorre in traverso tutto il versante settentrionale dei Corni in alto sulla Valbrona. Con lunghi tratti pianeggianti e qualche breve strappo gradinato, si raggiungono i vasti prati panoramici di Pianezzo: poche decine di metri di strada sterrata e si raggiunge il Rifugio SEV; si sale la scalinata a fianco dell'edificio e si segue verso destra il sentiero che si dirige alla Forcella dei Corni. Poco prima di raggiungerla, seguendo dei bolli rossi, si devia a destra per portarsi alle rocce basali del Corno Occidentale: si sale seguendo canalini e cengette fino ad un piccolo prato inclinato, da cui inizia il tratto più ripido, un canale di roccia solida ben gradinato che accompagna fino alla cupola erbosa della vetta. Si prosegue lungo la cresta sommitale che tende ad assottigliarsi (l'intaglio del Passo della Vacca si supera più agevolmente appoggiando a destra) fino alla netta discesa della cresta ovest (via normale, sentiero semplice ma parecchio esposto); qui, sulla destra, si apre il canale nord-ovest, di roccia frammentata e moltissime ghiaie: l'ingresso è contraddistinto da una vecchia catena di calata (lo stato di arrugginimento è impressionante: io non ci appenderei nemmeno il soprabito), di cui non mi spiego l'utilità. Si scende con cautela zigzagando in cerca dei passaggi più ripidi e saldi, facendo ben attenzione a smuovere il meno sassi possibile, fino a raggiungere il ghiaione basale, sul dosso - Costa Bella -  dove passa il sentiero di collegamento Fra il Rifugio SEV e la Terz'Alpe. Si segue questa traccia fra i pascoli verso sinistra finchè, sassosa e ripida, aggira il Corno Occidentale scendendo in Val Ravella. Oltrepassate le tracce che conducono alla vicina Ferrata del Venticinquennale, si prosegue la discesa su terreno sempre più boscoso fino ad arrivare alle costruzioni della Terz'Alpe, dove si ritrova la Via per le Alpi; la seguiamo velocemente fino ad oltrepassare il Sentèe dal Repussin (giusto per fare un percorso diverso, anche se più lungo), trovando una serie di scorciatoie ben delineate dalla trasformazione in percorsi downhill. Da ultimo, già non lontano dalle abitazioni di Gajum, si incrocia il Sentiero dello Spaccasassi in punto geologicamente interessante per lo sbancamento attraverso calcari rossi. Un breve tratto della Via Moregallo riporta al parcheggio.

Tourengänger: cai56, chiaraa
Communities: Hikr in italiano


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