Via Ferrata del Venticinquennale al Corno di Canzo Occidentale
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Bella ferrata in compagnia della mia Anto. Viaggio in moto fresco e veloce, l'ultima volta che c'ero stato c'era il ghiaccio sull'asfalto e la mia moto al ritorno non ne voleva sapere di partire... questa volta è andata meglio!
Avvicinamento sotto una cappa di umido non indifferente, per fortuna la parete non è in pieno sole, o almeno oggi non lo era grazie a qualche passaggio nuvoloso, poi intensificatosi. Per quanto riguarda la via ferrata non mancano i passaggi atletici, soprattutto se si vuole evitare di tirarsi su con la catena. Ottima la scelta di indossare le scarpette d'arrampicata: molto più godibile. In cima giusto il tempo di scattare qualche foto, poi giù dal canalino N (passaggi di I grado) per evitare un'eventuale acquazzone in vetta, per fortuna scampato. Sosta nei pressi del rifugio SEV, poi di nuovo in marcia per ricongiungerci con il sentiero percorso all'andata fino al rifugio Terz'Alpe, dove un buon bicchiere di yogurt di capra ai frutti di bosco ci ha rinfrescati. Da qui siamo poi scesi lungo il sentiero geologico fino al parcheggio alla fonte Gajum. Poco dopo le 16 siamo già di ritorno a casa, asciutti (non lo saremmo stati un'oretta più tardi) e contenti.
P.S.: la traccia GPS ha un tratto rettilineo dovuto allo spegnimento del GPS causa batteria scarica.
Avvicinamento sotto una cappa di umido non indifferente, per fortuna la parete non è in pieno sole, o almeno oggi non lo era grazie a qualche passaggio nuvoloso, poi intensificatosi. Per quanto riguarda la via ferrata non mancano i passaggi atletici, soprattutto se si vuole evitare di tirarsi su con la catena. Ottima la scelta di indossare le scarpette d'arrampicata: molto più godibile. In cima giusto il tempo di scattare qualche foto, poi giù dal canalino N (passaggi di I grado) per evitare un'eventuale acquazzone in vetta, per fortuna scampato. Sosta nei pressi del rifugio SEV, poi di nuovo in marcia per ricongiungerci con il sentiero percorso all'andata fino al rifugio Terz'Alpe, dove un buon bicchiere di yogurt di capra ai frutti di bosco ci ha rinfrescati. Da qui siamo poi scesi lungo il sentiero geologico fino al parcheggio alla fonte Gajum. Poco dopo le 16 siamo già di ritorno a casa, asciutti (non lo saremmo stati un'oretta più tardi) e contenti.
P.S.: la traccia GPS ha un tratto rettilineo dovuto allo spegnimento del GPS causa batteria scarica.
Tourengänger:
Mauronster
Communities: Hikr in italiano
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