Mont Glacier (3186 m)


Publiziert von Sky , 26. August 2020 um 20:16.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:12 August 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

La valle di Champorcher è un’altra in cui non ho fatto nessuna cima. Scelgo la più alta e vado a sanare il conto!

Lascio la macchina al primo parcheggio utile sulla strada che da Champorcher porta a Dondenaz (Grand Mont Blanc, che nome curioso!), perché va bene non partire proprio dal paese, ma neanche arrivare fino a 2100 metri. Tra l’altro, mi sa che la strada è in buona parte sterrata, indi non adatta per la mia auto nuova e “cittadina”! Invece di seguire, a piedi, la strada, ho la geniale idea di prendere il sentiero che “taglia qualche curva e basta”. In realtà, il sentiero in questione mi porta lontano dalla strada e, per raggiungere Dondenaz, devo fare un continuo su e giù. La cosa positiva è che i luoghi da cui passo sono interessanti, in particolare i laghetti con la loro flora acquatica. Arrivo, dunque, a Dondenaz, dopo aver perso anche qualche centinaio di metri di dislivello, che già sono un po’ stanchino, e da lì incomincia la mia gita vera e propria, quella che tutti quanti si fanno normalmente, partendo dalla macchina. Ma a me piace soffrire!

Mi incammino lungo la vallata, che qui risulta molto ampia e non mi dà molto modo di orientarmi (ma di Val d’Aosta sono, al momento, ancora abbastanza ignorante, infatti di molte delle cime che vedo non so dire il nome, cosa che invece in Vallese ormai non capitava mai! Qui in Val de Champorcher, poi, proprio ho il buio assoluto!!). Ad un certo punto, dalla strada si diparte un sentiero che va verso la mia meta, numerato e segnalato fino in cima: anche oggi, dunque, c’è poca possibilità di “giocare” a trovare la via, peccato! Il Mont Glacier è nascosto, ma si vede bene il sentiero che risale lungo il pendio erboso. Nel primo tratto sfrutto un po’ di scorciatoie, poi non posso far altro che seguire i lunghissimi tornanti che conducono al Col Fussy. Nel frattempo, il tempo sta peggiorando. Arrivato al colle, mi cambio velocemente le scarpe, per affrontare l’ultimo tratto che sembra essere un po’ più tecnico. Lì incontro un gruppo di trailers, tra cui uno di loro mi riconosce: è Marino, un mio amico di Hône con cui ci incrociamo spesso nelle gare di ultratrail qui in Val d’Aosta! Scoprirò poi, a casa, che lui e i suoi amici sono partiti direttamente da casa, hanno salito la valle in bicicletta e poi sono saliti a piedi fino alla cima del Mont Glacier, e ritorno. Dei veri duri, complimenti a loro! Quanto a me, procedo fino in vetta, senza incontrare alcuna difficoltà. Mangio velocemente, scambiando qualche parola con gli altri che, via via, stanno arrivando. Essendo una cima raggiungibile da un sentiero, con un migliaio di metri di dislivello di salita, in tanti la possono fare. Non appena sento qualche goccia di pioggia, mi incammino, lasciando lì tutti gli altri: non mi piace granché essere in vetta con la possibilità di prendere un acquazzone. Il panorama, intanto, già da un bel pezzo si è nascosto alla mia vista. Infatti, purtroppo, sul lato del Mont Avic non sono riuscito praticamente a vedere nulla. Il tempo sembra reggere, finché arrivo a Dondenaz. Da lì, stavolta, seguo la strada, ma questo mio essere più veloce non mi permette, comunque, di evitare di prendere pioggia, che si scatena (senza esagerazione) lungo la strada verso la macchina.

Alla fine, devo dire che non ne esco particolarmente entusiasta da cima e valle. Forse il tempo non molto bello non ha aiutato, ma devo dire che, delle cime che ho fatto e di quelle che farò nei giorni a venire, questa è quella che mi è piaciuta meno…


Tourengänger: Sky


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