Pizzo di Rodes, Orobie Valtellinesi
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Partiamo seguendo il cartello che indica per Armisola, dove arriviamo in 30 min. circa con guadagno di quota minimo e dopo avere attraversato un tratto paludoso su una lunga passerella in legno, certamente utile anche se abbastanza malandata. Seguendo il cartello che ci dà la ns meta in 4 ore, entriamo in modo deciso nella Val Fregia, dove, tenendo fede al nome, camminiamo al fresco nonostante la giornata canicolare. Il sentiero è di recente ribollatura, e lo seguiamo senza problemi sino a sbucare al sole su un pianoro poco sopra i ruderi dell’Alpe Piateda di Sopra, a quota 2.100 m. circa; qui veniamo superati da un gruppo di 4 ragazzi che poi ritroveremo in vetta. Sosta veloce con cambio assetto che ora diventa da sole pieno e risaliamo il dosso che ci porta alla Bocchetta di Santo Stefano da dove, spostata sulla dx, vediamo la ns meta; ma di strada ce n’è ancora parecchia, entriamo nella pietraia, ben camminabile, che va alla Bocchetta del Reguzzo, alla quale arriva anche un sentiero che sale dal sottostante omonimo laghetto; l’eventualità di percorrerlo al ritorno è però immediatamente bocciata da Max quando sente la magica parola “catene”, in effetto il cammino erboso appare bello ripido quindi va benissimo così. Seguendo bolli ed ometti arriviamo ora sotto la cuspide finale, tutti spostati sulla dx, a meno di 100 m. dalla cima.
Qui ci facciamo ingannare da un paio di bolli che ci inducono a risalire sempre stando sulla dx; ci sono un paio di punti parecchio ostici, di qui saliamo solo Beppe ed io, gli altri tornano sui loro passi; noi in breve siamo in vetta, da dove il panorama su tutte le vette principali delle Orobie, che sono lì a un tiro di schioppo, è davvero notevole. Scendendo, con Beppe realizziamo che in realtà il sentiero corretto (e bollato in bianco-rosso) sale tutto a sx rispetto al punto dove abbiamo attaccato, di qui è semplice e così anche Paolo e Mario salgono a godere il meritato panorama. Max, Sabrina e Vanessa ormai sono in assetto pranzo e, nonostante fosse ampiamente fattibile anche per loro, decidono di attenderci lì. Pranzo sotto il sole che picchia implacabile, più spartano rispetto a molte altre volte ma allietato dai gustosi cetrioli portati da Vanessa, foto di gruppo anche se non di vetta e poi via per la discesa.
Arrivati alla Bocchetta Santo Stefano si decide per una deviazione, già propugnata in risalita, che ci porta al bel lago naturale di Santo Stefano, dove pascolano beati asini, cavalli e vacche e dove facciamo un rigenerante pediluvio. Poco dopo realizziamo però, guardando meglio i Gps, che il cammino prevede ora una risalita di circa 200 metri e poi parecchio saliscendi prima di arrivare al rifugio Gino e Massimo e quindi ad Armisola. Dopo un po' ci è chiaro che la variante sballerà completamente le tempistiche; il cammino, per quanto avvenga in un bosco anche suggestivo, è bello lungo tra un valletto e l’altro da superare. Oltretutto abbiamo ormai esaurito le scorte d’acqua, così tiriamo un sospiro quando vediamo il tetto del Rifugio e possiamo idratarci e capire meglio quanto ci manca per arrivare all’auto. Rapida discesa su Armisola dove chiudiamo l’anello e ripercorriamo l’ultimo tratto già fatto la mattina. Arriviamo che sono ormai le 19.30, ampiamente più tardi del preventivato, ma pazienza, l’inconveniente non cambia la soddisfazione per una bella giornata di montagna in compagnia, su una bella cima e in una zona a noi poco conosciuta ma che merita certamente altre visite.

Chiedimi perchè vado in montagna.
Chiedimi perchè quando il resto mi va stretto l'unica via è il sentiero. Chiedimelo.
- Perchè?
- Perchè in montagna non puoi sprecare fiato per parole inutili. Lo devi conservare per arrivare in cima e il resto è il silenzio o parole gentili.
Perchè l'unico peso è lo zaino. Non c'è peso per il cuore.
Perchè tutti se lo desiderano possono arrivare in cima. Solo un passo dietro l'altro.
Perchè incroci persone che trovano ancora un momento per salutarti.
Perchè non ci sono orpelli: ci sei tu e c'è il tuo corpo che devi custodire e curare se vuoi avere le forze.
C'è il cielo con i suoi umori. Non si scherza con la pioggia, il vento, la neve o la notte. Devi fare molta attenzione e tornare a quello stadio primitivo in cui la natura e i suoi movimenti erano parte della tua vita, parte integrante del tuo quotidiano.
Non puoi snobbare la natura in montagna, ti tira per la manica, ti chiede di guidarla, di studiarla, di esserle presente.
In montagna puoi e devi essere presente a te stesso, senza distrazioni.
Forse è per questo che, sopra tante vette telefonini e internet funzionano a singhiozzo..è la natura che ti dice "Lascia stare, lascia stare il superfluo. Stai con gli amici. Stai con gli animali. Stai con te stesso. Non ti serve nient'altro".
In fondo la mai vita è la storia di tentativi che ho fatto di tenere i piedi per terra senza smettere di alzare gli occhi al cielo.
Sempre emozionante.
Sempre più soddisfatta!
Alla prossima

Certe volte senti il cuore. Pulsa. Batte e ti guida.
Oltre la mente. Ti parla. E senti che devi andare.
Che è il momento.
L’idea di Ivan estrae al momento giusto questo progetto dal cassetto dei “to do”.
E’ il giorno giusto. Il momento giusto. E anche la compagnia lo è.
La variante tecnica alla cima, stranamente non mi agita, la stavo salendo con studio e attenzione, poi prevale con Paolo l’idea che ci sia un sentiero piu’ facile. E infatti così è.
Come altre volte. Sento che devo arrivare. Non per incoscienza.
Perché è il momento. Perché lo posso fare.
Meteo perfetto. Pagheremo un po il caldo, e l’assenza di acqua, nella lunga variante di rientro dai laghi di S.Stefano, che ingenuamente avevo sottovalutato, fidandomi delle poche recensioni presenti.
Giro comunque di grande soddisfazione. Ambiente magnifico, la lunga pietraia davvero camminabile.
Pochi i punti difficili, ma l’attenzione in questi scenari richiede attenzione e concentrazione costanti. La cima davvero panoramicissima.
Gli ambienti lacustri sempre davvero incantevoli. Valli selvagge, solitarie ed affascinanti.
Arriviamo stanchi, ma sereni e contenti. Un’ altra lunga giornata da incorniciare.
Soddisfattissimi. Alla prossima.

C'erooo anch'io!!
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