Grigna Settentrionale da Cainallo (Via del Caminetto)
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Escursione rubata al maltempo, annunciato per il pomeriggio su tutta la fascia prealpina.
Partiamo dal parcheggio del Vo’ di Moncodeno, e poco dopo il bivio per il lato Ovest della Cresta di Piancaformia siamo praticamente da soli (quasi tutti scelgono la Via della Ganda). Dopo la Porta di Prada raggiungiamo il rifugio Bietti-Buzzi e poi seguendo il segnavia 15 puntiamo decisamente il Caminetto, poco prima del quale ci superano tre skyrunner veramente forti. Dal Gerone e dal lato Nord del Sasso Cavallo / Sasso dei Carbonari, molti camosci scendono di corsa verso il fornale Cetra-Gardata.
Dopo un tratto ripido su ghiaione si arriva all'ingresso del Caminetto: è il punto più scomodo, perché in realtà poi una volta nel canale i pochi tratti ostici sono resi sicuri da catene (forse non indispensabili, certamente utili).
Sbucati alla bocchetta di Releccio, vediamo salire molta gente da Pasturo, e in breve raggiungiamo la vetta e il Rifugio Brioschi. Ottima birra artigianale, due chiacchiere col mitico Ghezzi (ormai a quota oltre 5700 salite al Grignone), e discesa dall'affollata Via della Ganda nel fantastico ambiente carsico del Bregai, che ospita l’unico nevaio permanente di tutto il gruppo.
Uno sguardo al cielo suggerisce di evitare la risalita alla cresta di Piancaformia e la discesa al Bietti dalla Bocchetta del Guzzi, preferiamo allora perdere quota fino al Rifugio Bogani (aperto) e poi risalire brevemente alla Bocchetta di Piancaformia; da qui, dopo aver osservato dall’alto la Porta di Prada e parte del percorso di salita, e incontrato un gruppo di seguaci del Pastafarianesimo (adepti del Grande Spaghetto Volante), in breve siamo al Cainallo all’asciutto.
Bella gita, in ambiente dolomitico, su un versante poco frequentato di questa conosciutissima montagna.
Partiamo dal parcheggio del Vo’ di Moncodeno, e poco dopo il bivio per il lato Ovest della Cresta di Piancaformia siamo praticamente da soli (quasi tutti scelgono la Via della Ganda). Dopo la Porta di Prada raggiungiamo il rifugio Bietti-Buzzi e poi seguendo il segnavia 15 puntiamo decisamente il Caminetto, poco prima del quale ci superano tre skyrunner veramente forti. Dal Gerone e dal lato Nord del Sasso Cavallo / Sasso dei Carbonari, molti camosci scendono di corsa verso il fornale Cetra-Gardata.
Dopo un tratto ripido su ghiaione si arriva all'ingresso del Caminetto: è il punto più scomodo, perché in realtà poi una volta nel canale i pochi tratti ostici sono resi sicuri da catene (forse non indispensabili, certamente utili).
Sbucati alla bocchetta di Releccio, vediamo salire molta gente da Pasturo, e in breve raggiungiamo la vetta e il Rifugio Brioschi. Ottima birra artigianale, due chiacchiere col mitico Ghezzi (ormai a quota oltre 5700 salite al Grignone), e discesa dall'affollata Via della Ganda nel fantastico ambiente carsico del Bregai, che ospita l’unico nevaio permanente di tutto il gruppo.
Uno sguardo al cielo suggerisce di evitare la risalita alla cresta di Piancaformia e la discesa al Bietti dalla Bocchetta del Guzzi, preferiamo allora perdere quota fino al Rifugio Bogani (aperto) e poi risalire brevemente alla Bocchetta di Piancaformia; da qui, dopo aver osservato dall’alto la Porta di Prada e parte del percorso di salita, e incontrato un gruppo di seguaci del Pastafarianesimo (adepti del Grande Spaghetto Volante), in breve siamo al Cainallo all’asciutto.
Bella gita, in ambiente dolomitico, su un versante poco frequentato di questa conosciutissima montagna.
Communities: Hikr in italiano, Alpinisti Trappisti
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare (8)