Monte Pancherot (2614 m) - anello da Cret du Pont (Valtournenche)


Publiziert von peter86 , 15. Oktober 2019 um 15:44.

Region: Welt » Italien » Aostatal
Tour Datum:11 Oktober 2019
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 4:45
Aufstieg: 1150 m
Abstieg: 1150 m
Strecke:13,2 km come da traccia gps
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A5 uscita Chatillon - seguire per Cervinia - superato l'abitato di Valtournenche svoltare a sinistra per Crepin. Parcheggio subito dopo il ponte, sulla sinistra, in località Cret du Pont (ben visibili le indicazioni escursionistiche per Cignana)

Dopo un'estate avara di grandi soddisfazioni escursionistiche riesco a ritagliarmi ancora una bella giornata in questo inizio autunno.
Uscito di casa senza una meta ben definita, alla fine decido di andare ad "esplorare" una zona della Valtournenche che mi mancava completamente.

Lasciata l'auto nel parcheggio sterrato di Cret du Pont, seguo le chiare indicazioni e prendo il bel sentiero che inizia a salire nel bosco.
Dopo un breve strappo il sentiero punta deciso verso sud e percorre un lungo tratto a mezzacosta, con qualche saliscendi, offrendo qualche bello scorcio sulla vallata sottostante e sul Lago di Maen.
Superato, ed ignorato, quindi il bivio a sinistra per scendere a Barmasse (attenzione, tale sentiero al momento è indicato come chiuso dal lunedì al venerdì), il sentiero piega a destra ed inizia nuovamente a salire.
L'esposizione a sud permette di avere già un pò di tiepido sole, nonostante sia ancora abbastanza presto.
Con piacevole percorso nel lariceto, ormai in veste autunnale, raggiungo le baite della vecchia centrale idroelettrica di Promoron.
Quindi, attraversati i prati oltre le baite, rientro per un breve tratto nel bosco, per uscire nuovamente allo scoperto presso le baite, in stato di abbandono, di Falegnon (0h55).
Il sentiero si infila quindi in un bel vallone, purtroppo ancora all'ombra, e sale moderatamente in direzione della ormai ben visibille diga di Cignana.
Appena sotto la diga torno finalmente al sole e, con un breve strappo, raggiungo il Lago di Cignana (1h30).
Percorro ora la sterrata pianeggiante che costeggia il versante destro (sinistra orografica) del bacino, fermandomi spesso a fotografare i suggestivi riflessi delle montagne nel lago.
Arrivato in vista della chiesetta in fondo al lago, la sterrata inizia a salire dolcemente verso l'Alpe Chevalley. Per abbreviare il percorso, ad un certo punto decido di abbandonare la sterrata e tagliare per i prati a destra, seguendo alcune vaghe tracce di sentiero, dapprima puntando verso la soprastante Alpe Cignana, quindi svoltando decisamente a sinistra fino ad intercettare nuovamente la sterrata.
La percorro in discesa per qualche metro, e trovo il sentiero che si stacca a destra, ben indicato da segni gialli a terra.
Qualche minuto di salita e raggiungo la Finestra di Cignana (2h25), dove la vista si apre sulla testata della Valtournenche.
Per vedere il Cervino devo solo spostarmi ancora di qualche metro, iniziando quindi la salita in cresta verso il Monte Pancherot.
Ad un primo tratto più ripido, segue un traverso in falsopiano, in cui si passa alti sopra il Lago di Cignana e si raggiunge una suggestiva spaccatura della cresta.
In questo tratto incontro un bel gruppo di giovani stambecchi, che, per nulla intimoriti dalla mia presenza, si spostano giusto di qualche metro per farmi passare.
Mancano ora solo pochi minuti alla cima, gli unici leggermente più impegnativi (T3), in quanto si superano un paio di brevi punti un pò esposti ed alcune facili roccette, per sbucare quindi a pochi metri dalla croce di vetta, che si raggiunge in pochi metri di facile cresta pianeggiante (2h50).

Bellissima vista dalla cima sulla testata della valle, con il Cervino ed i ghiacciai del Rosa a dominare la scena.
Visto che in vetta tira un'arietta gelida, torno quindi alla Finestra di Cignana, dove mi fermo per uno spuntino.
Quindi, prendo il sentiero n.7, che scende dal versante opposto rispetto a quello di salita, e che in un primo tratto coincide con quello che scendere a Perrères.
La palina al colle indica molto ottimisticamente 1h10 per scendere a Crepin, una stranezza visto che di solito i tempi indicati dalle paline valdostane sono enormi (mi capita spesso di metterci la metà del tempo, pur non essendo un fulmine), mentre in questo caso mi pare fin da subito un tempo impossibile, a meno di non scendere di corsa.
Poco dopo bisogna fare attenzione ad un bivio senza palina (ma con evidenti segni gialli a terra), in cui bisogna abbandonare il sentiero principale che prosegue dritto verso Perrères, e prendere invece a destra il sentiero n.7 che scende verso Crepin.
Ben presto si rientra nel lariceto, ed il sentiero si immette su un più ampio sentiero dal piacevole fondo erboso, che successivamente si trasforma a sua volta in una sterrata.
Il percorso è comunque molto piacevole, si scende con regolarità, ma senza tratti ripidi grazie ai continui tornanti, su fondo sempre morbido e mai accidentato, con stupendi scorci sul Cervino ed in mezzo ai colori dorati del bosco in veste autunnale.
Dopo un bel tratto di discesa, quando attraverso gli alberi si vede ormai vicina la sottostante Alpe Liortere, si stacca a destra della sterrata il sentiero, che raggiunge in un attimo i bei prati e le baite del'alpe (4h20).
Un pò nascosta da un grosso masso, una palina indica quindi la direzione per scendere a Crepin, passando tra due baite ed andando e prendere il visibile sentiero tra due muretti di pietra.
Si scende quindi velocemente nel bosco, incrociando più volte una sterrata, e seguendo sempre le indicazioni per Crepin, fino a sbucare alle case più alte del paesino (4h40).
Infine camminando una decina di minuti sulla stradina asfaltata attraverso il piccolo borgo di Crepin e torno al parcheggio di Cret du Pont (4h50), soddisfattissimo come sempre!

Tourengänger: peter86
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (4)


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Gelöschter Kommentar

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Oktober 2019 um 15:49
Grazie! Difficile dire quale sia il mese più bello, sicuramente le giornate limpide e i colori di ottobre sono unici!

gbal hat gesagt:
Gesendet am 16. Oktober 2019 um 15:31
Complimenti per le bellissime foto che mi hanno fatto fare un bel balzo indietro: al Lago di Cignana tentai di portare mia moglie incinta nel 1972. Riuscii invece ad andarci con mio figlio bambino dieci anni più tardi!

peter86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Oktober 2019 um 15:52
Grazie Giulio! Chissà che bello arrivare lassù con tuo figlio! Andare in montagna con i figli e vederli entusiasti è doppiamente soddisfacente!
Ciao
Pietro


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