Laghetto di Chironico (1'763 m.s.m.) - Rifugio Sponda (1'997 m.s.m.)


Publiziert von ale84 , 16. September 2009 um 20:19.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum: 5 September 2009
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Madöm Gross   Gruppo Pizzo Barone   Gruppo Pizzo Campo Tencia   CH-TI 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 1650 m
Abstieg: 600 m
Strecke:[LUNGHEZZA 10.5km] Valle (940 m.s.m.) - Cala (1469 m.s.m.) - quota 1497 m.s.m. - quota 1430 m.s.m. - ponte sul Ticinetto - quota 1676 m.s.m. - Laghetto (1763 m.s.m.) - ponte sul Ticinetto - quota 1567 m.s.m. - Alpe Sponda (1928 m.s.m.) - Rifugio Sponda SAT (1997 m.s.m.)
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Autostrada A2 uscita Faido, prendere la strada cantonale in direzione sud fino a Lavorgo. Poi deviazione per Nivo - Chironico. Da Chironico seguire la strada che superato il nucleo abitato sale verso la valle.
Unterkunftmöglichkeiten:Rifugio Sponda SAT

A volerlo programmare son quasi certa che non avremmo mai trovato un week-end con un tempo del genere, due giornate perfette: tanto sole, cielo azzurro e temperature gradevoli che ci hanno pure fatto assaporare un po’di quell’autunno che è ormai alle porte.
È proprio vero che bisogna saper “cogliere l’attimo” ed è anche vero che le cose organizzate all’ultimo momento sono spesso le migliori!
Infatti inizialmente avevamo altri progetti ma viste le previsioni meteo che davano bel tempo per due giorni filati abbiamo pensato bene di star via a dormire in capanna.
Le opzioni erano due: Capanna, Lago e Pizzo Barone da Sonogno oppure Rifugio Sponda e Pizzo Forno da Chironico. Escursioni che a farle in un giorno solo diventano assai impegnative per il dislivello da superare, 2000m in salita ed altrettanti in discesa sono davvero molti!
Entrambe le gite erano nei nostri piani già da parecchio tempo e alla fine la scelta è ricaduta sul Pizzo Forno.
Mauro mi ha subito proposto di aggiungere una meta al percorso del primo giorno, in effetti salire direttamente alla capanna sarebbe stato trooooppo facile!
Così all’unanimità è stato deciso di andare a vedere il Laghetto (di Chironico), quest’ultimo rientra in quella serie di laghetti alpini illustrati nei fascicoli pubblicati dalla ormai ex Banca del Gottardo, collegamento on-line alla pagina www.laghettialpini.ch.
La gita ci ha dato inoltre l’opportunità di scoprire una valle, quella di Chironico, che si è rivelata molto bella e selvaggia, siamo perciò rimasti sorpresi in maniera positiva!
 
Resoconto della gita – 1° giorno:
 
Partiamo da casa verso le 8:30 e un’ora più tardi siamo a Valle, località che si trova al termine della stretta strada asfaltata che dal paese di Chironico sale nell’omonima valle.
Di sicuro alcuni si ricorderanno degli articoli apparsi sui giornali durante l’autunno-inverno scorso, quando si parlava di una frana scesa sopra il paese Chironico, la grossa quantità di detriti aveva addirittura sporcato le acque del Fiume Ticino. 
Ecco…questa frana ha invaso la piazza di giro al termine della strada sopraccitata, perciò girare l’auto e trovare un parcheggio potrebbe rivelarsi un grande casino!
Attorno alle 9:30 siamo di fronte ai cartelli di Valle 940m, pronti alla partenza.  
Del previsto tempestoso vento da nord fortunatamente non vi è nemmeno l’ombra… meglio così! I cartelli danno 3 ore fino al Laghetto e 3h30min al Rifugio Sponda, ultima indicazione questa che col senno di poi mi sembra un po’esagerata, in 3 ore si raggiunge tranquillamente la capanna.
Partiamo…il sentiero entra subito nel bosco e poco dopo passiamo davanti ad una piccola Cappella, superata questa il sentiero si trasforma in una larga e comoda mulattiera che sale a zig-zag con leggera pendenza. Passiamo davanti ad un’altra Cappella questa volta più grande e transitando da quota 1046m e dalle cascine di Artengo 1338m in un’ora di cammino raggiungiamo il nucleo di Cala a quota 1469m.
Cala è un piccolo paesino di montagna, qui si trova pure una bianca e graziosa Chiesetta con un particolare campanile in pietra costruito separatamente, i rustici sono ben tenuti segno che la zona è tutt’ora molto frequentata. Da Cala il panorama inizia ad aprirsi sulla Val Chironico e nella direzione opposta verso le cime della Leventina, vediamo spuntare il Matro con la sua antennona e più a nord il Pizzo Erra coperto dai ripari valangari. La giornata è davvero fantastica e siamo solo all’inizio!  
Ripartiamo seguendo il sentiero indicato che passa tra le cascine ed un lavatoio ancora in ottimo stato, superato il nucleo di Cala camminiamo in falsopiano prima tra pascoli e poi in mezzo ad una pineta fino a raggiungere la deviazione per il Laghetto a quota 1497m.
Sul percorso ci imbattiamo in due cacciatori (gli unici visti durante il week-end) che salutano si ma mi guardano un po’in cagnesco…forse sarà per i rumorosi campanellini che ho appeso sul sacco?!? Visto il periodo di caccia ho ben pensato di rispolverarli, li avevo presi l’anno scorso per il Canada, là servivano per avvisare gli orsi della nostra presenza…eheh!
 
Segnalazione: a quota 1497m (altezza indicata pure dall’altimetro di Mauro) si trova un bivio con cartelli indicatori. Sui cartelli viene marcato questo punto con quota 1537m, se guardate la cartina potete vedere però che il bivio di quota 1537m è quello successivo. Quindi chi ha messo i cartelli lo ha fatto troppo presto...al bivio sbagliato.
 
Niente paura in ogni caso i sentieri conducono sia alla capanna (in su) che al lago (in giù), inoltre su un sasso per terra c’è scritto a caratteri cubitali “LAGO” e quindi ci incamminiamo in quella direzione. Da notare comunque che i sentieri da noi percorsi in Val Chironico erano tutti ben marcati in bianco-rosso-bianco ed è quindi difficile perdersi, e poi si sa…”tutte le strade portano a Roma…o alla Capanna Sponda”.
Siamo di nuovo operativi e in leggera discesa continuiamo ad andare in direzione del Laghetto che rispetto a dove ci troviamo ora sta dalla parte opposta della valle! Dobbiamo quindi scendere, attraversare il fiume Ticinetto e risalire dal versante opposto fino alla conca che ospita il lago.  
In zona Passo Ciú a quota 1430m attraversiamo un piccolo riale e proseguiamo un po’ in piano e un po’in discesa fino ad arrivare al ponte di legno che ci permette di attraversare il Ticinetto. Dal ponte in avanti troviamo tantissimi cespugli di mirtilli e piantine di lamponi che vista la zona poco frequentata sono ancora stracarichi di bacche.
I lamponi in effetti sono un po’passati, i mirtilli invece sono maturi al punto giusto.
Ce ne sono un’infinità e noto con piacere che le bacche sono enormi…li avranno modificati geneticamente?! Visto che non siamo di fretta ci fermiamo un po’qua e un po’là ad ingozzarci, alla fine ci obblighiamo ad andare avanti onde evitare un’indigestione…mmmh che buoni! Dopo un tratto di pianura superati i cespugli di mirtilli ricominciamo a salire in direzione del Laghetto, il sentiero è sempre ben segnalato e segue un lungo traverso passando da quota 1633m e 1676m. Poco prima di raggiungere il lago ci sono dei punti dove il tracciato è invaso dall’acqua e un tratto dove il sentiero corre a strapiombo sopra la vallata, da lì si vede fin giù al paese di Chironico e inoltre si vedono bene i monti di Cala, il panorama è stupendo ma meglio concentrarsi e fare attenzione a dove si mettono i piedi. Poco prima del lago incontriamo una vecchio rifugio di pescatori ormai in disuso. Alle 13:00 dopo 3 ore e 30 minuti di cammino siamo d’arrivo al Laghetto (di Chironico), wow che bello!
Il lago è racchiuso in una conca rocciosa alla quale fanno da cornice: il Poncione Croara e la Cima Bianca (a sinistra), il Passo di Piatto (al centro) ed il Pizzo dei Laghetti (sulla destra). Per avere una buona visione dell’intero lago si dovrebbe salire per guardarlo dall’alto, noi abbiamo evitato di farlo visto che nel tardo pomeriggio dovevamo spararci ancora 500m di salita per arrivare in capanna. Il Passo di Piatto (probabilmente chiamato così perché è proprio piatto…elementare Watson) collega la Val Chironico con la Val Verzasca e permette la discesa ad una delle capanne della SEV Società Escursionistica Verzaschese che si trovano sulla VAV Via Alta della Verzasca e cioè la Capanna Cognora, per quanto ne so il sentiero che scende nel versante verzaschese è di tipo alpinistico bianco-blu-bianco con passaggi attrezzati da corde e scalette, va quindi affrontato da escursionisti esperti e con passo fermo. 
Il Laghetto si trova a quota 1763m, è di origine glaciale ed è pescoso, in effetti l’unica altra persona che incontriamo sulle sue rive è un pescatore. L’acqua del lago è di un bel color turchese che si trasforma in blu intenso verso il centro dove raggiunge la sua massima profondità di circa 40m. È veramente bello, il richiamo è forte e vorrei quasi farmi un tuffo ma l’arietta fresca che tira nei dintorni mi fa subito cambiare idea.
Troviamo un bel sasso e ci sediamo al sole per la pausa pranzo, si sta benissimo…che pace! A riva notiamo tanti piccoli pesciolini che si muovono freneticamente e sembra stiano facendo un party!
Abbiamo tutto il tempo per girovagare così dopo aver mangiato Mauro ne approfitta per costruire un Inukshuk a filo d’acqua nel laghetto mentre io scatto foto a destra e sinistra.
Il cartello indicatore nei pressi del lago ci informa che per raggiungere il Rifugio Sponda dovremo camminare ancora 2 ore così poco prima delle 15:00 ci prepariamo alla partenza. Prima di abbandonare definitivamente il lago saliamo per un pezzetto sul sentiero che conduce all’Alpe del Laghetto così da poterlo vedere e fotografare dall’alto.
È proprio bello questo laghetto e siamo felici di aver fatto questa deviazione prima di salire in capanna, ne valeva la pena e oltre al lago abbiamo pure scoperto una buona parte della Val Chironico. Altro buon motivo per intraprendere la gita. Nei dintorni del torrente che fuoriesce dal laghetto e precipita a valle c’è un pianoro erboso cosparso da cespugli di mirtilli, da questo punto vediamo la bella cima del Pizzo Forno e sotto ai margini del bosco si scorge pure la nostra prossima meta e cioè il Rifugio Sponda. Notiamo inoltre che il tratto dove passa il sentiero che dovremo prendere per arrivarci è molto molto ripido, cosa che a dirla tutta non ci entusiasma particolarmente!
Sono le 15:00 e lasciamo il lago, percorriamo a ritroso il sentiero della mattina e così facendo ci abbassiamo di circa 250m fino a ritrovare il ponte e attraversare il Ticinetto a quota 1500m. Il bivio che ci interessa si trova poco più su a quota 1515m in zona Ragada e lì troviamo il cartello indicatore, il sentiero che sale al Rifugio Sponda è segnalato e si parla di 1h10min per arrivarci. Inseriamo la modalità “passo-da-bradipo” e lemme lemme iniziamo a salire, 500m praticamente verticali attraverso un bosco di larici ci portano dopo circa 50minuti di duro cammino ai pascoli dell’Alpe Sponda 1928m.
Qui ci fermiamo per salutare della strane caprette e i cavalli che gironzolano fuori dagli edifici, di umani neanche l’ombra. Dieci minuti più tardi varchiamo i cancelli del Rifugio Sponda.
Il Rifugio Sponda è di proprietà della SAT Chiasso, è una capanna non custodita e di regola non c’è servizio di mezza pensione. La capanna dispone di 56 posti letto con piumini, è moderna e confortevole.  
La capanna è mezza vuota ma per nostra fortuna è presente un responsabile della SAT Chiasso che gentilmente si offre di prepararci la cena, grazie mille! Dopo tanta fatica fa piacere essere "viziati" un pochino! Inoltre questo signore ci mostra sulla cartina nel dettaglio il sentiero da seguire domani per salire al Pizzo Forno, informazioni che si riveleranno preziose.  
Serata trascorsa in ottima compagnia e notte stupenda illuminata dalla luna piena, peccato fosse troppo freddo per star fuori ad osservare il panorama.

L'escursione effettuata è da ritenersi impegnativa a causa del dislivello superato.

Tempo impiegato:
da Valle al Laghetto - 3 ore 30 minuti
da Laghetto al Rifugio Sponda - 2 ore
 

Per ulteriori informazioni su questa gita vedi: Ariafina: Laghetto - Rif. Sponda - Pizzo Forno
 
 
 

Tourengänger: ale84, Mauro78


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Geodaten
 1230.xol Tragitto Laghetto-Rif. Sponda

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