Lago d'Arpy, Col de la Croix, Punta della Croce
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Con mia moglie scegliamo una gita molto semplice e dal dislivello contenuto che, tuttavia, in una bella giornata come oggi, regala panorami mozzafiato, soprattutto sul gruppo del monte Bianco.
Dal Colle San Carlo, di fronte all'albergo Genzianella parte la stradina (T1) che transitando nel bosco con pochissimo dislivello conduce al lago.
Sul tragitto si trovano un paio di brevi strappi ripidi aggirabili ma soprattutto si aprono sguardi straordinari sul Dente del Gigante e le Grandes Jorasses.
Una bella cascata che origina dal lago ne anticipa l'arrivo che è alquanto emozionante perchè lo specchio d'acqua si concede solo all'ultimo metro ed è un miracolo di bellezza.
Talmente bello che mia moglie lo elegge a punto di arrivo della sua gita e velocemente si spiaggia ai suoi bordi.
Io opto per un breve prolungo verso la cima più facilmente raggiungibile (altre di altro spessore ve ne sono ma richiedono molto tempo). Mi stupisco un po' per la mancanza di segnalazioni, pertanto vado a intuito: giungo alla fine del lago su stradina e inforco un sentierino che si stacca sulla destra ove, a volte, sono visibili frecce gialle e il numero 17.
La via, che si rivela ben presto corretta, rimonta un costone che si spegne in un pianoro sotto il passo, lo risale e raggiunge il Col de la Croix dove la vista è impressionante. Peccato che il Monte Bianco conservi un antipatico cappello di nuvole sulla sua cima, altrimenti resto convinto che con un cannocchiale si potrebbero vedere gli alpinisti in cima.
Dal passo volgendo a destra risalgo l'ampissima cresta che scavalca tre elevazioni. La terza è la cima della Punta della Croce.
Sono qui presenti numerose fortificazioni che nelle intenzioni degli ideatori dovevano servire a proteggere i confini Italiani da eventuali invasioni dal lato francese.
A questo punto, abbastanza a rotta di collo, scendo di nuovo al lago per la stessa via di salita dove ritrovo mia moglie attorniata ora da centinaia di passeggiatori con bambini, passeggini e cani, tantissimi cani.
Dopo lunga pausa pranzo, nel traffico riprendiamo la via verso il Colle San Carlo, dove, imbottigliata, ci attende l'auto.
I tempi sono relativi solo alla marcia, senza le lunghe pause che ci siamo concessi.
Sviluppo: 12 km circa, SE: 17,5 km circa.
Dal Colle San Carlo, di fronte all'albergo Genzianella parte la stradina (T1) che transitando nel bosco con pochissimo dislivello conduce al lago.
Sul tragitto si trovano un paio di brevi strappi ripidi aggirabili ma soprattutto si aprono sguardi straordinari sul Dente del Gigante e le Grandes Jorasses.
Una bella cascata che origina dal lago ne anticipa l'arrivo che è alquanto emozionante perchè lo specchio d'acqua si concede solo all'ultimo metro ed è un miracolo di bellezza.
Talmente bello che mia moglie lo elegge a punto di arrivo della sua gita e velocemente si spiaggia ai suoi bordi.
Io opto per un breve prolungo verso la cima più facilmente raggiungibile (altre di altro spessore ve ne sono ma richiedono molto tempo). Mi stupisco un po' per la mancanza di segnalazioni, pertanto vado a intuito: giungo alla fine del lago su stradina e inforco un sentierino che si stacca sulla destra ove, a volte, sono visibili frecce gialle e il numero 17.
La via, che si rivela ben presto corretta, rimonta un costone che si spegne in un pianoro sotto il passo, lo risale e raggiunge il Col de la Croix dove la vista è impressionante. Peccato che il Monte Bianco conservi un antipatico cappello di nuvole sulla sua cima, altrimenti resto convinto che con un cannocchiale si potrebbero vedere gli alpinisti in cima.
Dal passo volgendo a destra risalgo l'ampissima cresta che scavalca tre elevazioni. La terza è la cima della Punta della Croce.
Sono qui presenti numerose fortificazioni che nelle intenzioni degli ideatori dovevano servire a proteggere i confini Italiani da eventuali invasioni dal lato francese.
A questo punto, abbastanza a rotta di collo, scendo di nuovo al lago per la stessa via di salita dove ritrovo mia moglie attorniata ora da centinaia di passeggiatori con bambini, passeggini e cani, tantissimi cani.
Dopo lunga pausa pranzo, nel traffico riprendiamo la via verso il Colle San Carlo, dove, imbottigliata, ci attende l'auto.
I tempi sono relativi solo alla marcia, senza le lunghe pause che ci siamo concessi.
Sviluppo: 12 km circa, SE: 17,5 km circa.
Tourengänger:
rochi

Communities: Alpinismo Cabaret!, Hikr in italiano
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