Pizzo dell'Oro Meridionale (Spigolo NW) - 2695 m
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Visto che mercoledì non ho potuto apprezzare il meraviglioso paesaggio della Valle dell'Oro causa nebbia e visto che la volta prima ancora c'ero stata salendo comoda comoda nello zaino dello sherpa-papy, perché non tornarci anche oggi vista la splendida giornata?
I piani di battaglia iniziali erano ben altri, ma il diluvio universale della notte ci fa optare per il "piano B": il selvaggissimo Spigolo NW del Pizzo dell'Oro Meridionale.
Tra una chiacchiera e l'altra raggiungiamo veloci la Omio, quindi proseguiamo per il Passo Ligoncio, dove veniamo accolti da un vento gelido proveniente da nord... Brrrr che frecc!
Un po' controvoglia, valichiamo sul versante settentrionale. Qui uno spettacolo mozzafiato ci fa scordare la fredda brezza che ci entra nelle ossa: le vertiginose pareti nord della Sfinge e del Ligoncio ci appaiono in tutta la loro maestosità davanti agli occhi... Da paura!
Percorriamo per un tratto l'esposta cengetta che scende in Val Codera, quindi ci dirigiamo verso l'attacco del nostro spigolo.
La via si rivela da subito assolutamente selvaggia e da ricercare: nonostante la bellezza dell'arrampicata e i gradi mai sostenuti, i chiodi in via si contano sulle dita di due mani e dobbiamo dare libero sfogo alla fantasia per allestire le varie soste.
Insomma vie alpinistiche d'altri tempi, solo per gli amanti del genere...
Ora direi che per un po' in Valle dell'Oro posso anche non tornarci... Anche se... Il "piano A" è ancora lì ad aspettare...
Dalla località Bagni di Masino (q. 1178 m), imboccare il sentiero che, per ripido bosco prima e soleggiati pascoli poi, conduce al Rifugio Omio (q. 2100 m).
Dal Rifugio traversare verso sinistra (faccia a monte) e seguire le indicazioni per il Passo Ligoncio.
Il sentiero, abbastanza ripido, si snoda tra pascoli e belle placconate di granito e, dopo circa 1 ora dal Rifugio, conduce all'ampia ed evidente sella del Passo Ligoncio (q. 2576 m), posto tra la Sfinge (a sx) e il Pizzo dell'Oro Meridionale (a dx).
Dal colle, seguendo la stretta ed esposta cengia erbosa, scendere sul versante della Val Codera per circa 100m (catene che facilitano la discesa). Un attimo prima di raggiungere una marcata sella, in corrispondenza della quale il sentiero inizia a perdere quota più decisamente, abbandonare il tracciato segnato ed imboccare un'evidente cengetta di erba e facili roccette (II) che si dirige verso la base dello Spigolo NW (20m circa dal sentiero). L'attacco (q. 24500 m circa) è riconoscibile grazie alla presenza di una corda fissa blu posta su un saltino leggermente strapiombante (se ci si alza ulteriormente sul terrazzino e si guarda dietro allo spigolo si nota anche la presenza di un vecchio chiodo).
L1: con passo atletico e non banale, vincere il muretto leggermente aggettante (2 ch) e, per facili placche appoggiate, raggiungere la sosta - IV+, III 25m
L2: dalla sosta proseguire per facili risalti rocciosi un poco disturbati dalla vegetazione, puntando ad un evidente diedrino liscio. Sfruttando la bella fessura, risalire per qualche metro il diedro, quindi dove la roccia si fa più lavorata, traversare verso sinistra. Per rocce più semplici, proseguire lungo il vago spigoletto fino a raggiungere un comodo terrazzino dove si trova la sosta - III, IV-, III 25m
L3: salire dritti sopra la sosta, quindi proseguire senza un percorso obbligato per facili placche e risalti. La sosta si trova su un comodo terrazzino (2 ch da collegare) - III+ 40m
L4: ancora per facili risalti, sfruttando delle divertenti lame sulla sinistra appena sotto il filo di cresta. Giunti alla base di diedro-canale, spostarsi leggermente a destra. La sosta si trova sotto la verticale di una placca verticale fessurata (2 ch da collegare) - III+, IV- 40m
L5: dalla sosta, traversare qualche metro verso sinistra, portandosi alla base del sopracitato diedro-canale. Facendo attenzione a qualche roccia un poco instabile, risalirlo interamente, quindi uscire a sinistra su aereo spigolo. Qui è possibile fare sosta su solido spuntone alla base delle cresta (ora di roccia più verticale e compatta) oppure, in base all'attrito delle corde, traversare verso sinistra in leggera discesa per una decina di metri (1 ch), fino a raggiungere la base del diedro chiave (sosta su 1 ch da rinforzare con nuts/friends) - IV-, III+ 45m
L6: sfruttando solidi gradoni, alzarsi sopra la sosta e portarsi alla base del diedro-canale (1 ch). Con movimento atletico, entrare nel diedro e risalirlo interamente (4 ch) per poi uscire a sinistra. Sosta su comodo terrazzino all'uscita delle difficoltà - IV+, V 25m
L7: dalla sosta, seguire l'invitante lama staccata e un poco lichenosa, puntando ad un cordone posto in un nut incastrato. Rimontare il muretto sopra al nut e, per placche appoggiate raggiungere il successivo muro. Qui occorre aggirare lo spigolo sulla destra (esposto) e risalire una bella fessura verticale (1 ch), al termine della quale si segue un bel diedro liscio e inclinato fino alla sosta (1 ch da rinforzare) - IV, III+, IV+, III+ 55m
L8: rimontare i gradoni sopra la sosta, aggirare un primo ostacolo sulla sinistra e seguire fedelmente il filo di cresta su solidi blocchi di granito (1 ch) fino a guadagnare la vetta del Pizzo dell'Oro Meridionale - III+ 60m
Dalla vetta del Pizzo dell'Oro Meridionale (q. 2695 m), scendere brevemente verso destra sfruttando una serie di facili, ma esposte, cengette erbose. Dopo pochi metri, quindi, traversare decisamente verso sinistra (faccia a valle) e, individuati gli ometti, seguirli fedelmente. La traccia scende dapprima lungo la cresta NNE, per poi entrare in un largo canale di placche e di roccia poco solida (II/II+). Al termine del canale, attraversare una vasta pietraia e, seguendo i numerosi ometti e qualche bollo rosso sbiadito, fare ritorno sul sentiero segnato (q. 2450 m circa) che collega il Rifugio Omio al Passo Ligoncio.
Da qui come per la salita.
Lo Spigolo NW al Pizzo dell'Oro Meridonale è una via di carattere prettamente alpinistico. Nonostante le difficoltà contenute (max IV+/V), la via non è affatto da sottovalutare, a causa delle rare protezioni (solo vecchi chiodi) e delle soste (su chiodi da collegare o da rinforzare o da collegare con nuts, friends e/o cordini) non sempre di facile individuazione. In totale, esclusi i chiodi di sosta, lungo i tiri si contano 9 chiodi e 1 nut incastrato (spit assenti). Portare numerosi cordini (fino a 3m di lunghezza per il collegamento dei chiodi di sosta) e una serie di friends fino al n°2 BD (giallo).
TEMPI DI PERCORRENZA:
BAGNI DI MASINO - RIFUGIO OMIO: 1,30 ora
RIFUGIO OMIO - PASSO LIGONCIO: 1,00 ora
PASSO LIGONCIO - ATTACCO SPIGOLO NW: 20 minuti
ATTACCO SPIGOLO NW - PIZZO DELL'ORO MERIDIONALE: 4,00 ore
PIZZO DELL'ORO MERIDIONALE - BAGNI DI MASINO: 2,30 ore
con Marco
I piani di battaglia iniziali erano ben altri, ma il diluvio universale della notte ci fa optare per il "piano B": il selvaggissimo Spigolo NW del Pizzo dell'Oro Meridionale.
Tra una chiacchiera e l'altra raggiungiamo veloci la Omio, quindi proseguiamo per il Passo Ligoncio, dove veniamo accolti da un vento gelido proveniente da nord... Brrrr che frecc!
Un po' controvoglia, valichiamo sul versante settentrionale. Qui uno spettacolo mozzafiato ci fa scordare la fredda brezza che ci entra nelle ossa: le vertiginose pareti nord della Sfinge e del Ligoncio ci appaiono in tutta la loro maestosità davanti agli occhi... Da paura!
Percorriamo per un tratto l'esposta cengetta che scende in Val Codera, quindi ci dirigiamo verso l'attacco del nostro spigolo.
La via si rivela da subito assolutamente selvaggia e da ricercare: nonostante la bellezza dell'arrampicata e i gradi mai sostenuti, i chiodi in via si contano sulle dita di due mani e dobbiamo dare libero sfogo alla fantasia per allestire le varie soste.
Insomma vie alpinistiche d'altri tempi, solo per gli amanti del genere...
Ora direi che per un po' in Valle dell'Oro posso anche non tornarci... Anche se... Il "piano A" è ancora lì ad aspettare...
Dalla località Bagni di Masino (q. 1178 m), imboccare il sentiero che, per ripido bosco prima e soleggiati pascoli poi, conduce al Rifugio Omio (q. 2100 m).
Dal Rifugio traversare verso sinistra (faccia a monte) e seguire le indicazioni per il Passo Ligoncio.
Il sentiero, abbastanza ripido, si snoda tra pascoli e belle placconate di granito e, dopo circa 1 ora dal Rifugio, conduce all'ampia ed evidente sella del Passo Ligoncio (q. 2576 m), posto tra la Sfinge (a sx) e il Pizzo dell'Oro Meridionale (a dx).
Dal colle, seguendo la stretta ed esposta cengia erbosa, scendere sul versante della Val Codera per circa 100m (catene che facilitano la discesa). Un attimo prima di raggiungere una marcata sella, in corrispondenza della quale il sentiero inizia a perdere quota più decisamente, abbandonare il tracciato segnato ed imboccare un'evidente cengetta di erba e facili roccette (II) che si dirige verso la base dello Spigolo NW (20m circa dal sentiero). L'attacco (q. 24500 m circa) è riconoscibile grazie alla presenza di una corda fissa blu posta su un saltino leggermente strapiombante (se ci si alza ulteriormente sul terrazzino e si guarda dietro allo spigolo si nota anche la presenza di un vecchio chiodo).
L1: con passo atletico e non banale, vincere il muretto leggermente aggettante (2 ch) e, per facili placche appoggiate, raggiungere la sosta - IV+, III 25m
L2: dalla sosta proseguire per facili risalti rocciosi un poco disturbati dalla vegetazione, puntando ad un evidente diedrino liscio. Sfruttando la bella fessura, risalire per qualche metro il diedro, quindi dove la roccia si fa più lavorata, traversare verso sinistra. Per rocce più semplici, proseguire lungo il vago spigoletto fino a raggiungere un comodo terrazzino dove si trova la sosta - III, IV-, III 25m
L3: salire dritti sopra la sosta, quindi proseguire senza un percorso obbligato per facili placche e risalti. La sosta si trova su un comodo terrazzino (2 ch da collegare) - III+ 40m
L4: ancora per facili risalti, sfruttando delle divertenti lame sulla sinistra appena sotto il filo di cresta. Giunti alla base di diedro-canale, spostarsi leggermente a destra. La sosta si trova sotto la verticale di una placca verticale fessurata (2 ch da collegare) - III+, IV- 40m
L5: dalla sosta, traversare qualche metro verso sinistra, portandosi alla base del sopracitato diedro-canale. Facendo attenzione a qualche roccia un poco instabile, risalirlo interamente, quindi uscire a sinistra su aereo spigolo. Qui è possibile fare sosta su solido spuntone alla base delle cresta (ora di roccia più verticale e compatta) oppure, in base all'attrito delle corde, traversare verso sinistra in leggera discesa per una decina di metri (1 ch), fino a raggiungere la base del diedro chiave (sosta su 1 ch da rinforzare con nuts/friends) - IV-, III+ 45m
L6: sfruttando solidi gradoni, alzarsi sopra la sosta e portarsi alla base del diedro-canale (1 ch). Con movimento atletico, entrare nel diedro e risalirlo interamente (4 ch) per poi uscire a sinistra. Sosta su comodo terrazzino all'uscita delle difficoltà - IV+, V 25m
L7: dalla sosta, seguire l'invitante lama staccata e un poco lichenosa, puntando ad un cordone posto in un nut incastrato. Rimontare il muretto sopra al nut e, per placche appoggiate raggiungere il successivo muro. Qui occorre aggirare lo spigolo sulla destra (esposto) e risalire una bella fessura verticale (1 ch), al termine della quale si segue un bel diedro liscio e inclinato fino alla sosta (1 ch da rinforzare) - IV, III+, IV+, III+ 55m
L8: rimontare i gradoni sopra la sosta, aggirare un primo ostacolo sulla sinistra e seguire fedelmente il filo di cresta su solidi blocchi di granito (1 ch) fino a guadagnare la vetta del Pizzo dell'Oro Meridionale - III+ 60m
Dalla vetta del Pizzo dell'Oro Meridionale (q. 2695 m), scendere brevemente verso destra sfruttando una serie di facili, ma esposte, cengette erbose. Dopo pochi metri, quindi, traversare decisamente verso sinistra (faccia a valle) e, individuati gli ometti, seguirli fedelmente. La traccia scende dapprima lungo la cresta NNE, per poi entrare in un largo canale di placche e di roccia poco solida (II/II+). Al termine del canale, attraversare una vasta pietraia e, seguendo i numerosi ometti e qualche bollo rosso sbiadito, fare ritorno sul sentiero segnato (q. 2450 m circa) che collega il Rifugio Omio al Passo Ligoncio.
Da qui come per la salita.
Lo Spigolo NW al Pizzo dell'Oro Meridonale è una via di carattere prettamente alpinistico. Nonostante le difficoltà contenute (max IV+/V), la via non è affatto da sottovalutare, a causa delle rare protezioni (solo vecchi chiodi) e delle soste (su chiodi da collegare o da rinforzare o da collegare con nuts, friends e/o cordini) non sempre di facile individuazione. In totale, esclusi i chiodi di sosta, lungo i tiri si contano 9 chiodi e 1 nut incastrato (spit assenti). Portare numerosi cordini (fino a 3m di lunghezza per il collegamento dei chiodi di sosta) e una serie di friends fino al n°2 BD (giallo).
TEMPI DI PERCORRENZA:
BAGNI DI MASINO - RIFUGIO OMIO: 1,30 ora
RIFUGIO OMIO - PASSO LIGONCIO: 1,00 ora
PASSO LIGONCIO - ATTACCO SPIGOLO NW: 20 minuti
ATTACCO SPIGOLO NW - PIZZO DELL'ORO MERIDIONALE: 4,00 ore
PIZZO DELL'ORO MERIDIONALE - BAGNI DI MASINO: 2,30 ore
con Marco
Tourengänger:
irgi99

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