Certara-Fojorina-Il Torrione-San Lucio-Certara
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Con Deborah e Michea abbiamo deciso di organizzare la prima uscita nel Luganese con cena in Capanna San Lucio. Ottima idea per far una nuova piacevole conoscenza. Visti gli impegni diversi, mi faccio in solitaria da Certara alla Fojorina, seguendo le tracce della poca neve ancora rimasta nel tratto finale, per andare sul sicuro. Prima volta su questa cima dal panorama straordinario (tutta la zona laghi di Como, Lugano e in lontananza il Maggiore a sud, oltre le innumerevoli montagne a 360 gradi). Proprio davanti a me si mostra nella sua bellezza dolomitica Il Torrione, che cattura subito la voglia di avvicinarmi (premetto che non ho mai fatto arrampicata). Giunto ai piedi del primo “cucuzzolo”, è presente un breve tratto di roccia ripida attrezzato con corda, valutando le condizioni “secche” della roccia, si sale senza difficoltà e in un batter d’occhio eccomi sulla prima punta, ma la cima più alta è proibitiva per le mie conoscenze, capacità e attrezzatura, poi è sempre meglio saper fermarsi e non dare troppa confidenza anche quando si è molto galvanizzati. Inizio la discesa, non ci sono molte tracce qui tra la neve e infatti in un punto abbastanza esposto e con cespugli a far da ostacolo, metto il piede dove non avrei dovuto, piegandolo brutalmente. Supero quel punto e mi fermo dal dolore, l’adrenalina sale, faccio un breve check e decido di proseguire per la capanna San Lucio, evitando però la cima del Cucco per far meno dislivello possibile e passando invece sulla laterale Est ben più pianeggiate. Appena arrivato metto un po’ di neve sul piede, bevo una birra e attendo per la cena la coppia che arriverà dopo una mezzoretta. Ottima cenetta, tramonto eccezionale, ma sopratutto gran bella compagnia. Inizia il tragitto per il rientro a Certara, temo di far perdere molto tempo ed è già praticamente buio (ma c’è sempre la frontale nello zaino). Appoggio il più possibile il peso sui bastoni e percorrendo la forestale il dislivello è più leggero. Michea e Deborah non posso che ringraziarli, sono riusciti anche ad “anestetizzare” il dolore tra risate e lunghe chiacchierate. Dal primo controllo medico è risultata una distorsione di 2. grado con interessamento della Sindesmosi e quindi ora tocca uno stop di qualche settimana. La montagna è questo, tantissime gioie e ogni tanto dolori
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