Cima (m.925) - Monte Mezzano (m.932)


Publiziert von Poncione , 26. April 2021 um 14:04.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:24 April 2021
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: CH-TI   I 
Zeitbedarf: 11:00
Aufstieg: 900 m
Abstieg: 900 m

Da Ghirla (m.458) si sale qualche centinaio di metri sulla carrozzabile per Marzio, superando il monastero e alcune ville sino a una curva, in cui la si abbandona per un largo sentiero che parte dall'ultima casa. Si procede in saliscendi sino a una pianta caduta, proprio all'altezza della mulattiera che sale a destra per poi proseguire in piano; si procede dritti solcando una valletta con due torrentelli intercalati dal secolare ma validissimo impianto dell'acquedotto. S'incontra l'asfalto giungendo nei pressi dell'agriturismo "Il Carpio", dal quale si può raggiungere la statale. In verità, passato quest'ultimo, vi sarebbe anche possibilità di proseguire per prati panoramici e villette sino a Marchirolo, ma evidentemente ai proprietari non sta bene, poichè da qualche tempo son comparsi cartelli di "Attenti al cane" per scoraggiare (rari) pedoni e (forse) ciclisti.
Sapendo dell'inghippo, dopo il secondo torrente risalgo il sentierino tra la boscaglia sovrastante incrociando una forestale proveniente dall'Alpe Manera: la si segue a sinistra aggirando le varie proprietà e giungendo alla chiesa di San Pietro a Marchirolo, sulla statale. Presa la ciclabile, che ora segue la trafficata SS, devio a sinistra puntando il borgo vecchio di Marchirolo intenzionato a raggiungere Arbizzo per stradine e sentierini interni, che passano dalla chiesetta di San Rocco e da una radura incontrando segnali CAI marcati di recente, nei pressi di una cascina con animali e alcune trincee abbandonate.
Seguendo la sterrata, evidente ex-mulattiera, si raggiunge una seconda cascina con animali e una sorta di spalla, da cui stando sul sentiero marcato si scende pochi metri incontrando il bivio per la chiesa di San Paolo. Dalla spalla inizia un altro sentiero (freccia rossa su un albero) che tocca una terza cascina abbandonata e s'inoltra nel bosco fitto, ove alcune piante cadute e il terreno acquitrinoso impediscono il passaggio. Tracce di passaggio aggirano agevolmente l'ostacolo a sinistra pervenendo a una zona con bei massi erratici all'interno di un terreno privato: il sentiero, pur poco battuto, si allarga raggiungendo l'itinerario marcato proveniente dalla frazione Puzzit, tra Arbizzo e Viconago, che poco oltre s'innesta sulla tratta San Paolo-Colle La Nave.
Poco prima di raggiungere questa tratta a destra si stacca un altro sentiero che conduce a una radura parzialmente infestata da ginestre, il quale comincia l'aggiramento antiorario della Cima anonima m.925 in evidente direzione dell'Alpe Cugnolo. Giunto sulla dorsale la risalgo per tracce di animali nel bosco rado incontrando a sorpresa un osservatorio della Linea Cadorna in perfetto stato, consistente in un "buco" verticale e accessibile con scaletta metallica a staffe. Proseguendo per sentierino e roccette si perviene a un ampio roccolo di caccia, con vista purtroppo solo parziale di un panorama che si presenta inedito ed interessante come angolazione. Si prosegue ora sull'ampio sentiero di accesso al roccolo toccando il punto più alto (m.925) in una bella faggeta che scende in breve alla sella a N del Monte La Nave, toccando ovviamente il sentiero San Paolo-Colle La Nave.
Risalito al roccolo e ridisceso da dove ero salito riprendo l'aggiramento della cima passando sotto le rocce in cui si vede la feritoia dell'osservatorio incontrato prima, e raggiungendo comodamente le baite alte dell'Alpe Cugnolo (m.843), dalla quale si scende alla radura più bassa che precede la Bocca di Noogh e il "trincerone", sentiero militare che aggira a N il Monte Mezzano. Seguo quest'ultimo, caratterizzato dal muraglione con feritoie, mentre purtroppo le gallerie sul lato monte son crollate ed inagibili come quasi tutte quelle del gruppo Sette Termini-La Nave. Ridottosi a sentierino nel bosco, si scende decisamente alla conca ombrosa dell'Alpe Prada (m.710) incontrando l'itinerario marcato proveniente da Avigno in direzione di Viconago. Poco dopo si devia a destra sul sentiero per la Bocca di Noogh, che aggira ora il lato meridionale del Monte Mezzano toccando la "bocca" (m.822) e subito dopo le prime baite dell'Alpe Cognolo: si passa tra queste incontrando infine l'ampio sentiero (pure con strutture militari abbandonate) che sale in vetta all'anonimo e boscoso Monte Mezzano (m.932). Si scende dalla lievemente panoramica parte opposta sfruttando una strada tagliabosco che poi si perde imponendo una discesa solo parzialmente ravanosa alle baite, da cui mi riporto all'Alpe Prada, e di qui a Viconago (m.502) su sterrato e poi asfalto con bella vista sul Ceresio.
Dalla chiesa parrocchiale, ove si gode una vista ancor più meravigliosa sul lago e la sottostante Ponte Tresa, punto al cimitero infossato nel solco del Rio Tarca cercando di capire se da qui si scende. Noto delle scale e uno stradello più in basso, scoprendo che il loro accesso è ben mimetizzato tra alcune proprietà: pertanto scendo nel solco incontrando un'altra vecchia mulattiera che sfocia su una strada con bei rustici appena sopra la ridente Cadegliano (m.412), che così posso visitare dall'interno per la prima volta. Non sono noti percorsi, a parte la ciclabile del Parco Argentera per Lavena, che da qui scendano a Ponte Tresa, ma dopo un pò il caso e l'intuito mi conducono a un passaggio, ai bordi del Rio Cevo, che si stacca dal borgo a sinistra. Lo seguo e questo procede con evidente sentierino non marcato in discesa, posto a strapiombo sul torrente, seguendone fedelmente il corso fino a un bosco con ulteriore galleria militare ed infine in fondo ove - tra fastidiose canne di un'essenza infestante che purtroppo va molto di moda e rovina i nostri boschi specie lungo i corsi d'acqua - lo si attraversa tra due proprietà spuntando non molto dietro l'ufficio postale di Ponte Tresa (m.273).
Dopo una passeggiata d'obbligo al lago raggiungo Lavena (m.275), dalla quale servendomi della ciclabile posso risalire tramite il Parco Angentera (m.395) e la frazione Gaggio (m.448) a Marchirolo (m.497), da cui sempre su ciclabile a Cugliate (m.512) e Ghirla (m.458).

La riscoperta continua...

Avanti così.

NB. Itinerario agevole tra T1 e T2, con brevi fuori sentiero valutabili T3 alla Cima m.925 e al Monte Mezzano.
Mi scuso per la pessima qualità delle foto, scattate da cellulare appartenuto alla nonna di Garibaldi, ma la "gita al lago" non era stata inizialmente pensata in questi termini risultando letteralmente frutto del caso. La tempistica molto lunga è pertanto dovuta alla dilatazione di un giro comunque relativamente ampio e comprensivo di abbondanti pause, ricerche e ripensamenti: non fa assolutamente testo.

Tourengänger: Poncione


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