M.te Costone, Sertore e Pasquella
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In montagna ci sono tante variabili, ma un'unica certezza. Quando decidi di fermarti a mangiare, dopo mezz'ora, si alza un venticello fresco che ti invita a rientrare prima del tempo. Tuttavia, nonostante l'aria frizzante, la mia pausa sui paglioni del Sertore me la assaporo con calma, oggi davanti a un lago reso deserto dalla pandemia. Non c'è nemmeno una barca che lascia la scia, solo onde increspate dal vento del nord. Sembra di vivere un'esperienza da sopravvissuto, un mondo senza anime, invece sono io che sono un fuggitivo. Uno che ha compreso che una giornata così, anche se in totale solitudine, non te la ridà nessuno.
Con tutta tranquillità completo l'anello che all'andata mi ha visto nei boschi innevati ad ovest delle creste e, al rientro, a cavallo della panoramica e soleggiata dorsale con le sinuose gobbe dei rilievi.
Sempre per sentieri poi rientro a casa davvero soddisfatto e senza nemmeno aver toccato l'auto.
Con tutta tranquillità completo l'anello che all'andata mi ha visto nei boschi innevati ad ovest delle creste e, al rientro, a cavallo della panoramica e soleggiata dorsale con le sinuose gobbe dei rilievi.
Sempre per sentieri poi rientro a casa davvero soddisfatto e senza nemmeno aver toccato l'auto.
Tourengänger:
paolo aaeabe

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