Capanna Pianturin (760 m), Rifugio Alpe del Cuscio (854 m) e Capanna Neveggio (935 m) - EMTB
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Escursione in mtb sui Monti di Cadenazzo e di Sant’Antonino, passando da tre rifugi appartenenti al Patriziato delle rispettive località bellinzonesi.
Inizio dell’escursione: ore 8.55
Fine dell’escursione: ore 11.40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1018 hPa
Temperatura alla partenza: 5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1400 m
Temperatura al rientro: 12,5°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 6.33
Sveglia alle 6:50, partenza da casa alla 7:45, arrivo ai Monti di Cadenazzo, dopo 48,9 km d’auto, alle 8:42.
Dalla chiesa di Cadenazzo, presso il Torrente Pianturina, imbocco la stretta Via Ala Revöira, che passando sotto l’autostrada e sotto la ferrovia, si alza verso i monti.
A quota 416 m trovo un piccolo slargo sul bordo sinistro della strada; decido di parcheggiare l’auto e di iniziare la pedalata.
Dopo solo cinque minuti la stradina passa ai bordi di un ampio vigneto, al centro del quale spicca un agriturismo perfettamente ristrutturato, che offre pure la possibilità di pernottare.
La temperatura è ancora rigida, comunque respiro aria pura e posso osservare delle ariose selve castanili gestite; dei cartelli ricordano che la raccolta delle castagne, fino all’11 novembre è riservata ai proprietari.
Dopo una breve visita ai Monti del Cassinello (631 m), riprendo la strada, realizzata negli anni ’90, che dapprima si avvicina alla Valle del Pianturino, poi svolta ad est ed infine termina su un piazzale asfaltato, 60 m sotto il nucleo di Pianturino.
Un cartello informa che le bici devono essere accompagnate a mano. L’insediamento è caratterizzato da sculture lignee, da scritte su cartelli, su travi o direttamente sulle pietre delle baite e da porte molto originali.
Scultura lignea a Pianturino
La capanna, costituita da due rustici in pietra, non si evidenzia dalle altre abitazioni. La individuo grazie ad una piccola scritta sulla porta d’ingresso: “Piantürin” Casa Patriziale. Questa cascina contiene un’ampia cucina ed è adibita a refettorio. L’altra, sulla quale si nota un affresco con San Pietro e lo stemma patriziale di Cadenazzo, funge da dormitorio e comprende un servizio completo di doccia.
Il dosso a monte delle baite offre un bel panorama sulla foce del Ticino e sul Lago Maggiore. Si ipotizza che su questo belvedere, un tempo si ergesse una torre di segnalazione del Monte Ceneri. Questo potrebbe spiegare l’etimologia del monte Piantürin, in buona assonanza con il latino turrim = torre.
Su un lato del dosso, di fianco al sentiero, si osserva una cappella contenente un affresco della Madonna. L’ultima domenica d’agosto su questo prato si svolge la festa dei Patrizi.
Continuo la pedalata in direzione est, lungo un sentiero che in alcuni tratti mi costringe a scendere di sella e a spingere la bici. All’altezza dell’Alpe del Cuscio (854 m), il panorama si estende sull’agglomerato di Bellinzona e sulle montagne attorno al Pizzo di Claro. In questa radura ci sono due immobili, uno è adibito a rifugio, l’altro è un cassinello risalente al 1512, un tempo utilizzato per la produzione del burro e del formaggio.
Da quest’alpeggio mi rimane un quarto d’ora per raggiungere il Rifugio Alpe Neveggio (935 m). Anche questo rustico, appartenente al Patriziato di S. Antonino, è posizionato su un panoramico terrazzo che si affaccia sul Piano di Magadino. Avvenimento tradizionale è la Festa del Patriziato aperta a tutti che si svolge ogni anno durante la prima domenica di settembre.
La mia meta odierna è ancora più in alto, dopo ulteriori dodici minuti pervengo all’azienda agricola di Cima di Dentro (1005 m). La strada che continua verso l’Alpe del Tiglio è sbarrata: oggi sulla Piazza d’Armi si svolgono degli esercizi con “tiri a palla”.
Decido di ripiegare sulla Cima di Fuori (1029 m), dalla quale un mese fa feci una splendida ciaspolata fino al Matro (1201 m).
Per finire, mi imbatto in un’area pic-nic, con due tavoloni di legno massiccio, dove decido di consumare il mio solito panino al prosciutto, che mi gusta come se fosse un pasto luculliano.
Piacevole pedalata alla scoperta dei Monti di Cadenazzo e di Sant’Antonino, attraverso pregevoli riserve forestali dalle quali lo sguardo si spinge sul Piano di Magadino e sulle cime che coronano Locarno e Bellinzona.
Tempo totale: 2 h 45 min
Tempo di salita: 1 h 50 min
Dislivello in salita: 672 m
Quota minima: 416 m
Quota massima: 1045 m
Sviluppo complessivo: 15,6 km
Difficoltà: F
Consumo della batteria da 500 Wh: 31%
Coordinate Capanna Pianturino: 718'250 / 111'150
Coordinate Rifugio Alpe Neveggio: 719'490 / 111'110
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
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