Capanna Pianturin (760 m), Rifugio Alpe del Cuscio (854 m) e Capanna Neveggio (935 m) - EMTB


Publiziert von siso , 18. März 2021 um 22:10.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:17 März 2021
Mountainbike Schwierigkeit: L - Leicht fahrbar
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Camoghè   CH-TI 
Zeitbedarf: 2:45
Aufstieg: 672 m
Strecke:Cadenazzo / Via Ala Revöira (416 m) – Pianéi (445 m) – Piano del Corte (564 m) – Monti del Cassinello (631 m) – Capanna Pianturino (760 m) – Alpe del Cuscio (854 m) – Rifugio Alpe Neveggio (935 m) – Cima di Dentro (1005 m) – Cima di Fuori (1029 m) – Ala Címa (1045 m).
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A2 Uscita Bellinzona Sud – Sant’Antonino – Cadenazzo, Via Ala Revöira.
Unterkunftmöglichkeiten:Capanna Neveggio (30 posti, chiusa in inverno); Rifugio Alpe del Cuscio (chiuso in inverno); Capanna Pianturino (12 posti letto, chiusa in inverno); Agriturismo La Vigna, Cadenazzo.
Kartennummer:C.N.S. No. 1313 – Bellinzona - 1:25000; Carta turistico – escursionistica Strade di Pietra No. 3 - 1:30000.

Escursione in mtb sui Monti di Cadenazzo e di Sant’Antonino, passando da tre rifugi appartenenti al Patriziato delle rispettive località bellinzonesi.

 

Inizio dell’escursione: ore 8.55

Fine dell’escursione: ore 11.40

Pressione atmosferica, ore 9.00: 1018 hPa

Temperatura alla partenza: 5°C

Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1400 m

Temperatura al rientro: 12,5°C

Velocità media del vento: 5 km/h

Sorgere del sole: 6.33

Tramonto del sole: 18.33

 

Sveglia alle 6:50, partenza da casa alla 7:45, arrivo ai Monti di Cadenazzo, dopo 48,9 km d’auto, alle 8:42.

Dalla chiesa di Cadenazzo, presso il Torrente Pianturina, imbocco la stretta Via Ala Revöira, che passando sotto l’autostrada e sotto la ferrovia, si alza verso i monti.

A quota 416 m trovo un piccolo slargo sul bordo sinistro della strada; decido di parcheggiare l’auto e di iniziare la pedalata.

Dopo solo cinque minuti la stradina passa ai bordi di un ampio vigneto, al centro del quale spicca un agriturismo perfettamente ristrutturato, che offre pure la possibilità di pernottare.

La temperatura è ancora rigida, comunque respiro aria pura e posso osservare delle ariose selve castanili gestite; dei cartelli ricordano che la raccolta delle castagne, fino all’11 novembre è riservata ai proprietari.

Dopo una breve visita ai Monti del Cassinello (631 m), riprendo la strada, realizzata negli anni ’90, che dapprima si avvicina alla Valle del Pianturino, poi svolta ad est ed infine termina su un piazzale asfaltato, 60 m sotto il nucleo di Pianturino.

Un cartello informa che le bici devono essere accompagnate a mano. L’insediamento è caratterizzato da sculture lignee, da scritte su cartelli, su travi o direttamente sulle pietre delle baite e da porte molto originali.

                           
                                          Scultura lignea a Pianturino

La capanna, costituita da due rustici in pietra, non si evidenzia dalle altre abitazioni. La individuo grazie ad una piccola scritta sulla porta d’ingresso: “Piantürin” Casa Patriziale. Questa cascina contiene un’ampia cucina ed è adibita a refettorio. L’altra, sulla quale si nota un affresco con San Pietro e lo stemma patriziale di Cadenazzo, funge da dormitorio e comprende un servizio completo di doccia.

Il dosso a monte delle baite offre un bel panorama sulla foce del Ticino e sul Lago Maggiore. Si ipotizza che su questo belvedere, un tempo si ergesse una torre di segnalazione del Monte Ceneri. Questo potrebbe spiegare l’etimologia del monte Piantürin, in buona assonanza con il latino turrim = torre.

Su un lato del dosso, di fianco al sentiero, si osserva una cappella contenente un affresco della Madonna. L’ultima domenica d’agosto su questo prato si svolge la festa dei Patrizi.

Continuo la pedalata in direzione est, lungo un sentiero che in alcuni tratti mi costringe a scendere di sella e a spingere la bici. All’altezza dell’Alpe del Cuscio (854 m), il panorama si estende sull’agglomerato di Bellinzona e sulle montagne attorno al Pizzo di Claro. In questa radura ci sono due immobili, uno è adibito a rifugio, l’altro è un cassinello risalente al 1512, un tempo utilizzato per la produzione del burro e del formaggio.

Da quest’alpeggio mi rimane un quarto d’ora per raggiungere il Rifugio Alpe Neveggio (935 m). Anche questo rustico, appartenente al Patriziato di S. Antonino, è posizionato su un panoramico terrazzo che si affaccia sul Piano di Magadino. Avvenimento tradizionale è la Festa del Patriziato aperta a tutti che si svolge ogni anno durante la prima domenica di settembre. 
La mia meta odierna è ancora più in alto, dopo ulteriori dodici minuti pervengo all’azienda agricola di Cima di Dentro (1005 m). La strada che continua verso l’Alpe del Tiglio è sbarrata: oggi sulla Piazza d’Armi si svolgono degli esercizi con “tiri a palla”.

Decido di ripiegare sulla Cima di Fuori (1029 m), dalla quale un mese fa feci una splendida ciaspolata fino al Matro (1201 m).

Per finire, mi imbatto in un’area pic-nic, con due tavoloni di legno massiccio, dove decido di consumare il mio solito panino al prosciutto, che mi gusta come se fosse un pasto luculliano.

 

Piacevole pedalata alla scoperta dei Monti di Cadenazzo e di Sant’Antonino, attraverso pregevoli riserve forestali dalle quali lo sguardo si spinge sul Piano di Magadino e sulle cime che coronano Locarno e Bellinzona.

 

Tempo totale: 2 h 45 min

Tempo di salita: 1 h 50 min

Dislivello in salita: 672 m

Quota minima: 416 m

Quota massima: 1045 m

Sviluppo complessivo: 15,6 km

Difficoltà: F

Consumo della batteria da 500 Wh: 31%

Coordinate Capanna Pianturino: 718'250 / 111'150

Coordinate Rifugio Alpe Neveggio: 719'490 / 111'110

Copertura della rete cellulare: Swisscom buona

Tourengänger: siso


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Kommentare (6)


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GIBI hat gesagt:
Gesendet am 19. März 2021 um 11:21
Pianturin ... Pianturin ... mi diceva qualcosa questo nome e così sono andato a consultare i miei appunti, praticamente ci sono andato nel maggio 2004 salendo da Cadenazzo e ho delle foto sia della Pianturin che della Neveggio ... ma dell'Alpe Cuscio non ero a conoscenza, tra l'altro proprio in quell'occasione ero salito al Matro mentre ero convinto nel settembre del 2019 di esserci salito per la prima volta ... andiamo bene se comincio già da adesso a perdere la memoria !

comunque Complimenti ... e beati voi che potete almeno permettervi questi giri !

Ciao Giorgio

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 19. März 2021 um 15:11
Grazie Giorgio!
Sì, è sempre un piacere scoprire nuovi posti, nuovi sentieri, nuove capanne. Francamente mi aspettavo una zona ancora nell'ombra invernale, ma così non è, persino al mattino.
Speriamo di continuare a spostarci liberamente, senza limitazioni di colore...
Ciao,
siso.

Gesendet am 22. März 2021 um 10:12
Una curiosità ...
Perchè sulla swissmap il Matro si chiama Mattro ?
CIAO

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. März 2021 um 11:17
Molto probabilmente è un errore di un impiegato dell'Ufficio federale di topografia a Berna. E pensare che dal 1964 esiste un "Repertorio toponomastico ticinese".
Ciao Giorgio,
buone escursioni!
siso

Gesendet am 22. März 2021 um 12:05
Grazie amico.
Lo avevi notato anche tu?
Ho aperto vecchi file della swisstopo ed in effetti il nome è Matro anche sulle vecchie carte.
Andrebbe segnalato, altrementi tra qualche anno la cima cambia nome :-)
Per l'ultimo tuo augurio, ti posso rispondere MAGARI !
Siamo zona rossa sicura fin dopo pasqua, solo uscite nel comune di residenza :-(
Ciao

siso hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. März 2021 um 14:30
Certo, l'ho notato subito! Nella Carta topografica nazionale cartacea "Bellinzona" 1:25000, il nome Matro è scritto in modo corretto, idem nella Kompass 91. Visto che la cima è a poche centinaia di metri dalla Piazza d'Armi d'Isone, suppongo che dalla prossima edizione l'errore venga corretto. Credo che anche le autorità comunali avranno notato l'errore e ci terranno a farlo correggere.
Ciao Giorgio,
auguri perché si possano organizzare delle belle escursioni senza limiti né di confini comunali né di stato.
siso.


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