Monte Sette Termini (m.972), Monte La Nave (m.988)


Publiziert von Poncione , 20. März 2021 um 14:06.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:14 März 2021
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 9:30
Aufstieg: 1000 m
Abstieg: 1000 m
Kartennummer:INGENIA Valganna Valmarchirolo, 1:20.000

Il gruppo Monte La Nave-Mezzano-Sette Termini è forse del varesotto quello meno profilato ed interessante sotto il profilo escursionistico, venato com'è da strade forestali e militari quasi in ogni suo punto e piega. L'ampia presenza di trincee e appostamenti della linea Cadorna, a difesa della linea esposta a Nord sulla Valle del Tresa che divide Italia e Svizzera, sarebbe anche ricco d'interesse. Purtroppo essi versano in condizioni davvero pessime, dimenticate, ormai inglobate dal bosco, salvo qualcosina (Cannoniera del Sette Termini e appostamenti al Monte La Nave): il resto lo si trova quasi per caso lungo i versanti sia settentrionali che meridionali della montagna.

Dopo la passeggiata dal Lago di Ghirla (m.450) a Cunardo (m.426) in parte su ciclo-pedonale, risalgo il borgo alto di quest'ultimo trovando la segnaletica CAI, presente da pochi anni, che svolge piacevoli saliscendi - adatti anche a MTB - sopra il solco della Val Piana tra Cunardo, Fabiasco e Grantola. Si giunge alla graziosa località di Pianeggi (due baite isolate) pe poi salire con percorso piacevole e sinuoso la panoramica altura porfirica del Monte Penegra (m.550), con ampia ed arcuata vista sulle prealpi varesine ad Est-Sud-Ovest. Proseguendo si scende sulla Val Piana, con ampio giro in saliscendi che porta sulle tre cime (m.528, m.620 e m.611) dei Monti di Castelvecchio, sui quali sembra vi fosse un antico maniero di cui francamente non si trova la minima traccia, a parte qualche timido segno di muro a secco sulla quota maggiore. Più interessante semmai la terza quota (m.611), ormai sopra Fabiasco, a tratti dirupata e con qualche discreto squarcio panoramico. L'anello di queste cimette si conclude ancora a Pianeggi, qualche metro più avanti rispetto alla deviazione per il Monte Penegra. In circa dieci minuti su strada forestale e mulattiera si giunge alla piana di Fabiasco e quindi a quest'ultimo borgo (m.520).
Dopo il piacevole "antipasto" esiste la possibilità di salire su sentieri e mulattiere marcati CAI alla Chiesa di San Paolo e al Monte La Nave, tuttavia punto prima il Sette Termini, già salito da questi versanti diversi anni fà passando da Case Sciarè. Sulla carta Ingenia tuttavia si vede la possibilità di restare in Val Piana tramite un percorso tratteggiato che condurrebbe al Colle della Nave traversando verso l'alto il Rio Campiago. Abbandono pertanto dopo qualche centinaio di metri su asfalto la strada da Fabiasco a Bosco Valtravaglia, lasciandola a sinistra nei pressi di una stradina che risale a fianco di una proprietà privata in località Fornace (m.506). Piacevole e quasi panoramica all'inizio dopo un pò si comincia ad aggrovigliare tra boscaglia e piante cadute (da anni si direbbe), ma nel complesso rimane sempre riconoscibile progredendo con pendenza modesta, salvo poi salire più decisamente nell'unico punto in cui la perdo, su agili pendii da caprioli. Pur nell'abbandono totale si riconosce che doveva essere anche questa una delle tante mulattiere ormai perdute e fagocitate dai boschi nell'indifferenza generale di abitanti e governanti, troppo presi dal "progresso".
Si giunge a un roccolo di caccia finchè il percorso torna largo ed evidente, entrando in un bosco ombroso più bello e gradevole: si segue una strada forestale che punta il solco del Rio Campiago, praticamente sotto il Colle della Nave e la strada asfaltata ad una quota intorno i 700 metri. Qui il sentiero dovrebbe virare e risalire ripido a destra, ma la zona, dissestata da molte piante cadute, rende disagevole sia la progressione che la sua individuazione. Tuttavia si prosegue a sinistra giungendo a una zona umida con impianti dell'acquedotto: qui purtroppo trovo molti segni di spazzatura e bivacchi lasciati con ogni probabilità dai professionisti nordafricani dello spaccio nei boschi nostrani. Mi immetto infine sul percorso 3V (vecchi bolli biancorossi) - pure messo molto male e dimenticato dalle amministrazioni comunali e provinciali, che pure non hanno mai lesinato danaro per pubblicazioni cartacee di quest'ultima - proveniente da Bonera, giungendo sulla strada asfaltata poco a W del Colle della Nave. Intersecata la segnaletica CAI si prosegue ancora un poco su asfalto verso il Sette Termini, tagliando dai vari sentierini segnalati che portano alla sua boscosa sommità. Sapendo che in realtà la segnaletica non sale in vetta ma passa dall'ingresso di una cannoniera, salgo dritto senza percorso obbligato individuando il punto più alto a m.972 in una boscaglia con annessa base in cemento (una croce? un traliccio?). Da qui seguo il sentiero di dorsale frequentato dai bikers, il quale traversando a W gradualmente giunge al delizioso "cuore" di questa cima, cioè "I Bedeloni", ovvero delle ampie radure prative, queste sì ben curate, dominate da alte e maestose betulle (i Bedeloni appunto...) e con vista che si apre magnificamente sulla Valtravaglia e il medio-alto Verbano sopra Germignaga e Luino: Alpi e Prealpi arricchiscono il bel quadro. In questi pressi si trovava sino a una quindicina di anni fà il Rifugio Sette Termini, andato desolatamente distrutto da un incendio pochi anni dopo.
Nonostante il vento forte trovo riparo accucciato dietro la base di un ex-traliccio vicino alla postazione di caccia, consumando il pasto. Riparto dirigendomi per prati verso nord, tralasciando i sentieri marcati per Montegrino: appena iniziata la discesa verso i folti boschi che ricoprono il lato settentrionale del Sette Termini incontro un solitario capriolo, finchè scendo con pendenza accettabile nella faggeta inizialmente pulita, poi sempre più fitta e giovane. Ovviamente la carta non rivela che questi luoghi siano in realtà un dedalo di valloni e vallette in cui è un attimo perdere l'orientamento: nel punto in cui raggiungo quello più "importante" lo seguo, sapendo che dovrei giungere grossomodo all'altezza dell'Alpe del Campogino, ove infatti la carta indica la presenza di fonti. E' l'unico tratto un pò più ripido e disagevole, finchè intercetto una dismessa stradina trasversale e qualche segno della linea Cadorna: tra le piante vedo le baite dell'Alpe sotto di me. Qui giunto (m.672) è ora gioco facile seguire in risalita la forestale verso il Colle della Nave, incontrando i ruderi dell'Alpe Porsu (m.740) e il bivio per Cremenaga, in un continuo affiorare di gallerie e trincee perlopiù franate e dismesse. Al Colle della Nave (m.813) si prosegue verso San Paolo: lasciato a sinistra il percorso per l'Alpe Cognolo e Viconago si procede pochi metri salendo poi dritti e senza sentiero sul ripido pendio settentrionale del Monte La Nave pervenendovi in pochi minuti non prima di aver curiosato sulla feritoia dell'appostamento in trincea nei pressi di quest'ultima, che sorge su uno speroncino porfirico. Anche il Monte La Nave (m.988) è una cima anonima e boscosa, poco appariscente e di scarso interesse nel suo complesso. Da qui, ancora senza sentiero, mi riporto stando sul lato NE sul percorso per San Paolo, che raggiungo in breve (m.836). Solo qui e ai prati del Sette Termini faccio gli unici incontri umani della giornata. Il panorama sul serpeggiante e contorto Ceresio è d'altronde molto bello, arricchito dalla lontana mole del Legnone, particolarmente d'impatto.
Discesa infine a Marchirolo, con ottimo panorama anche dalla chiesa parrocchiale, con annessa scalinata coreografica (m.497), cui segue percorso "defaticante" in saliscendi per stradine secondarie, sentieri e asfalto sino al punto di partenza.

NB. Lago di Ghirla-Cunardo T1 - Cunardo-Fabiasco T2 - Fabiasco-Sette Termini T2-T3 - Sette Termini-Alpe Campogino T3+ - Alpe Campogino-Colle della Nave-Bivio Alpe Cognolo T1 - Monte La Nave T3+ - San Paolo-Marchirolo T2 - Marchirolo-Lago di Ghirla T1

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Kommentare (10)


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Serzo hat gesagt: noooooo.....
Gesendet am 20. März 2021 um 18:28
..... volevo andarci anche io, mai stato qui. Va beh, ti toccherà portarmici ;-)
Ciao, Sergio

Poncione hat gesagt: RE:noooooo.....
Gesendet am 21. März 2021 um 09:10
Ci inventeremo qualcosa anche qui. ;)
Ciao Sergio

Antonio59 ! hat gesagt:
Gesendet am 20. März 2021 um 21:54
Bel giro Emiliano, come sempre riesci a tirare fuori il meglio anche da montagne all'apparenza molto addomesticate.

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. März 2021 um 09:11
Ciao Antonio, diciamo che quando si mescola relax più un minimo di ravano la riuscita è più che perfetta. ;)

Gabrio hat gesagt:
Gesendet am 21. März 2021 um 08:08
Di questo passo, delle tue montagne, conoscerai ogni singolo albero e noi con te!
Che affetto mi fa vedere il Grona dalla tua prospettiva!!

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 21. März 2021 um 09:14
Ciao Gabrio, direi che il Grona spicca abbastanza ovunque lo lo si guardi, e anche dalle relativamente distanti valli varesine non si fa eccezione.
Speriamo di poterci tornare, visto che continuano a tenerci senza motivo nel sacco chiuso.

Gesendet am 21. März 2021 um 10:45
Ma quanti Km ti sei fatto?

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. März 2021 um 20:39
E chi lo sa? Comunque è un giro che vale la pena fare e non richiede particolare fatica. Ciao

veget hat gesagt:
Gesendet am 23. März 2021 um 10:18
Bellissimo e poco conosciuto itinerario, il quale potrebbe essere ripristinato e valorizzato.....
Presumo che,le molte foto mostrano scorci e panorami poco noti, anche ai molti escursionisti della zona.
Buona continuazione Emi.
Ciao
Eugenio

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 23. März 2021 um 22:34
Ciao Eugenio, grazie.
In realtà il Sette Termini è una meta piuttosto conosciuta, seppur da altri itinerari. Diciamo che affiancandogli accessi più lunghi e altre cimette minore viene comunque fuori un bel giro, modellabile a seconda delle proprie esigenze.
A presto.


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