Via Marmotta in Placca alla Cima delle Dune


Publiziert von mattia , 5. März 2021 um 15:46.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:28 Februar 2021
Wandern Schwierigkeit: T5 - anspruchsvolles Alpinwandern
Hochtouren Schwierigkeit: S
Klettern Schwierigkeit: 5c (Französische Skala)
Wegpunkte:

Dopo il pomeriggio al Moregallo e una pizza al volo in centro a Lecco raggiungiamo Albonico dove parcheggiamo poco prima del cartello indicante l'inizio del paese. Superiamo le prime case dell'abitato e seguiamo poi via Peschiera, inizialmente asfaltata, poi sterrata e nuovamente asfaltata negli ultimi tornanti fino al grande prato sulla cui destra si stacca il sentiero a bolli rossi da seguire fino alla piccola chiesetta di Albonico vecchia. Qui gettiamo a terra gli zaini pesanti e in breve montiamo la tenda che ci ospiterà per la notte. Al risveglio il cielo è piuttosto coperto ma già dopo aver fatto colazione e sistemato gli zaini l'azzurro inizia a far capoino. Iniziamo l'avvicinamento alla via, inizialmente segnalato con bolli rossi fino a dei tralicci e dei ruderi al centro di una radura, poi con qualche cordino rosso e bianco e infine per un lungo tratto solo con degli ometti in alcuni punti non molto evidenti.
Raggiunto l'attacco ci prepariamo per la salita, il cielo sopra le nostre teste è ormai azzurro e la temperatura gradevole. Il primo tiro ci da la sveglia e il piccolo traverso all'inizio del secondo tiro preannuncia quelli maggiori dei tiri successivi, Elena non apprezza ma prende coraggio e sale tranquillamente.La roccia è molto bella, solo un po' sporca in qualche punto, salendo l'ambiente circostante si fa sempre più maestoso, la vista su Manduino e Badile di fronte e sul lago di Novate sotto è fantastica. Al 7 tiro Elena supera con astuzia il muretto nero dopo averne saggiato la compattezza e al tiro successivo dopo un po' d'indecisione sul primo tratto supera agilmente la seconda placca e il traverso successivo, ormai non si ferma più! Percorriamo in conserva il decimo e undicesimo tiro e poi superiamo l'ultimo tiro molto bello prima di raggiungere la bellissima e molto panoramica "cima". Vorremmo gustarci il tepore del sole e il paesaggio circostante ma la lunga e insidiosa discesa ci spinge a ripartire poco dopo. Prendiamo il canalino che dalla fine della via scende sulla destra (faccia a valle) e lo seguiamo tenendo le placche su cui corre la via alla nostra sinistra, bisogna poi prendere il canale più a destra (stando su quello più vicino alla via come fatto da noi ci si ritrova in un punto in cui non è semplice proseguire e si è costretti a tornare sulla via e fare una calata dalla sosta del settimo tiro). Dalla base della placconata da cui parte il settimo tiro ci si sposta poi verso destra fino ad entrare nell'ultimo canale  da percorrere fino ad arrivare sopra alla placca su cui salgono i pimi due tiri della via, da qui con due doppie da 30 mt si è alla base. Ripercorriamo l'avvicinamento ormai al buio e illuminati dalla luna torniamo alla macchina.
Da parecchi anni volevo percorrere questa bella via, sempre bistratta dai miei soci uomini di ghisa, finalmente però ci sono riuscito in compagnia di Elena, che si è comportata egregiamente superandola tutta in bella arrampicata e mettendo da parte la paura di affontare qualche passaggio (soprattutto i tanto odiati traversi). La via è bella, la roccia solida, è si un po' discontinua ma l'ambiente magnifico e la completezza della salita (un bello sviluppo, difficoltà non così banali e una discesa da ricercare) la rendono sicuramente meritevole, soprattutto per chi non cerca le solite mete e posti affollati.
Per la descriziome della via rimando alla completa relazione di Irgi qui su Hikr o a quella di Sass Baloss, la via è ben chiodata e per una ripetizione non è necessario integrare con protezioni veloci.

Tourengänger: mattia
Communities: Hikr in italiano


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