Monte Cucco (1624 m) - Ciaspolata
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Il Dosso Colmine o Monte Cucco è un rilievo mammellonare posto sul crinale che divide la Val Colla dalla Val Rezzo. Dopo averlo raggiunto a piedi, con gli sci e con la mtb, oggi cercherò di conquistarlo con le racchette da neve.
Inizio dell’escursione: ore 8.50
Fine dell’escursione: ore 14.40
Pressione atmosferica, ore 9.00: 999 hPa
Temperatura alla partenza: 1,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1500 m
Temperatura al rientro: 8°C
Velocità media del vento: 5 km/h
Sorgere del sole: 7.35
Sveglia alle 6:15, partenza da casa alla 7:20, arrivo a Cozzo, dopo 40,0 km d’auto, alle 8:32.
Le previsioni meteo promettevano un bel sole e assenza di nuvole; purtroppo la realtà è un’altra, in Val Colla il cielo è nuvoloso e per tutto il giorno non si vedrà che un furtivo e pallido sole.
Affronto per la prima volta il sentiero che dal ponte sul Cassarate, presso Cozzo, sale ripido, iniziando con una serie di gradini ricoperti di neve e ghiaccio. Non ci sono impronte umane: dopo pochi passi ne intuisco il motivo. È il tratto più pericoloso dell’escursione. Una malaugurata scivolata sul ripido pendio mi farebbe precipitare per una trentina di metri fino all’alto muraglione di pietre, per poi finire il volo sull’asfalto della strada. Questa volta ho sottovalutato l’inizio, tant’è vero che sono partito con le racchette in una mano, i bastoni telescopici nell’altra e i ramponcini nello zaino. Fortunatamente supero senza incidenti il tratto iniziale di duecento metri, dopo di che la passeggiata non presenta più zone esposte. Sarebbe stato meglio partire da Bogno, località dalla quale ci sono due percorsi che salgono verso il Passo di San Lucio.
Uscito dal bosco monto i micro ramponi e seguo il crinale in direzione di Campasc. A 1240 m di quota devo indossare le racchette da neve. Non ci sono tracce; sono costretto a seguire il sentiero estivo, non sempre evidente, con l’aiuto dell’applicazione Svizzera Mobile. Incontro l’unica leggera difficoltà nel superamento della Val Giumela, dove si devono guadare due ruscelli. Poco dopo raggiungo il percorso battuto, che sale da Bogno. Il paesaggio diventa sempre più bello; la neve ricopre ancora le fronde degli alberi e da qualche radura posso osservare la meta che desidero raggiungere.
All’Alpe di Cottino (1441 m) è tutto chiuso, non ci sono segni di vita. Ancora venti minuti di cammino ed eccomi al Passo di San Lucio (1542 m). Il rifugio italiano è aperto e la via d’accesso è battuta da una motoslitta. Anche il resto della ciaspolata, nel saliscendi che precede il panettone del Monte Cucco, è tracciato dalla motoslitta. L’ultima erta, nella neve alta, è piuttosto faticosa, ma sapendo che si tratta dell’ultima fatica, le forze si moltiplicano.
Dopo 3 h e 10 min di cammino pervengo alla palina sommitale del Monte Cucco (1624 m), per la prima volta con le racchette da neve.
Monte Cucco (1624 m)
Spero, inutilmente, in un improvviso rasserenamento; le nuvole non si diradano nemmeno dopo mezz’ora di permanenza in vetta.
Nel frattempo numerosi racchettisti, saliti soprattutto da Buggiolo, hanno raggiunto il rifugio dove pare abbiano consumato un abbondante e gustoso pranzo.
Per il ritorno a valle, scelgo il percorso su Bogno, nell’ultimo tratto praticamente privo di neve, per poi risalire a Cozzo lungo la strada della valle.
Racchettata in alta Val Colla, nell’ambita regione del Passo di San Lucio, la cui chiesetta presente già in epoca medievale testimonia l’importanza del valico negli spostamenti transalpini nei secoli scorsi. L’edificio religioso offriva probabilmente anche assistenza ai viandanti.
Tempo totale: 6 h 50 min
Tempo di salita: 3 h 10 min
Tempi parziali
Cozzo (1035 m) – Alpe di Cottino (1441 m): 1 h 55 min
Alpe di Cottino (1441 m) – Passo di San Lucio (1542 m): 30 min
Passo di San Lucio (1542 m) – Monte Cucco (1624 m): 45 min
Monte Cucco (1624 m) – Bogno (980 m) – Cozzo (1035 m): 2 h
Dislivello in salita: 810 m
Sviluppo complessivo: 10,9 km
Difficoltà: WT3
SLF: 3 (marcato)
Coordinate Monte Cucco: 726'905 / 104'039
Libro di vetta: no
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Materiale utilizzato: bastoncini telescopici, micro ramponi, racchette da neve.
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