Monte Mottone dall'alpe Trivera - Valle Antrona


Publiziert von antrobi , 17. Januar 2021 um 12:21.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum:18 Juli 2020
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 8:00
Aufstieg: 1750 m
Abstieg: 1750 m
Strecke:antrona-locasca-alpe trivera-alpe mottone-passo cianghin-mottone-laghi trivera-antrona
Zufahrt zum Ausgangspunkt:superstrada sempione uscita Villadossola-Valle Antrona - Antrona paese
Kartennummer:Geo4Map Valle Antrona n 7

Un’escursione su un versante poco frequentato della valle Antrona ma ricco di testimonianze storiche sull’attività mineraria di estrazione dell’oro che era fiorente nei primi anni del 900 in questa parte della valle. Giro dal ragguardevole dislivello su un sentiero ufficiale il C17 che però dopo l’alpe Trivera si fa fatica a seguire perdendosi a volte tra l’erba e non essendo molto evidente per via della scarsa frequentazione. L’ambiente è selvaggio e solitario oggi reso più severo dalle nuvole e dalla scarsa visibilità.

 Il mio progetto prevede dopo aver visitato il villaggio minerario di salire fino alla cresta sommitale e al Mottone per poi scendere per i laghi di Trivera e far ritorno ad Antrona. Così decido di lasciare l’auto ad Antrona in uno dei parcheggi, e mi avvio verso il cimitero dove prendo la stradina che in discesa si dirige verso Locasca seguendo il bel percorso di fondovalle. Giunto in questo caratteristico villaggio a quota di circa 700 m, lascio il percorso principale per prendere a destra, a un bivio tra le case, un sentiero segnato che esce sui prati e poi oltrepassato il bivio del sentiero che sale da Madonna si inerpica sul fianco della montagna. Il sentiero sale regolare nel bosco con numerosi tornanti stretti che fanno guadagnare quota senza troppa difficoltà con belle vedute sul fosso del torrente a sinistra.

 Arrivo così in località Mulini dove c’è il villaggio minerario costituito da diverse costruzioni anche grandi che costituivano le abitazioni e i vari servizi della miniera. Adesso è tutto in stato di abbandono e si fa anche fatica ad avvicinarsi alle costruzioni per via della vegetazione invadente costituita soprattutto da ortiche. Rimango impressionato dalla grandezza di queste costruzioni in questo luogo non proprio comodo e in pendenza. Cerco di immaginare come doveva essere la vita qui un tempo per la gente che ci abitava. Libera e felice? O piuttosto dura e faticosa?

Con questi pensieri riprendo il cammino verso l’alpe Trivera e il sentiero che fin qui è stato chiaro e facile diventa più esile perdendosi un po’ tra l’erba costringendomi a prestare più attenzione. Costeggio il torrente salendo sul pianoro dove c’è l’alpe costituito da tre baite ancora in piedi poste in una bella e verdeggiante radura. Peccato che oggi il tempo è nuvoloso e le cime sono nascoste.

Cercando di capire la direzione per l’alpe Mottone, non trovando più la traccia segnata, mi aiuto consultando la cartina e inizio a traversare a sinistra  sull’erba  risalendo un pendio in mezzo ai rododendri  superando diversi riali e mi ricollego alla traccia che probabilmente traversava prima, supero una piccola baita segnata sulla cartina come il Baitino  e giungo in vista dell’alpe Mottone posto su un bello sperone panoramico (ma non oggi) a quota 1873m. Qui sopra all’alpe sono evidenti gli scavi fatti per le miniere, si vedono enormi pietroni divelti e grossi buchi ricoperti di sassi. Starei qui più tempo a esplorare ma il tempo è sempre più nuvoloso e devo ancora arrivare in cima al Mottone che non si vede, per scendere dall’altra parte. Così proseguo a vista non trovando più il sentiero segnato, salendo alle spalle dell’alpe su un costone che si dirige verso l’anfiteatro sotto alla cresta sommitale. Qui ho un po’ di incertezza perché non riesco a distinguere il passo Cinquegna che dovrei raggiungere essendo tutto immerso nella nebbia, ma facendo il punto con la cartina e intuendo più che vedendo mi dirigo a destra avvicinandomi al canale che scende dalla cresta ritrovando il sentiero che mi porta senza difficoltà al passo dove c’è una palina con i segnavia. Giro a destra e per una aerea crestina superando delle gobbe giungo in cima al Mottone a 2422 m, dopo circa cinque ore dalla partenza.

Peccato per la visibilità pressochè nulla, così rimango in cima poco e poi inizio la discesa liberamente verso il passo del Mottone mentre le nuvole finalmente ogni tanto si alzano lasciandomi ammirare la cresta est del Ton e i laghi Trivera che mi indicano la direzione, supero la pietraia rimanendo alto sopra al lago superiore e mi fermo un po’ al lago inferiore posto in una conca splendida. Ora non mi resta che risalire di poco al passo Trivera dove a destra si può salire alla vicina Punta Trivera, per poi scendere ripidamente il vallone tramite un sentiero a volte sconnesso, che passando dall’alpe Colmigia e Crevaloscia riporta sulla strada del lago Campliccioli dove incontro per la prima volta oggi alcune persone che diventano sempre più numerose man mano che arrivo al lago di Antrona e poi per il sentiero nel bosco scendo al paese e al parcheggio chiudendo questo bellissimo anello.

Tourengänger: antrobi
Communities: Hikr in italiano


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