MONT VERTOSAN E RIFUGIO FALLERE
|
||||||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Pensa che ti ripensa: mettere d’accordo Gio che vuole salire su una vetta “alta”, Lalla che vuole fare una escursione “rilassante” ma appagante, Ricky che vuole camminare tanto, alla fine salta fuori questa che si rivela un piccolo gioiellino di giornata.
Arriviamo alle 8.30 a Vetan Superiore dopo aver lasciato il nostro “obolo” alle Autostrade d’Italia che ci hanno spento un po’ l’entusiasmo iniziale. Il morale si rinfranca subito con un’ottima colazione all’Hotel Notre Maison, posto proprio all’inizio del sentiero 13 che seguiremo fino in vetta.
Il sentiero, dopo un primo tratto sui pascoli, entra in un verticale bosco ed è un vero e proprio Museo a cielo aperto per la presenza di numerosissime sculture in legno realizzate dal gestore di Rifugio Fallere. Dopo circa 1ora e 30min. di cammino usciamo su una carrareccia e proseguiamo più spediti fino ad arrivare al Rifugio Fallere a quota 2.350.
La giornata è calda ma non limpidissima e tutto sommato non è male considerato che dal rifugio alla vetta non c’è più un albero e la calura è tanta.
Facciamo rifornimento d’acqua al rifugio e dopo un piccolo sguardo al Lago delle Rane, lì vicino, procediamo a passo spedito fino alla località Les Crotes, dove il sentiero sale a destra per raggiungere in fretta una serie di dossi e prati in cui facilmente perdiamo la traccia. Vaghiamo senza sentiero procedendo sempre in direzione nord, puntando verso il Col Fenetre che si para davanti a noi: impossibile sbagliare direzione, così dopo un quarto d’ora di cammino ritroviamo la traccia segnalata dai cartelli del bivio per il Lago Morto con i suoi trenta ripidi tornanti che si inerpicano sul fianco destro della valle proprio “sotto” la mole del Monte Fallère. Le nuvole vanno e vengono regalandoci un po’ di frescura: meno male!!
Arriviamo al Col Fenetre e con un’ultimo sforzo percorriamo la traccia di sentiero che si snoda tra le pietre della facile cresta del Mont Vertosan. Poco prima della vetta un’ultima scultura e sulla cima un cippo di pietre con una foto di Giovanni Paolo II ed una piccola croce di ferro. La vista spazia sulla Grivola, il Gran Paradiso, il Grand Combin ed il Monte Bianco: peccato che le nuvole ci impediscano una visuale completa. L’arietta frizzante e l’euforia della meta raggiunta non ci fanno stare troppo fermi perciò dopo quale foto ed uno spuntino veloce iniziamo la discesa per la stessa facile via ed alle 14,00 siamo al Rifugio Fallere a gustarci un’ottimo pranzo ed una “sacra” penichella meditativa sui prati lì intorno.
Escursionisti incontrati durante la salita ed il pranzo al Rifugio Fallere: tanti ma sparpagliati.
Escursionisti incontrati durante la salita al Vertosan: 2
Escursionisti in vetta: nessuno!
Direi che il distanziamento è stato rispettato e la giornata un successo!

Kommentare