Monte Tagliaferro (2964 m)
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Ricominciano i giorni di cassa integrazione, così approfittiamo, io ed un collega, di sfruttare il bel tempo e godersi un bel panorama ad "alta quota".
La sveglia delle 5:15 non è mai pesante quando la meta supera i 1000 mslm. Ritrovo con Massimo alle 6 per partire alla volta di Rima San Giuseppe.
Lasciata l'auto ad inizio paese in un posteggio gratuito, seguiamo le insegne dei percorsi escursionistici. Appena fuori il paese, al margine del bosco, troviamo una mappa escursionistica con tutti i sentieri della zona. Seguiamo per il sentiero n. 296. Risaliti di qualche metro incontriamo il bivio per il Monte Tagliaferro, sentiero n. 318. Massimo sale a ritmo spedito, ed in circa un'ora raggiungiamo l'Alpe Scarpia di Sotto, abitata da bellissimi asini.
Procediamo sempre in modesta salita, al calor del sole, fino a raggiungere l'Alpe Scarpia di Sopra. Mentre salgo non posso che fermarmi a raccogliere qualche lampone.
Man mano che saliamo la vista sull'anfiteatro sotto il Pizzo Montevecchio si amplifica, mi ricorda le placche rocciose sotto il Lingoncio in Valle dei Ratti.
Arrivati al Passo del Vallarolo, procediamo per dolce salita, concedendoci qualche pausa per recuperare le forze e goderci la modesta vista sulle verdi creste circostanti. Affrontiamo poi il ripido pendio che conduce al Passo del Gatto, con qualche tratto di roccette e terriccio instabile che richiede un pò di attenzione. Giunti al Passo del Gatto la vista si apre su parte del massiccio del Monte Rosa e sulle cime della Valsesia. Da qui procediamo sempre su sentiero evidente, ora poco più roccioso fino a raggiungere la vetta del Monte Tagliaferro.
Il cielo limpidissimo offre un panorama a 360°, specialmente sui 4000 del Rosa.
Inaspettatamente ci ritroviamo in ben 8 escursionisti in vetta! Per festeggiare la rara occasione sbocciamo una bottiglia di vino rosso (1 bottiglia in 2, alé!) e chiacchieriamo con Luca, escursionista salito da Alagna in appena 1 ora e mezza. Il clima ideale e la buona compagnia ci trattengono sulla cima.
Ripartiremo ben due ore dopo, scendendo per il sentiero dell'andata.
"Che le ali della libertà non perdano mai le piume"

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