Piz Rims (3067 m) da Slingia - stupenda cima tra Val Venosta e Bassa Engadina

Quest'anno ferie in Alta Val Venosta. Tra tante belle passeggiate in famiglia mi ritaglio mezza giornata per una bella cima in solitudine.
Tra le tantissime opzioni che questa zona offre, scelgo un bel 3000 a cavallo tra la Valle di Slingia (Italia) e quella di S-charl (Svizzera).

Dal parcheggio in fondo al paesino di Slingia percorro la stradina, inizialmente asfaltata quindi sterrata che si tiene sul versante sinistro della stupenda vallata (dx orografica) e che, con tranquillo percorso in falsopiano, porta alla Malga Slingia.
Dalla malga proseguo per un breve tratto sulla sterrata, quindi prendo il sentiero che si stacca a dx e che sale a mezzacosta il pendio.
Accanto alla cascata ci si ricongiunge con la sterrata e si affronta un ultimo breve strappo, che conduce sullo stupendo pianoro in fondo al quale sorgono l'ex rifugio Pforzheimer ed il bel Rifugio Sesvenna.
Mi fermo alla Sesvennahutte per una bella pausa colazione, in totale solitudine, con succo di mela e strudel, godendomi la pace di questo luogo prima che venga preso d'assalto.

Proseguo quindi sul sentiero alle spalle del rifugio, salgo ad un altro bel laghetto e quindi traverso alto sopra i magnifici pianori del Passo Slingia, al confine tra Italia e Svizzera. 
Adesso vedo di fronte a me la mia cima, anche se il giro per raggiungerla sarà ancora lunghetto.
Ignoro la deviazione a sinistra per il Sesvennasee e proseguo sul sentiero principale, infilandomi in un breve canale di fine ghiaietta che risalgo senza alcuna difficoltà.
Il sentiero quindi spiana nuovamente, la salita si fa più dolce e si vede finalmente la Fuorcla Sesvenna,  da cui devo transitare per raggiungere la vetta.
Appena sotto la Fuorcla ecco apparire quasi d'incanto il Furkelsee, sorprendentemente bello.
Mi aspettavo poco più di una pozzanghera, invece è uno stupendo laghetto di discrete dimensioni e dai colori meravigliosi.
In pochi minuti raggiungo quindi la Fuorcla Sesvenna, al confine con la Svizzera, dove arriva anche il sentiero che sale da S-charl in Bassa Engadina.
La mia cima non è indicata, ma il sentiero è ben evidente e bollato da segnavia.
Si segue l'ampio crinale, transitando per la cimetta dello Schadler, dopo la quale si perde qualche metro e si prosegue su bella cresta pressochè pianeggiante fino all'attacco dell'erta finale, un pendio di ghiaia e sfasciumi piuttosto ripido, che si sale comunque senza eccessiva difficoltà su traccia ben marcata.
Arrivati ad una sorta di piccola conca chiusa tra i vari cocuzzoli del Piz Rims, si lascia  il sentiero che prosegue al vicino Piz Cristanas e si sale a destra raggiungendo in pochi metri la vetta principale (3h10).

Gran colpo d'occhio a 360° dalla cima, su Palla Bianca, Ortles, Bernina e molte altre cime che non so riconoscere. 
Dopo una bella sosta in vetta, in completa solitudine (i pochi escursionisti sul percorso proseguono tutti verso il Piz Cristanas, ignorando la vetta del Piz Rims), scendo percorrendo a ritroso lo stesso percorso di andata.
Mi concedo una rigenerante sosta pediluvio nelle acque cristalline del Furklesee, quindi sempre sullo stesso percorso di andata riscendo alla Sesvennahutte, adesso ben affollata, e a Slingia (6h00).

Escursione bellissima, tra i tanti giri che mi ero studiato era quello a cui puntavo di più, e la scelta si è rivelata azzeccatissima.
Percorso estremamente vario, mai monotono neppure in discesa, attraversando ambienti di straordinaria bellezza a partire dalla valle di Slingia (che già da sola merita una visita), e sempre con panorami al top!