pizzo Eus/Eos m. 1728
|
||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
...............c'è un po' di nuvolaglia in giro, controllo meteo locarno monti e non da pioggia, perciò decidiamo di partire comunque, meta il Pizzo Eus in Valverzasca. Raggiunta Lavertezzo e lasciata l'auto all'ultimo parcheggio sterrato (chf 10 per tutto il giorno) ci incamminiamo per Rancone, dove prenderemo la mulattiera che ci porterà ad attraversare la Val Carecchio fino al bivio per la salita al Pizzo Eus. La partenza della mulattiera è costituita da un bell' acciottolato e da lastroni di pietra, poi si deve arrivare ad un ponte su un ripido torrente ed attraversarlo, da qui inizia il sentiero che ci porta a Monte della Valle a m. 995, presenti alcune baite ben tenute e aperte, il paesaggio è sorprendente sia per la ricchezza della vegetazione che per le montagne che ci circondano, ma anche per le tante cascate che si incontrano e soprattutto per il canyon che il fiume scava nel corso del suo tragitto. Si prosegue nel bosco un po' su sterrato ed un po' su mulattiera, si superano diversi gradini, la deviazione per il pizzo Eus è segnalata in rosso su un masso, siamo sempre accompagnati da altissime pareti di roccia, siamo nel cuore della Verzasca più wilderness, un luogo incantato.
Finalmente arriviamo all'alpe Eus, formata da un pianoro con delle baite ben tenute e qualcuna abitata nel periodo estivo, cade una fitta pioggerellina che ci costringe a fermarci, ci ospitano nella loro baita per un caffè una famiglia di Lavertezzo, accogliamo l'invito volentieri in attesa di poter salire al Pizzo. Dopo un pò ripartiamo ed in breve tempo siamo al Pizzo Eos, tempo di fare due foto e subito dobbiamo coprirci e ripartire perchè ha ripreso a piovere in modo deciso e la nebbia ormai ha avvolto tutto il paesaggio.
Scendiamo dal Pizzo rincorsi da lampi e tuoni e ripariamo all'alpe Eos all'nterno di una baita per un'oretta, in attesa che tutto passi e si possa riprendere il cammino. purtroppo la situazione meteorologica ci ha impedito di scendere dalla via breve, quindi il ritorno abbiamo dovuto farlo per la stessa via di salita.
Giro più bello da fare che da raccontare.-
Finalmente arriviamo all'alpe Eus, formata da un pianoro con delle baite ben tenute e qualcuna abitata nel periodo estivo, cade una fitta pioggerellina che ci costringe a fermarci, ci ospitano nella loro baita per un caffè una famiglia di Lavertezzo, accogliamo l'invito volentieri in attesa di poter salire al Pizzo. Dopo un pò ripartiamo ed in breve tempo siamo al Pizzo Eos, tempo di fare due foto e subito dobbiamo coprirci e ripartire perchè ha ripreso a piovere in modo deciso e la nebbia ormai ha avvolto tutto il paesaggio.
Scendiamo dal Pizzo rincorsi da lampi e tuoni e ripariamo all'alpe Eos all'nterno di una baita per un'oretta, in attesa che tutto passi e si possa riprendere il cammino. purtroppo la situazione meteorologica ci ha impedito di scendere dalla via breve, quindi il ritorno abbiamo dovuto farlo per la stessa via di salita.
Giro più bello da fare che da raccontare.-
Tourengänger:
G&R-dragonfly

Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare