Pizzo del Ferro Orientale - 3199 m
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Sono solo le 5,30 quando arrivo a San Martino. Le vie sono deserte e le stelle sono ancora alte nel cielo... Ho completamente sbagliato i calcoli, così me ne sto una ventina di minuti a sonnecchiare nella panda, in attesa della luce del giorno.
Anche la Valle del Ferro, come tutte le altre vallate del Masen, si rivela ripida e interminabile, ma enormi torri di placuscia granitica attirano il mio sguardo, rendendo la salita un po' meno faticosa.
Al Bivacco Molteni Valsecchi, sgargiante macchia rossa al centro della vallata, faccio riposare le ginocchia già doloranti (e manca ancora più di 1 ora alla metaaa!).
Difficoltà per la vetta del Pizzo del Ferro?? Direi facile RAVANO.
Discesa infinita a San Marten...
Da San Martino (q. 927 m), seguire la strada pedonale per la Val di Mello (cartelli) e inoltrarsi nella vallata fino alla località Ca' di Rogni (q. 1019 m). Ignorare il cartello CAI con la scritta "Rifugio Molteni-Valsecchi" posto appena prima della sopracitata località (il sentiero si perde...), quindi proseguire brevemente lungo la carrareccia fino al ponte sul Torrente del Ferro: qui, sulla sinistra e prima di attraversare il ponte, si stacca un ampio e ben marcato sentiero che si inoltra nella selvaggia Valle del Ferro.
Il sentiero, ben segnalato con bolli bianco-rossi, prende quota velocemente in un bel bosco di conifere prima e faggi poi, transitando da parte alla suggestiva Cascata del Ferro e tenendosi sul lato destro orografico (a sinistra salendo) della vallata.
Nei pressi della Casera del Ferro (q. 1657 m), il tracciato esce definitivamente dal bosco e si sposta sulla sinistra orografica della vallata per poi rientrare al suo centro.
Raggiunta una successiva baita isolata (q. 2084 m), il sentiero tende a perdersi nei pascoli: i segnavia traversano leggermente verso destra, ma anche tenendo la sinistra tracce ed ometti conducono al panoramico Bivacco Molteni-Valsecchi (q. 2500 m).
Portarsi alle spalle del rosso bivacco, quindi seguire brevemente il Sentiero Roma in direzione nord-est (verso la Val Qualido), per poi abbandonarlo quasi subito e, senza un percorso obbligato e su terreno instabile, dirigersi verso le evidenti placconate che permettono l'accesso alla via normale al Pizzo del Ferro Orientale.
Guadagnata la base della placca (ometto poco sopra), risalire le rocce (max II+) tenendo il margine destro (faccia a monte) fino a sbucare su di un'ampia pietraia. Risalire la ganda facendo attenzione ai numerosi blocchi instabili e al pietrisco sdrucciolevole, fino a raggiungere una seconda fascia di placche, che si risalgono obliquando verso sinistra prima e dritti poi.
Alla q. 3100 m circa si sbuca su un vasto altipiano (neve anche in stagione inoltrata): ignorare l'invitante canalino posto tra la vetta del Pizzo del Ferro Orientale e la punta quotata sulla destra, quindi senza attraversare il pianoro, imboccare sulla sinistra un vago diedro (II+/II- ) al termine del quale si trova un ometto. Traversare verso sinistra (faccia a monte) lungo una facile ma esposta cengia, al termine della quale si rimontano le rocce sovrastanti che conducono sull'ampia pala finale. Con percorso non obbligato, superare i facili e grossi blocchi di granito fino all'ometto di vetta del Pizzo del Ferro Orientale (q. 3199 m).
Discesa come per la salita.
Salita pochissimo frequentata di grandissima soddisfazione in ambiente selvaggio. La discesa dalla vetta non è da sottovalutare per la presenza delle placche da disarrampicare e del pietrisco poco saldo. Lungo la salita ho trovato pochissimo ometti (alcuni ne ho costruiti io per ricordarmi la discesa :) ). Casco utile se non si è da soli!
TEMPI DI PERCORRENZA:
SAN MARTINO - CA DI ROGNI: 20 minuti
CA DI ROGNI - CASERA DEL FERRO: 1,00 ora
CASERA DEL FERRO - CASERA ALPE DEL FERRO: 1,00 ora
CASERA ALPE DEL FERRO - BIVACCO MOLTENI VALSECCHI: 40 minuti
BIVACCO MOLTENI VALSECCHI - PIZZO DEL FERRO ORIENTALE: 1,40 ora
PIZZO DEL FERRO ORIENTALE - SAN MARTINO: 3,30 ore
Anche la Valle del Ferro, come tutte le altre vallate del Masen, si rivela ripida e interminabile, ma enormi torri di placuscia granitica attirano il mio sguardo, rendendo la salita un po' meno faticosa.
Al Bivacco Molteni Valsecchi, sgargiante macchia rossa al centro della vallata, faccio riposare le ginocchia già doloranti (e manca ancora più di 1 ora alla metaaa!).
Difficoltà per la vetta del Pizzo del Ferro?? Direi facile RAVANO.
Discesa infinita a San Marten...
Da San Martino (q. 927 m), seguire la strada pedonale per la Val di Mello (cartelli) e inoltrarsi nella vallata fino alla località Ca' di Rogni (q. 1019 m). Ignorare il cartello CAI con la scritta "Rifugio Molteni-Valsecchi" posto appena prima della sopracitata località (il sentiero si perde...), quindi proseguire brevemente lungo la carrareccia fino al ponte sul Torrente del Ferro: qui, sulla sinistra e prima di attraversare il ponte, si stacca un ampio e ben marcato sentiero che si inoltra nella selvaggia Valle del Ferro.
Il sentiero, ben segnalato con bolli bianco-rossi, prende quota velocemente in un bel bosco di conifere prima e faggi poi, transitando da parte alla suggestiva Cascata del Ferro e tenendosi sul lato destro orografico (a sinistra salendo) della vallata.
Nei pressi della Casera del Ferro (q. 1657 m), il tracciato esce definitivamente dal bosco e si sposta sulla sinistra orografica della vallata per poi rientrare al suo centro.
Raggiunta una successiva baita isolata (q. 2084 m), il sentiero tende a perdersi nei pascoli: i segnavia traversano leggermente verso destra, ma anche tenendo la sinistra tracce ed ometti conducono al panoramico Bivacco Molteni-Valsecchi (q. 2500 m).
Portarsi alle spalle del rosso bivacco, quindi seguire brevemente il Sentiero Roma in direzione nord-est (verso la Val Qualido), per poi abbandonarlo quasi subito e, senza un percorso obbligato e su terreno instabile, dirigersi verso le evidenti placconate che permettono l'accesso alla via normale al Pizzo del Ferro Orientale.
Guadagnata la base della placca (ometto poco sopra), risalire le rocce (max II+) tenendo il margine destro (faccia a monte) fino a sbucare su di un'ampia pietraia. Risalire la ganda facendo attenzione ai numerosi blocchi instabili e al pietrisco sdrucciolevole, fino a raggiungere una seconda fascia di placche, che si risalgono obliquando verso sinistra prima e dritti poi.
Alla q. 3100 m circa si sbuca su un vasto altipiano (neve anche in stagione inoltrata): ignorare l'invitante canalino posto tra la vetta del Pizzo del Ferro Orientale e la punta quotata sulla destra, quindi senza attraversare il pianoro, imboccare sulla sinistra un vago diedro (II+/II- ) al termine del quale si trova un ometto. Traversare verso sinistra (faccia a monte) lungo una facile ma esposta cengia, al termine della quale si rimontano le rocce sovrastanti che conducono sull'ampia pala finale. Con percorso non obbligato, superare i facili e grossi blocchi di granito fino all'ometto di vetta del Pizzo del Ferro Orientale (q. 3199 m).
Discesa come per la salita.
Salita pochissimo frequentata di grandissima soddisfazione in ambiente selvaggio. La discesa dalla vetta non è da sottovalutare per la presenza delle placche da disarrampicare e del pietrisco poco saldo. Lungo la salita ho trovato pochissimo ometti (alcuni ne ho costruiti io per ricordarmi la discesa :) ). Casco utile se non si è da soli!
TEMPI DI PERCORRENZA:
SAN MARTINO - CA DI ROGNI: 20 minuti
CA DI ROGNI - CASERA DEL FERRO: 1,00 ora
CASERA DEL FERRO - CASERA ALPE DEL FERRO: 1,00 ora
CASERA ALPE DEL FERRO - BIVACCO MOLTENI VALSECCHI: 40 minuti
BIVACCO MOLTENI VALSECCHI - PIZZO DEL FERRO ORIENTALE: 1,40 ora
PIZZO DEL FERRO ORIENTALE - SAN MARTINO: 3,30 ore
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