Pizzo Centrale (m.2999)
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Passata una decina d'anni abbondante di assidua frequentazione delle Alpi Ticinesi ancora mi mancava la zona del Passo San Gottardo e le sue relative cime "classiche", tra cui la più alta, ovvero il Pizzo Centrale, "tremila non più tremila", seppur per meno di un metro, a causa di un grosso distacco che meno di un secolo fa' (circa metà anni Trenta) abbassò la sua sommità da m.3005 agli attuali m.2999.
Con
CChiara mi incammino da un affollatissimo Passo San Gottardo (m.2091) in direzione del Lago Sella, seguendo una comoda strada asfaltata "teoricamente" chiusa al traffico automobilistico che porta sotto la sua diga, munita di buon parcheggio. Da questo punto si costeggia il lago a sinistra su strada sterrata, incrociando la segnaletica CAS, che non riporta indicazioni per il Pizzo, le quali si incontrano soltanto qualche centinaio di metri più avanti scritte a vernice su un masso. Si abbandona quindi la segnaletica biancorossa a favore di quella biancoblu (Gemmstock, Pizzo Centrale) proseguendo sempre su ampio sterrato che - compiute un paio di svolte - si abbandona a sua volta (segni biancoblu) seguendo a destra uno stretto ed a tratti franoso sentierino a mezzacosta che s'innalza tra i prati, le fioriture e i ruscelletti delle Prosette. Giunti all'ampio pianoro a circa m.2450 si lascia a sinistra il percorso biancoblu per il Gemmstock, proseguendo dritto e incontrando ora sbiadita segnaletica biancorossa CAS e ometti ad indicare la via per il Pizzo. Dopo pochi metri in diagonale a destra su sfasciumi la salita s'impenna improvvisamente in un ripido canalino a zigzag tra roccia e prati, che infine raggiunge la sommità del Sasso di Paisgion, a picco sul lago. La vista del Pizzo Centrale è ancora interdetta dal vicino Gammspitz (m.2924), ma ora si risale piuttosto agevolmente una bella zona erbosa intervallata da blocchi e divertenti placche sino a raggiungere la dorsale discendente da quest'ultima cima. In questa zona incontrati molti escursionisti già sulla via di discesa, tra cui un simpatico luinese con cui scambiamo quattro battute.
Comparso finalmente il Pizzo, si segue sempre l'evidente sentierino segnalato da frequenti ometti che traversa in falsopiano sotto il Gammspitz per poi raggiungere la sella tra le due cime (Guspissattel, m.2888) ed affrontare infine la ripida china conclusiva, su infido sentierino sabbioso a tratti moderatamente esposto, che conduce sulla cima, davvero "centrale" e panoramicissima.

Comparso finalmente il Pizzo, si segue sempre l'evidente sentierino segnalato da frequenti ometti che traversa in falsopiano sotto il Gammspitz per poi raggiungere la sella tra le due cime (Guspissattel, m.2888) ed affrontare infine la ripida china conclusiva, su infido sentierino sabbioso a tratti moderatamente esposto, che conduce sulla cima, davvero "centrale" e panoramicissima.
La discesa avviene per la stessa via, con breve "variante" conclusiva attraversando la diga sul lato opposto.
Che dire di questa escursione? Sicuramente tra le mie ancor poche salite in vetta è stata quella dal percorso più vario e mai noioso... Il solo tratto monotono è stato il primo pezzo su strada asfaltata dal passo al lago della Sella. Il continuo passare da un terreno erboso a roccioso a placche e sabbioso non dava il tempo di annoiarsi; ad accompagnarci in questo nostro percorso il continuo richiamo delle vivaci marmotte... uscita che meritava!!! Splendida vista in ogni dove del percorso ed ovviamente ancor più dalla cima!!!!!
NB. Passo San Gottardo-Lago Sella-Bivio Gemmstock T1 - Bivio Gemmstock-Prosette T2 - Prosette-Sasso di Paisgion-Guspissattel T3 - Guspissattel-Pizzo Centrale T3+
NB. Passo San Gottardo-Lago Sella-Bivio Gemmstock T1 - Bivio Gemmstock-Prosette T2 - Prosette-Sasso di Paisgion-Guspissattel T3 - Guspissattel-Pizzo Centrale T3+
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