Cima Morticci (2710 m) - Val Sorba
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La meta di oggi è la Cima Morticci o Piovâa Soglio. Secondo il Ravelli, la dizione M.Cossarello, per quanto adottata da tutte le carte e guide, è affatto sconosciuta a Rassa e non ha ragione alcuna di esistere in questo luogo, mentre il catasto ottocentesco di Campertogno e di Rassa riportano entrambi, in corrispondenza alla cima, la scritta Macagno (con una emme), non a caso alla testata del vallone che oggi tutti dicono del Maccagno (con due emme).
Comunque lo si voglia chiamare, è un bellissimo punto di osservazione alla testata di 4 valloni (Gronda, Sorba, Maccagno e il valdostano Loo), al centro di vaste solitudini.
Lo saliremo "a vista" per il versante NE dal Laghetto alla testata della Val Gronda.
In realtà la salita alla cima è stata più che altro un pretesto per compiere un lungo anello - animato da vis geografica - con risalita integrale della Val Gronda, transito dal Passo del Maccagno, breve excursus in territorio valdostano fino all'epico Colle del Loo e discesa dell'infinita Val Sorba, valle che custodisce un autentico gioiello: la meravigliosa conca dell'Alpe del Prato.
Percorso lungo e faticoso (circa 11 ore soste incluse). Difficoltà EE per la parte senza sentiero, il resto è un percorso segnalato adatto a tutti purché in buona forma fisica.
Il percorso
Per la descrizione della parte su sentiero rimando all'ottimo sito del CAI Varallo.
Dal Laghetto posto sotto l'omonimo colle alla testata della Val Gronda, siamo saliti alla cima Morticci con ampio giro in senso orario per lo più attraverso estese pietraie. Passato un verde intaglio tra la Pala della Gronda e la Cima Morticci, con ripida diagonale su terreno erboso guadagniamo la cresta Nord. Qualche metro su facili blocchi e siamo in cima.
Va detto che questo percorso di salita non è il più raccomandabile, sia per la lunghezza che per l'esposizione del tratto su erba.
Quella che si può considerare la via normale valica il Colle del Laghetto su sentiero e risale un canalino sassoso sul versante Ovest della cresta Nord (quindi lato Maccagno) fino ad una conca con un minuscolo laghetto, poco sotto le facili rocce sommitali.
Dopo una breve pausa, scartata l'ipotesi di una discesa diretta verso il Colle del Loo, scendiamo a NO lungo il citato canalino e, al suo termine, traversiamo a Ovest su pietraie fino al Passo del Maccagno, dove prendiamo il sentiero (minimale rispetto agli altri sentieri percorsi in questo giro e alla fama del luogo...) che cala ripido nei vasti pascoli sul versante valdostano.
Guadagnato il Colle del Loo - la cornice perfetta per il transito di un esercito o di un popolo in procinto di cambiare il corso della storia - muoviamo i nostri primi passi in Val Sorba, altro epico scenario.
Da segnalare la stupenda conca dell'Alpe del Prato e la sottostante Alpe Lamaccia. Qui dovremo fare una sosta forzata per aspettare che un gregge di pecore liberi il sentiero, sorvegliati a vista da un gruppo di pastori maremmani. Ripreso il percorso, un'interminabile discesa ci riporterà a Rassa.

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