Piz De Molinera giro ad anello


Publiziert von Gabrio , 16. Juli 2020 um 22:21.

Region: Welt » Schweiz » Tessin » Bellinzonese
Tour Datum:11 Juli 2020
Wandern Schwierigkeit: T3+ - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Gruppo Pizzo di Claro   CH-GR   CH-TI 
Aufstieg: 2020 m
Strecke:Lumino-Vatisc-Martum-Piz de Molinera-Cap. Brogoldone-Savorù-Lumino
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Chiasso Brogeda si prende l'autostrada A2 fino all'uscita Bellinzona Nord. Al semaforo si svolta a SX e a quello seguente si prosegue dritti fino alla rotonda dove si svolta a DX. Si arriva fino in fondo alla via e si gira a DX. Alla seconda rotonda si gira a SX raggiungendo il paese di Lumino. Poco dopo l'ufficio postale, la prima via a Sx va risalita fino ad una chiesetta (c'è anche la segnalazione della cabinovia per i Monti di Savorù) e svoltando a DX si nota l'ampio parcheggio dove si lascia l'auto.
Kartennummer:CN 1314/1274 1:25000

In questo itinerario ad anello della Val Lumino solitamente salgo il suo fianco SX idrografico. Questo versante infatti è meno frequentato e con sentieri meno visibili, quindi più impegnativo. Il fianco opposto, dove sale il sentero normale per la capanna Brogoldone, essendo più facile si presta come "comoda" discesa, quest'ultimo è anche l'itinerario che percorro abitualmente in inverno e che mi consente di fare 2000m di dislivello anche nelle stagioni fredde.
Tre anni fa, facendo il medesimo percorso, avevo visto all'incrocio con il sentiero segnalato proveniente da Giova (Capanna Martum) che era stata messa una palina dei sentieri ad indicare la via da cui ero salito. Arrivato alla Capanna Brogoldone avevo fatto notare alla rifugista (la gestione ora è cambiata) che quel sentiero era poco visibile e chi scendeva senza conoscerlo bene andava incontro a grossi rischi, vista la natura impervia del terreno. L'anno successivo ritornando in zona ho notato con piacere che la palina era stata tolta e sul tronco di un piccolo abete (dove è posto un cartello in legno dei cacciatori) era stato messo un pannello giallo che ne sconsigliava la discesa causa sentiero poco visibile (foto). Evidentemente le mie affermazioni erano state prese nella dovuta considerazione.

Dal posteggio si prende la stradina a dx della cabinovia (asfaltata e privata) che sale inizialmenete ripida.
Finito l'asfalto si prosegue su terra battuta finchè, raggiunto il punto più elevato, comincia a scendere verso l'alveo del torrente. Sulla DX si vede allora un sentiero senza alcuna segnalazione che entra nel bosco di castani in direzione N. Ad un bivio torna a S e poi a E costeggiando le ultime case del paese.
Si prosegue sempre in piano ignorando deviazioni sia a DX che a SX finchè si vede un cartello in metallo traforato (Vatisc o Vaticcio) che indica l'inizio "ufficiale" del sentiero, lungo il quale si ritrovano spesso degli ometti in pietra e qualche cartello traforato. Arrivati a q.580m circa si passa sotto il pilone dell'alta tensione e poco dopo si vedono dei bolli gialli che svoltano a DX. Non vanno seguiti perchè sono stati fatti dagli operai addetti alla verniciatura dei piloni stessi. Si va invece verso SX (si vede uno dei soliti ometti in pietra) e senza più particolari problemi si giunge a Vatisc. Dopo un paio di tornanti e un tratto pianeggiante, si giunge all'ultima casa del nucleo dove, poco dopo, cominciano i problemi di orientamento.
Si Sale leggermente in direzione N fino ad un bivio segnalato dai "locali" e si segue l'indicazione per Stabiell. La traccia si fa esile ed è facile confonderla con quelle di selvatici. Alcuni bolli bianchi aiutano a procedere nella giusta direzione. Si deve inizialmente traversare verso S-E per poi salire più ripidamente
verso N. A quota 1300m circa si raggiunge una costa che inizialmente si percorre sul suo fianco W.
Arrivati nel bosco di abeti il cui lato sinistro precipita nella valle di Lumino (in inverno quando c'è ghiaccio diventa insidioso) si risale un ultimo ripido tratto fino a giungere nel prato dove è posta la cascina di Stabiell.
Da questa si gode una bella vista sul fondo valle. Si prosegue girando a monte della cascina fino a vedere, all'inizio del bosco, un rombo bianco e rosso della segnaletica dei sentieri. Esso è tenuto pulito dai cacciatori ma non è segnalato sulle vecchie carte topografiche svizzere (ma solo a tratti invece su
quella online nel sito map.geo.admin.ch).
In questo tratto, essendo in pineta, non vi è il problema delle erbe alte che nascondono il sentiero, ma molte tracce "invitanti" possono fuorviare chi non conosce il giusto percorso. Vi sono comunque alcuni cartelli indicatori e anche qualche tocco di vernice bianco, nonchè dei nastri rosso e bianco di plastica (che vengono usati per i lavori stradali) legati sui rami degli alberi ad indicare la giusta direzione.
Verso 1700 metri di quota alcuni grossi abeti fatti cadere dal vento ostruiscono il passaggio (se ne trova più di uno in più zone purtroppo). In questo punto è difficile reperire la giusta traccia. Si nota un sentiero che entra in piano verso la Val lumino (SX) ma va ignorato. Bisogna invece scavalcare in qualche modo i tronchi e con ricerca paziente ritrovare il sentiero che pochi metri sopra ritorna evidente. Per chi non lo trovasse il consiglio è di salire gradatamente verso destra, tenendo presente che il sentiero segnalato Capanna Brogoldone-Martum è abbastanza vicino e passa 150m (circa) di quota sopra il punto in cui ci si trova.
Arrivati in una radura con una paretina rocciosa sulla SX si procede in leggere ascesa in direzione di un piccolo tronco di abete rotto (foto) dove la traccia riprende ad essere visibile e, pochi metri sopra, incrocia quello segnalato di cui parlavo poc'anzi. Si svolta a DX e in discesa prima, e a saliscendi poi, si raggiunge la vicina e sempre aperta Capanna Martum. Il posto è veramente bello e merita di essere fotografato. Si prosegue ancora verso E fino a raggiungere il bivio segnalato in bianco e blu per il Piz de Molinera. Il sentiero sale ripido fino alla cima quotata 2018m (questo tratto di sentiero non è segnalato su cartina), poi per cresta, anche con una piccola discesa si raggiunge la panoramica cima.
Senza una via obbligata si scende ad incrociare il sentiero segnalato proveniente dal Passo di Mem ed in poco tempo si raggiunge la Capanna Brogoldone. Qui si possono scegliere due varianti di discesa, una più diretta (in qui si trova un ulteriore scorciatoia che per non dilungarmi troppo posso spiegarla privatamente a coloro che ne sono interessati), e l'altra più lunga e intervallata con alcune sculture. Entrambe sono molto belle. Una volta riunitesi si raggiungono i Monti di Savorù, punto di arrivo della cabinovia. Il resto del percorso è abbastanza monotono a causa del sentiero quasi privo di pendenza.


Tourengänger: Gabrio


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