Piz Molinera via alternativa
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Oggi mi sono svegliato alle 5, ho fatto una buona colazione e mi sono recato a Lumino. Dunque alle 7 in punto si parte per il sentiero ufficiale che porta per la capanna Brogoldone. La salita procede bene ad un ritmo elevato. Arrivando a "Monti" (a est di Parusciana sul lato del dosso della Mesolcina) vedo il cartello capanna Brogoldone 1h 55min. Sempre camminando al sole del mattino ci metto 50min per arrivare alla capanna. In 3 ore e 40min sono quindi in cima al Piz Molinera compreso delle pause per bere e studiare la cartina. Rimango fino a oltre mezzogiorno in cima a godermi il panorama e incontro diversa gente.
Decido dunque di scendere per la cresta su un sentiero bianco blu che come al solito non è presente in nessuna cartina nazionale!!! Il sentiero attraversa prima dei ripidi detriti per poi addolcire sulla cresta in un prato ormai marrone a fine ottobre. Dopo il punto 2018 (Piz Martum) una nuova ripidissima discesa su placche in mezzo al prato per raggiungere un bosco di larici. A questo punto il sentiero si divide una parte va in val calanca mentre l'altra scende per l'alp Martum, il quale bisogna prendere. Passando da due fontane il sentiero blu si congiunge su quello ufficiale bianco e rosso presente anche sulla cartina nazionale. Si segue a questo punto quello per attraversare l'alpe Martum verso capanna Brogoldone fin quando quest'ultimo inizia decisamente a salire. Si sale per una decina di metri dove vige un cartello. Alcuni metri più in basso, sempre visibile dal primo cartello, si trova un altro cartello non ufficiale con scritto "Stabbiello Vatisc" Ora è molto importante di non perdere la lievissima traccia. Dentro il bosco è ancora ben visibile e a volte segnalato con dei punti rossi mentre altre volte con il nastro di plastica bianco-rosso attaccato ai rami nei cespugli di lato. La traccia attraversa una specie di prato-sassi dove magari ha rasato una valanga il bosco. Dopodiché si trovano innummerevoli abeti rossi caduti che impediscono in parte di seguire la già esile traccia. Grazie a dei nastri rossi però non perdo la traccia. Più sotto dove un sentiero della selvaggina molto più bella porta verso il ria grande c'è un cartello opposto alla mia direzione in legno con l'indicazione "alp Martum". Continua quindi la discesa seguendo i punti rossi e il nastro a volte attraverso altri abeti rossi caduti fino ad arrivare all'alpe Stabbiello. Ora, pure se sembra privato e non logico, bisogna scendere più meno a metà del prato per entrare sotto nel bosco dove c'è un cartello ben visibile (ma solo da sotto) con la scritta "Vatisc" l'esile traccia a volte scompare del tutto e si vedono alcuni nastri rossi-bianchi qualche vecchia marcatura con spray rosso e vecchissimi arbusti e nocciole tagliate. Mi perdo diverso volte e devo tornare indietro dove vedevo l'ultima marcatura. Alla fine arrivo a Vatiscio dove ho anche cannato la continuazione per scendere per Lumino. C'è comunque un cartello di legno che indica Lümin. La traccia diventa più marcata anche se a volte scompare di nuovo del tutto. C'è da segnalare che a partire da Vatiscio non ci sono più ne marcature rosse ne nastri. Il sentiero e però più visibile e mi perdo soltanto due volte in discesa. Alla fine arrivo alle 15:20 alla macchina a Lumino quando il sole inizia a nascondersi dietro delle velature. Cmq un bel giro. C'è da menzionare che nonostante lo stato pietoso del sentiero le alpi Vatisc e Stabbiello sono ben mantenute.
Decido dunque di scendere per la cresta su un sentiero bianco blu che come al solito non è presente in nessuna cartina nazionale!!! Il sentiero attraversa prima dei ripidi detriti per poi addolcire sulla cresta in un prato ormai marrone a fine ottobre. Dopo il punto 2018 (Piz Martum) una nuova ripidissima discesa su placche in mezzo al prato per raggiungere un bosco di larici. A questo punto il sentiero si divide una parte va in val calanca mentre l'altra scende per l'alp Martum, il quale bisogna prendere. Passando da due fontane il sentiero blu si congiunge su quello ufficiale bianco e rosso presente anche sulla cartina nazionale. Si segue a questo punto quello per attraversare l'alpe Martum verso capanna Brogoldone fin quando quest'ultimo inizia decisamente a salire. Si sale per una decina di metri dove vige un cartello. Alcuni metri più in basso, sempre visibile dal primo cartello, si trova un altro cartello non ufficiale con scritto "Stabbiello Vatisc" Ora è molto importante di non perdere la lievissima traccia. Dentro il bosco è ancora ben visibile e a volte segnalato con dei punti rossi mentre altre volte con il nastro di plastica bianco-rosso attaccato ai rami nei cespugli di lato. La traccia attraversa una specie di prato-sassi dove magari ha rasato una valanga il bosco. Dopodiché si trovano innummerevoli abeti rossi caduti che impediscono in parte di seguire la già esile traccia. Grazie a dei nastri rossi però non perdo la traccia. Più sotto dove un sentiero della selvaggina molto più bella porta verso il ria grande c'è un cartello opposto alla mia direzione in legno con l'indicazione "alp Martum". Continua quindi la discesa seguendo i punti rossi e il nastro a volte attraverso altri abeti rossi caduti fino ad arrivare all'alpe Stabbiello. Ora, pure se sembra privato e non logico, bisogna scendere più meno a metà del prato per entrare sotto nel bosco dove c'è un cartello ben visibile (ma solo da sotto) con la scritta "Vatisc" l'esile traccia a volte scompare del tutto e si vedono alcuni nastri rossi-bianchi qualche vecchia marcatura con spray rosso e vecchissimi arbusti e nocciole tagliate. Mi perdo diverso volte e devo tornare indietro dove vedevo l'ultima marcatura. Alla fine arrivo a Vatiscio dove ho anche cannato la continuazione per scendere per Lumino. C'è comunque un cartello di legno che indica Lümin. La traccia diventa più marcata anche se a volte scompare di nuovo del tutto. C'è da segnalare che a partire da Vatiscio non ci sono più ne marcature rosse ne nastri. Il sentiero e però più visibile e mi perdo soltanto due volte in discesa. Alla fine arrivo alle 15:20 alla macchina a Lumino quando il sole inizia a nascondersi dietro delle velature. Cmq un bel giro. C'è da menzionare che nonostante lo stato pietoso del sentiero le alpi Vatisc e Stabbiello sono ben mantenute.
Tourengänger:
Califfo

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