Monte Colonna e San Martino

Anna questa domenica vuole andare in montagna e mi propone la salita al San Martino dove, a suo dire, non è mai stata. Ho qualche iniziale perplessità perchè, vista la quota piuttosto bassa, rischiamo un gran caldo, vero è che buona parte del percorso sarà all'ombra.
Va bene, partiamo presto e raggiungiamo Mesenzana da cui saliamo a Brissago Valtravaglia per poi prendere la strada che ci porterà a San Michele. È una strada che ho già percorso ma non ricordavo quanto fosse stretta, oggi è anche piena di ciclisti per cui arrivare a destinazione è abbastanza stressante.
Nel grande parcxheggio c'è solo un'auto, ci prepariamo e saliamo alla chiesa di San Michele ancora chiusa, la visiteremo al ritorno.
Prendiamo il sentiero alle spalle del ristorante ed iniziamo a salire, come previsto siamo all'ombra e c'è anche una piacevolissima brezza che ci rinfresca. Facciamo una prima breve sosta per ammirare il panorama sul
sottostante lago e sulle montagne, il Monte Rosa oggi è uno spettacolo: non vi è neppure una nuvola.
Raggiungiamo la Buca di San Michele, attraversiamo la Strada Provinciale ed iniziamo la salita. Avendo già percorso questo anello tre anni fa con Monica e Francesca dico ad Anna che il dislivello sta tutto qui: poco più di 300 metri ma decisamente ripidi.
Saliamo con calma, il sentiero è ripido ed invaso dalle foglie, finalmente accenna a spianare in prossimità del Monte Ganna poi riprende a salire per percorrere infine la bella crestina finale che ci porta finalmente alla croce di vetta.
Come ricordavo il panorama è veramente notevole: la foschia impedisce la vista degli Appennini ma quello che si vede è veramente tanto: il Lago Maggiore con le sponde lombarda e piemontese, i paesi che spuntano dal verde intenso dei boschi, il Monte Rosa ed i 4000 vallesani, e le montagne vicine...
Qualche foto e riprendiamo il cammino seguendo il sentiero che percorre dapprima  la cresta Orientale per poi abbassarsi sulla destra, in prossimità dell'elettrodotto usciamo dal bosco per rientrarvi subito e raggiungere così la Strada Militare che, praticamente in piano, conduce in breve sula strada asfaltata a poche centinaia di metri dal San Martino.
Poco prima di giungervi deviamo a sinistra e raggiungiamo il sacrario, saliamo quindi al pianoro su cui sorge la chiesetta. Vi sono decine di persone giunte in auto o in bicicletta, qualche foto al panorama: da qui si vede il Lago di Lugano e abbiamo una vista inconsueta sulle montagne sopra casa nostra.
Berremmo volentieri qualcosa di fresco ma il ristorante è chiuso così decidiamo di scendere al forte Val Alta per fare la nostra sosta pranzo.
Prendiamo il sentierino che con diversi tornanti si abbassa sul versante orientale del San Martino per poi infilarsi nel canalone, è sentiero stretto e ripido ma messo in sicurezza con qualche corrimano ed un paio di cavi metallici. Alla base del canale ecco una stradina che ci conduce al tornante della strada che sale da Duno. Noi giriamo a sinistra ed in breve siamo all'ingresso del forte Val Alta, come ricordavo ci sono un paio di tavoli e delle panche. Non c'è anima viva. Pranziamo e poi facciamo un breve giro del forte: gli ingressi sono chiusi ma un sentierino permette di aggirarlo potendo così godere di un gran panorama verso Luino e la parte settentrionale del Lago Maggiore.
Ora non ci resta che seguire la strada sterrata che ci ricondurrà a San Michele. Il cartello indica 40 minuti, decisamente sono un po' scarsi, anche camminando di buon passo ci vuole un'oretta per raggiungere il paese.
Il ristorante è aperto ed affollatissimo ciononostante decidiamo di prendere un caffè prima di visitare la chiesa che ora è aperta. È sempre bello rivedere gli affreschi, soprattutto la bellissima Madonna del Latte sulla parete settentrionale.
Non ho intenzione di rifare la strada per Brissago per cui scendiamo dal versante opposto e poi decidiamo che un gelato sul lago ce lo meritiamo, detto fatto raggiungiamo Germignaga e ci concediamo una bella coppa in una gelateria della piazza centrale.

Bella gita, nonostante i miei timori non abbiamo sofferto il caldo. La vista dal Monte della Colonna è veramente notevole.
Difficoltà: per la maggior parte fra T1 e T2 ma la crestina finale del Monte della Colonna richiede un minimo di attenzione cosiccome la discesa dal San Martino al forte Val Alta.