Bolettone dalla scala di legno
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Dopo troppi mesi di distanziamento optiamo per una gita esplorativa con Federico e Margherita, quest'ultima mai salita su alcuna cima del triangolo lariano.
Partiamo da Crevenna, lasciando l'auto in centro e risalendo per delle strade secondarie fino a raggiungere l'inizio del sentiero nella frazione Cà Nova. Costeggiamo il torrente e raggiungiamo il Ponte Romano e da qui proseguiamo per la Scala di Legno. Prendiamo quota dolcemente all'ombra della fitta vegetazione. Eccoci finalmente davanti a questa scala a pioli, ben salda e in ottime condizioni. Procediamo per brevi roccette sulle quali una catena permette di procedere in sicurezza in caso di rocce bagnate.
Raggiungiamo l'Alpe del Vicerè e ci rinfreschiamo alla fontana vicina al parco avventura.
Saliamo per la mulattiera per poi prendere il bivio che dopo un traverso sale ripidamente direttamente alla cima del Bolettone. Una distesa di gigli selvatici addolcisce la fatica. Purtroppo le nubi coprono tutto il panorama.
Decidiamo di proseguire per il sentiero dei Faggi, da cui non passavo da almeno 4 anni, è sempre magico!
Raggiunta la Bocchetta di Lemna optiamo per salire al Pizzo dell'Asino. Osservo dei particolari fiori a me sconosciuti.
Scendiamo dal versante opposto la salita per ritornare alla bocchetta e da qui dirigerci alla Capanna Mara che pulpita di escursionisti e bambini. Scendiamo al Monte Puscio e ancora giù fino al bivio per la Scala di Ferro o per il sentiero EE. Optiamo per quest'ultimo, più diretto, che ci porterà con qualche passaggio franoso ma attrezzato con corda fissa all'Eremo San Salvatore. Da qui percorriamo il sentiero ciottolato fino il paese.
Partiamo da Crevenna, lasciando l'auto in centro e risalendo per delle strade secondarie fino a raggiungere l'inizio del sentiero nella frazione Cà Nova. Costeggiamo il torrente e raggiungiamo il Ponte Romano e da qui proseguiamo per la Scala di Legno. Prendiamo quota dolcemente all'ombra della fitta vegetazione. Eccoci finalmente davanti a questa scala a pioli, ben salda e in ottime condizioni. Procediamo per brevi roccette sulle quali una catena permette di procedere in sicurezza in caso di rocce bagnate.
Raggiungiamo l'Alpe del Vicerè e ci rinfreschiamo alla fontana vicina al parco avventura.
Saliamo per la mulattiera per poi prendere il bivio che dopo un traverso sale ripidamente direttamente alla cima del Bolettone. Una distesa di gigli selvatici addolcisce la fatica. Purtroppo le nubi coprono tutto il panorama.
Decidiamo di proseguire per il sentiero dei Faggi, da cui non passavo da almeno 4 anni, è sempre magico!
Raggiunta la Bocchetta di Lemna optiamo per salire al Pizzo dell'Asino. Osservo dei particolari fiori a me sconosciuti.
Scendiamo dal versante opposto la salita per ritornare alla bocchetta e da qui dirigerci alla Capanna Mara che pulpita di escursionisti e bambini. Scendiamo al Monte Puscio e ancora giù fino al bivio per la Scala di Ferro o per il sentiero EE. Optiamo per quest'ultimo, più diretto, che ci porterà con qualche passaggio franoso ma attrezzato con corda fissa all'Eremo San Salvatore. Da qui percorriamo il sentiero ciottolato fino il paese.
Tourengänger:
botticchio,
martynred


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