Sù e giù per la scala di legno e scala di ferro della val Bova
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Continuiamo con le gite vicino a casa, questa volta si và nella val Bova....dov'é ?
Con il mio amore Ida, Daniela,Francesco e Claudio lasciamo l'auto al cimitero di Crevenna,libero da qualsiasi vincolo di orario e di pagamento.
In prevalenza il percorso si snoda tutto nella boscaglia, resa vivace dal risveglio primaverile e dall'armonicità scrosciosa del fiume Bova.
I nostri obiettivi principali di oggi sono le due scale. Dapprima puntiamo quella di legno che, a parer mio risulta non troppo affidabile,un pò perchè resa viscida dall'umidità, un pò perchè qualche piolo marcio sarebbe da sostituire,d'altronde le strutture in legno son cosi,mentre quella in ferro, anche s'è un pò più bruttina, risulta nettamente più affidabile.
Dopo aver superato la scala di legno,giungiamo all'alpe del Vicerè,laddove un bivio direzione N\O ci conduce sulla direttissima e irta via del monte Bollettone (1320 m)
Dopo una pausa,riprendiamo la nostra bella cavalcata direzione Punta Caldera e pizzo dell'Asino (1272 m), a questo punto l'ultimo strappo ci porta in vetta al monte Palanzone (1436 m)la nostra massima elevazione odierna.
Dopo una lunga pausa pranzo,chiacchiere e un po di relax,riprendiamo il nostro articolato anello,passando dalla grotta Gugliemo e dal rifugio Riella.
Il rifugio Riella è gremito di escursionisti ,dentro un caldo soffocante e fuori i tavoli tutti occupati, ne approfittiamo comunque per gustarci un buon caffè, prima di riprendere la discesa per il monte Puscio(1141 m) e la seconda scala, quella di Ferro, rientrando a ritroso nel percorso di salita.
Ciao
Con il mio amore Ida, Daniela,Francesco e Claudio lasciamo l'auto al cimitero di Crevenna,libero da qualsiasi vincolo di orario e di pagamento.
In prevalenza il percorso si snoda tutto nella boscaglia, resa vivace dal risveglio primaverile e dall'armonicità scrosciosa del fiume Bova.
I nostri obiettivi principali di oggi sono le due scale. Dapprima puntiamo quella di legno che, a parer mio risulta non troppo affidabile,un pò perchè resa viscida dall'umidità, un pò perchè qualche piolo marcio sarebbe da sostituire,d'altronde le strutture in legno son cosi,mentre quella in ferro, anche s'è un pò più bruttina, risulta nettamente più affidabile.
Dopo aver superato la scala di legno,giungiamo all'alpe del Vicerè,laddove un bivio direzione N\O ci conduce sulla direttissima e irta via del monte Bollettone (1320 m)
Dopo una pausa,riprendiamo la nostra bella cavalcata direzione Punta Caldera e pizzo dell'Asino (1272 m), a questo punto l'ultimo strappo ci porta in vetta al monte Palanzone (1436 m)la nostra massima elevazione odierna.
Dopo una lunga pausa pranzo,chiacchiere e un po di relax,riprendiamo il nostro articolato anello,passando dalla grotta Gugliemo e dal rifugio Riella.
Il rifugio Riella è gremito di escursionisti ,dentro un caldo soffocante e fuori i tavoli tutti occupati, ne approfittiamo comunque per gustarci un buon caffè, prima di riprendere la discesa per il monte Puscio(1141 m) e la seconda scala, quella di Ferro, rientrando a ritroso nel percorso di salita.
Ciao
Tourengänger:
Francesco
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