Pizzo Tresero
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Torno dopo ben 11 anni su questa cima, l'altra volta ero salito dai Forni e non ero ancora sci munito!
Partiamo prestissimo (ore 6.15) da un già affollatissimo Passo Gavia.
Rispetto all'anno scorso, di neve c'è nè molta di meno, dobbiamo portare gli sci fino al ponte e poi li possiamo mettere, mentre l'anno scorso al 16 giugno si doveva scalare un muro di neve a bordo strada per scendere!
Saliamo come al solito sino a quota 2600, poi perdiamo circa 100mt, quindi risaliamo il ripido pendio a destra (necessari i rampant), quindi il sentiero ora in piano ci conduce in vista della seraccata del ghiacciaio del Dosegù.
Qui noi pieghiamo decisamente a sinistra e lasciamo la traccia di chi sale al S. Matteo/Dosegù/Pedranzini, in lontananza vediamo già la nostra vetta con la sua croce enorme!
Il tracciato va il leggera discesa, quindi si sale decisamente sino a scorgere sulla cresta SW il rosso Bivacco Seveso. Ora la traccia sale più tranquilla, poi c'è un'altro strappo e quindi un altro pezzo in piano.
Si giunge quindi all'ultima rampa che con molti zig-zag conduce a sinistra al deposito ski, nei pressi della cresta SW.
Lasciati gli sci al deposito aspettiamo il nostro turno per salire, il primo tratto c'è una corda ad aiutare, quindi si procede più facilmente sulla cresta abbastanza pulita (solo in 2 punti c'è neve).
In circa 20 minuti raggiungiamo la croce di vetta, porgo lo sguardo sul ghiacciaio dei forni e sul percorso che ho fatto anni addietro.. però, ne ho fatta di strada nel frattempo!
Dopo alcune meritate foto, scendiamo di nuovo al deposito, rimettiamo gli sci e partiamo in discesa.
Neve super trasformata e spettacolare! Sembra una pista..raggiunta quota 2500, rimettiamo le pelli per risalire i 100mt e poi in poco ritorniamo al ponte e quindi all'auto.
Bella sciata oggi.. ma mi sa anche l'ultima per questa stagione :(..
Con Paola
Partiamo prestissimo (ore 6.15) da un già affollatissimo Passo Gavia.
Rispetto all'anno scorso, di neve c'è nè molta di meno, dobbiamo portare gli sci fino al ponte e poi li possiamo mettere, mentre l'anno scorso al 16 giugno si doveva scalare un muro di neve a bordo strada per scendere!
Saliamo come al solito sino a quota 2600, poi perdiamo circa 100mt, quindi risaliamo il ripido pendio a destra (necessari i rampant), quindi il sentiero ora in piano ci conduce in vista della seraccata del ghiacciaio del Dosegù.
Qui noi pieghiamo decisamente a sinistra e lasciamo la traccia di chi sale al S. Matteo/Dosegù/Pedranzini, in lontananza vediamo già la nostra vetta con la sua croce enorme!
Il tracciato va il leggera discesa, quindi si sale decisamente sino a scorgere sulla cresta SW il rosso Bivacco Seveso. Ora la traccia sale più tranquilla, poi c'è un'altro strappo e quindi un altro pezzo in piano.
Si giunge quindi all'ultima rampa che con molti zig-zag conduce a sinistra al deposito ski, nei pressi della cresta SW.
Lasciati gli sci al deposito aspettiamo il nostro turno per salire, il primo tratto c'è una corda ad aiutare, quindi si procede più facilmente sulla cresta abbastanza pulita (solo in 2 punti c'è neve).
In circa 20 minuti raggiungiamo la croce di vetta, porgo lo sguardo sul ghiacciaio dei forni e sul percorso che ho fatto anni addietro.. però, ne ho fatta di strada nel frattempo!
Dopo alcune meritate foto, scendiamo di nuovo al deposito, rimettiamo gli sci e partiamo in discesa.
Neve super trasformata e spettacolare! Sembra una pista..raggiunta quota 2500, rimettiamo le pelli per risalire i 100mt e poi in poco ritorniamo al ponte e quindi all'auto.
Bella sciata oggi.. ma mi sa anche l'ultima per questa stagione :(..
Con Paola
Tourengänger:
Alpingio

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