Pizzo Lucendro (2963 m) e Fibbia (2732 m) - Skitour
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Finalmente è arrivato il giorno della classicissima dello scialpinismo ticinese! Dopo sole 18 ore dalla riapertura del Passo del San Gottardo (mercoledì 20.5.2020, alle ore 11:00) eccomi pronto, con rinnovato entusiasmo, ad affrontare l’impegnativa salita al Pizzo Lucendro. Le condizioni meteo e della neve sono ottime: è la giusta ricompensa per le centinaia di sciescursionisti venuti da diversi cantoni della Svizzera, ma anche da altri paesi. Ho scambiato due chiacchiere con sciatori arrivati persino dalla Norvegia.
Viste le eccezionali condizioni non mi sono lasciato sfuggire l’occasione per compiere per la seconda volta la doppietta: Lucendro e Fibbia in successione.
Inizio dell’escursione: ore 5:40
Fine dell’escursione: ore 11:45
Velocità media del vento: 15 km/h
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1021 hPa
Temperatura alla partenza: 3,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 3700 m
Temperatura al rientro: 19°C
Sorgere del sole al Pizzo Lucendro: 5:45
Tramonto del sole al Pizzo Lucendro: 21:00
Sveglia alle 3:00, partenza da casa alle 4:00, arrivo al Passo del San Gottardo alle 5:20, dopo 116 km d’auto.
Evviva, non c’è l’abituale bancone di nebbia! Per la prima volta fatico tuttavia a trovare il posteggio già alle 5:20 del mattino. I patiti dello sci escursionismo non hanno perso la favorevolissima opportunità.
Parto alle 5:40 dal Lago della Piazza e per la prima volta passo ai bordi del laghetto, senza nome sulla cartina topografica, situato a sud del Lago di San Carlo e quotato 2096 m. Mi precedono decine e decine di sciatori, con il sangue ribollente per il richiamo del Pizzo Lucendro. Si trovano già sul versante più ripido dell’Alpe di San Gottardo, fra le rocce montonate, e sono tutti diretti ai Laghi della Valletta. Perdersi è praticamente impossibile: pur non essendoci dei segnavia, la simpatica fiumana di escursionisti farebbe da guida anche ad un eventuale neofita della regione. Che bella sorpresa: la neve è ancora compatta e consistente: promette una bella discesa dalla cima fino alla strada del Passo.
Una volta giunto ai Laghi della Valletta (2386 m) rimango inevitabilmente - come tutti del resto - ammaliato dalla bellezza della valle, illuminata dai primi raggi solari. Il formicolio di sciatori che salgono verso il Passo della Valletta (2643 m) non infastidisce, è un simpatico elemento coreografico che sottolinea quanti estimatori abbia il nostro sport preferito.
In fondo alla conca, al bivio per la Fibbia, mi prendo il tempo per montare i coltelli: mi saranno di grande aiuto per superare la testata della valle, su neve ancora gelata.
Alle 7:15 arrivo alla sella, dalla quale si ammira per la prima volta il Pizzo Lucendro: che spettacolo!
Scatto alcune foto, quindi tolgo le pelli, indosso il casco e mi preparo per la ripida discesa su neve ghiacciatissima. Le lamine degli sci cantano sul versante ovest del Passo della Valletta. In cinque minuti pervengo al laghetto a nord del Passo di Lucendro.
Qui rimonto le pelli in compagnia di altri escursionisti, tra i quali un ragazzino tredicenne: grande! I giovanissimi che praticano questa disciplina sono mosche bianche.
Da qui via le tracce sono più incise; fino alla vetta del Lucendro rimangono 480 m di dislivello, in pieno sole, senza una nuvola in cielo.
Dal terrazzo a quota 2720 m monto i coltelli: oggi sono indispensabili. Chi ne è sprovvisto deve fissare gli sci allo zaino e salire a piedi.
Alle 9 arrivo allo Skidepot, piuttosto affollato, sulla cresta affilata, che non è da prendere sottogamba. Seguendo l’esempio degli altri escursionisti lascio anche lo zaino, ben fissato agli sci conficcati nella neve. Per percorrere gli ultimi 80 m che mi separano dalla croce di vetta uso la piccozza e un bastoncino. Ci sono già delle impronte ben profonde che facilitano la progressione, tuttavia, memore di gravi incidenti successi su questa cresta, cerco di tenere alta la concentrazione. Il pericolo maggiore è quando si incrociano altri alpinisti. Alle 9.07, per l’ottava volta in dieci anni, posso affermare Pizzo Lucendro (2963 m) geschafft!
In vetta lo spazio è esiguo. Parecchi sono in coda per farsi fotografare di fianco alla croce. Io mi limito a scattare qualche foto panoramica, quindi riprendo subito la discesa verso lo Skidepot.
Alle 9:30 inizio la fantastica discesa, forse la più bella di sempre da questa cima, in direzione del Passo di Lucendro (2532 m). È una goduria che dura purtroppo solo una decina di minuti.
Mi aspetta ora un’ulteriore faticaccia: un portage di ben 40 minuti, sulla cresta dove la neve si alterna alle rocce e alla terra nuda.
Il percorso della discesa dal Pizzo Lucendro
Oggi il Passo della Valletta Sud (2720 m) è una meraviglia! Non c’è foto che possa restituire ciò che i nostri sensi percepiscono dal vivo in questi ambienti.
Fisso i talloni, con le pelli montate, e scendo in diagonale fino a 2680 m. Da qui libero i talloni e seguendo una bella traccia, raggiungo la cima della Fibbia (2732 m) in condizioni meteo eccezionali.
Anche la discesa dalla Fibbia è tutta da gustare: la neve è perfettamente sciabile fino alla strada del Gottardo.
Le perfette condizioni meteo, associate a neve di buona qualità, hanno regalato a centinaia di sciatori una grande soddisfazione. La classicissima dello scialpinismo ticinese ha vissuto oggi forse la più bella edizione dell’ultimo decennio. Carpe diem!
Tempo totale: 6 h 5 min
Tempo di salita: 3 h 25 min
Tempi parziali
Lago della Piazza – Laghetti della Valletta: 50 min
Laghetti della Valletta – Passo della Valletta: 45 min
Passo della Valletta – Pizzo Lucendro: 1 h 50
Pizzo Lucendro – Fibbia: 1 h 30 min
Fibbia – Lago della Piazza: 25 min
Dislivello in salita: 1278 m
Sviluppo complessivo: 12 km
Difficoltà: AD-
SLF: Pericolo di valanghe
“Valanghe asciutte
Il pericolo di valanghe asciutte si limita ai settori d’alta montagna. I punti pericolosi si trovano soprattutto sui pendii molto ripidi esposti a nord. Soprattutto sulla parte orientale della cresta principale delle Alpi potranno distaccarsi isolate valanghe di medie dimensioni. Per il resto bisogna fare attenzione soprattutto al pericolo di trascinamento e di caduta.
Valanghe bagnate nel corso della giornata
Con le alte temperature, la crosta da rigelo si ammorbidirà rapidamente. Al di sotto dei 3000 m circa, sui pendii ripidi soleggiati anche a quote più elevate, con il riscaldamento e l’irradiazione solare nelle ore diurne sono previste valanghe bagnate e per scivolamento di neve, che specialmente sui pendii d’alta quota esposti a nord potranno in alcuni casi assumere grandi dimensioni.
Le escursioni e le salite ai rifugi dovranno cominciare molto presto e concludersi per tempo”.
Coordinate Pizzo Lucendro: 682.910 / 154.750
Coordinate Fibbia: 685.055 / 155.750
Libro di vetta: sì
Copertura della rete cellulare: Swisscom da sufficiente a buona.

Kommentare (8)