Pizzo Ruggia (anello da Arvogno)

Gita del 26 Agosto 2007.

Piacevole escursione in Val Vigezzo, con bellissimo colpo d’occhio sull’inconfondibile piodata orientale della Pioda di Crana. Da lontano la parte terminale del percorso di salita (cresta Ovest) sembra impegnativa, ma in realtà è percorsa da un marcato sentiero ed è sufficientemente larga da non creare alcuna difficoltà particolare (in versione estiva).

Si parte da Arvogno (1247m) su comoda mulattiera lastricata, e seguendo le indicazioni per il Lago Panelatte, si sale all’Alpe Villasco 1642m. Usciti dal bosco ci si porta sul dosso dell’Alpe I Motti. Poco sopra le baite dell’alpeggio, in corrispondenza di un tronco segnaletico e di alcune pozze di acqua, si esce dal sentiero segnalato e si punta decisamente ad Est (all’inizio in leggera discesa).

La traccia, all’inizio piuttosto labile ma segnalata da alcuni ometti di pietra, diventa via via sempre più evidente e si porta molto ripidamente sotto i pendii meridionali del Pizzo di Fontanalba, dove incontra il sentiero proveniente da Bocchetta di Ruggia e cappelletta di S. Pantaleone (io lo percorsi in discesa).

Si prosegue in salita a mezzacosta verso destra in direzione del Pizzo Ruggia.Superate alcune pietraie, e perso un po’ di quota, si abbandona il sentiero segnalato e si risale liberamente verso Nord, entrando in una valletta posta sotto la cresta di collegamento tra Pizzo di Fontanalba e Pizzo Ruggia. 

Ad un sasso con bollo rosso segnaletico, si risale a piacimento il ripido versante fino ad incontrare un sentiero che si mantiene poco sotto la cresta e raggiunge un altro valloncello con laghetto: tenendosi la pozza a sinistra, si sale sopra la valletta giungendo ad un evidente pianoro erboso posto proprio sotto la vetta.

Da questo punto si guadagna liberamente in qualsiasi punto la ripida cresta Ovest del Pizzo Ruggia e aggirando facilmente su sentiero alcuni risalti rocciosi la si segue fedelmente fino alla vetta.

Si scende dalla facile cresta Sud, caratterizzata da un sentiero erboso che si snoda parallelamente ad una piodata inclinata verso Est (occhio in caso di pioggia o terreno bagnato); mantenendosi lungo il filo della dorsale, si raggiunge la Bocchetta di Ruggia e si piega a destra per iniziare la discesa verso valle lungo il sentiero segnalato per Pantaleone e Arvogno.