Grosshorn (2780 m) e Chlin Hureli (2797 m)
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Classica gita nella Val d'Avers per neofiti come me, pendii ampi e pendenze dolci: Grosshorn.
In piacevole compagnia di Valeria, partiamo da Purt. Da una stradina scendiamo per raggiungere il ponticello da cui parte l'itinerario. Il primissimo tratto si presenta più ripido, ma rimane comunque modesto, e la ottima neve lo rende ancor più facile. Superato questo primo tratto ci dirigiamo verso sud-ovest. I larghi pendii e gli spazi aperti permettono di identificare già la cima. A passo tranquillo ma costante raggiungiamo la base della cima. Risaliamo tenendoci leggermente a sinistra affrontando il pendio ora più ripido ed in parte ghiacciato, con qualche roccia affiorante. Spuntiamo in cresta (a sud della cima) ed in pochi metri siamo all'ometto del Grosshorn.
Fortunatamente il vento non è poi così fastidioso e, dopo una breve pausa, riprendiamo il cammino in direzione SE, per percorrere la cresta innevata che porta dapprima ad una cimetta anonima poi al Chlin Hureli.
Affrontiamo un tratto più ripido e "affilato" con gli sci a spalle in discesa da Q. 2750 m, per riprendere poi con le pelli ai piedi fino alla cima del Chlin Hureli, rimanendo sempre sulla facile cresta.
Raggiunto anche questo grande ometto e scambiate due chiacchiere un trio italiano, scendiamo per lo stesso versante fino a raggiungere il colle posto tra quest'ultima cima e Q 2750.
La neve è fantastica, mai trovata così prima d'ora...riesco pure a divertirmi, pur cadendo ben 3 volte e trasformandomi in un pupazzo di neve! Puntiamo alla Purder Alpa, e sciamo i dolci pendii polverosi. Valeria prosegue fino al ponte mentre io, con i polpacci doloranti, affronto l'ultimo tratto a piedi.
In piacevole compagnia di Valeria, partiamo da Purt. Da una stradina scendiamo per raggiungere il ponticello da cui parte l'itinerario. Il primissimo tratto si presenta più ripido, ma rimane comunque modesto, e la ottima neve lo rende ancor più facile. Superato questo primo tratto ci dirigiamo verso sud-ovest. I larghi pendii e gli spazi aperti permettono di identificare già la cima. A passo tranquillo ma costante raggiungiamo la base della cima. Risaliamo tenendoci leggermente a sinistra affrontando il pendio ora più ripido ed in parte ghiacciato, con qualche roccia affiorante. Spuntiamo in cresta (a sud della cima) ed in pochi metri siamo all'ometto del Grosshorn.
Fortunatamente il vento non è poi così fastidioso e, dopo una breve pausa, riprendiamo il cammino in direzione SE, per percorrere la cresta innevata che porta dapprima ad una cimetta anonima poi al Chlin Hureli.
Affrontiamo un tratto più ripido e "affilato" con gli sci a spalle in discesa da Q. 2750 m, per riprendere poi con le pelli ai piedi fino alla cima del Chlin Hureli, rimanendo sempre sulla facile cresta.
Raggiunto anche questo grande ometto e scambiate due chiacchiere un trio italiano, scendiamo per lo stesso versante fino a raggiungere il colle posto tra quest'ultima cima e Q 2750.
La neve è fantastica, mai trovata così prima d'ora...riesco pure a divertirmi, pur cadendo ben 3 volte e trasformandomi in un pupazzo di neve! Puntiamo alla Purder Alpa, e sciamo i dolci pendii polverosi. Valeria prosegue fino al ponte mentre io, con i polpacci doloranti, affronto l'ultimo tratto a piedi.
Tourengänger:
martynred

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