Abbronzarsi al Monte Bronzone – Valsolda – CO


Publiziert von gattaMara , 7. Februar 2020 um 21:49.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum: 2 Februar 2020
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 950 m
Strecke:Dasio – Ponte sul Solda – Ranco – Forcola- Monte Bronzone – Bocchetta di Pessina – Alpe Pessina – Alpe Serte – Ranco – Ponte sul Solda - Dasio

Premessa
Questa domenica abbiamo in programma una ciaspolata al Devero. Degli amici ci aspettano su per fare una gita insieme, ma le previsioni meteo sono davvero brutte: pioggia e vento. Rimaniamo in dubbio fino all'ultimo, ma a malincuore domenica mattina rinunciamo. Che fare? C'è sempre la selvaggia Valsolda da esplorare... inizialmente pensiamo al Monte Pidaggia, ma poi mi casca l'occhio sul Monte Bronzone e così sia.
Itinerario
Partiamo da Dasio in direzione dell'Alpe Rancò e della Forcola. Il primo tratto di sentiero è pulito e ben tenuto e sale agilmente all'alpe, fino ad incrociare la mulattiera che proviene da Drano. Facciamo pochi metri sulla mulattiera e subito troviamo il bivio e le indicazioni sulla destra per il Passo Forcola. Il sentiero è tutto nel bosco, con pezzi piuttosto in piedi, ma ben segnalato e comunque evidente. In breve (molto meno di quanto indica il cartello) siamo al passo. Qui troviamo un quadrivio e seguiamo per il Monte Bronzone procedendo sulla sinistra. Il sentiero lascia il bosco e comincia a svilupparsi tra pascoli e prati. I segni continuano ad essere evidenti, la traccia un po' meno, ma comunque si procede bene. Arriviamo ad una sella boscosa e lì i segni scompaiono. Procediamo a tentativi, raggiungendo le varie punte rocciose che si affacciano sul Lago di Lugano. Consultando un po' il gps, riusciamo a raggiungere la vetta, che supponiamo essere quella con un cuneo infisso (punto IGM). Proseguiamo sulla punta successiva che sembra più comoda (essendo piatta) per la nostra pausa pranzo. Lasciamo gli zaini ed esploriamo qualche altra punta, accessibile con sentieri piuttosto "caprini". Dopo la dose di adrenalina, ritorniamo alla nostra punta piatta e pranziamo. La giornata è veramente splendida con temperature primaverili. Il pensiero cade al Devero e le previsioni meteo funeste... forse abbiamo fatto bene a rinunciare.
Dopo esserci goduti quel tepore per un bel po', cominciamo a riprendere la via di discesa. Guardando le mie mappe digitali, vedo che c'è un sentiero che ci porta direttamente alla Bocchetta di Terramorta (o Bocchetta di Pessina). Arriviamo al presunto bivio e cominciamo a scendere per il bosco, cercando di seguire la direzione della mappa. Questo tratto non è possibile definirlo né sentiero né traccia. La definirei piuttosto una discesa ardita. Forse non abbiamo trovato la traccia di sentiero, non so... comunque ci dirigiamo verso la dorsale e seguiamo le paline che delimitano la Foresta Orientata della Valsolda. Finalmente vediamo in lontananza la sella e le indicazioni di sentieri ufficiali. Siamo allo Bocchetta di Pessina e ci dirigiamo verso l'Alpe Pessina. Poco prima di raggiungerla troviamo le indicazioni per il "Sorbo Monumentale"... perché non andare a vederlo?! Peccato che il Sorbo si trova quasi alla stessa quota della Bocchetta di Terramorta, quindi risaliamo diversi metri. Arrivati al Sorbo, che è veramente monumentale, vediamo che il sentiero prosegue e presumiamo che ci riporti alla Bocchetta di Terramorta. Così è, infatti, e ci chiediamo per quale motivo alla Bocchetta non venga indicato il sentiero per il Sorbo. Va beh, ripercorriamo per la seconda volta lo stesso sentiero in direzione Alpe Pessina. Arriviamo alla baita e la esploriamo un pochino… è un bivacco piccolo (2/3 posti letto nel soppalco) ma molto accogliente... con stufa, camino, fornello a gas e persino un barbecue fuori. Che dire, da tornarci!
Riprendiamo a scendere, fermandoci a contemplare il panorama nel punto panoramico con casetta di legno. Bello l'affaccio sulla valle interna in direzione del Passo Stretto. Scendiamo fino all'Alpe Serte dove intercettiamo la carrozzabile che ci riporta al bivio per la Forcola (che superiamo) e poi a quello per Dasio, che invece prendiamo. Ripercorriamo lo stesso sentiero della mattina, ma al ponte di legno sul fiume ci fermiamo ad ammirare le cascatelle e le limpide acque "rinchiuse" in belle pozze balneabili. Anche questa volta la Valsolda non ci ha deluso!

Tourengänger: gattaMara
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (1)


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Angelo & Ele hat gesagt:
Gesendet am 8. Februar 2020 um 12:29
La bellissima Valsolda non delude mai...
Bella escursione: brava Mara!
Ma la gatta la porti sempre con te...? :-)
Ciao

Angelo


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