Corgiolo - Alom - Rovareccio in traversata da Coimo
|
||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Da Coimo seguire le indicazioni, verso Nord, per Alpe Varsaia passata la quale si segue a destra la freccia M5 per Alpe Foppiano: il sentiero e' un po' malmesso ed aggira in breve una dorsale per poi convergere su una mulattiera ben lastricata da seguire fino a quota 1150 circa.
Abbandonare la mulattiera e traversare a sinistra, con moderata pendenza e senza sentiero, per raggiungere la dorsale gia' citata prima. Da questo momento si sale, verso Nord, in mezzo a faggi su abbondante fogliame verso il Monte Corgiolo. La dorsale e' molto ampia: tendenzialmente si resta sulla sinistra spostandosi verso destra solo nel caso di pendenza troppo sostenuta e/o fondo sdrucciolevole.
Si passano almeno 2 piccoli rilievi oltre i quali la pendenza riprende sempre sostenuta: tra i faggi si intravede, a tratti, la cima del Corgiolo che sul lato sud ha pochissima neve. Dopo un tratto particolarmente ripido in cui accanto ai faggi ci sono, sulla destra, piante simili ad abeti, si esce dal fogliame e si trova anche una traccia terrosa in mezzo a cespugli che porta in cima.
Da qui la neve e' continua: avendo portato le ciaspole e' giusto usarle anche se e' presente una buona traccia che permette di salire senza affondare particolarmente.
La pendenza verso il Monte Alom e' ripida ma non troppo e facilmente si tocca il primo dei tre piccoli dossi che compongono questa cima. Vale la pena raggiungere anche gli altri 2: la traccia presente prosegue anche verso la Loccia di Peve ma oggi e' troppo tardi per pensare di raggiungerla. Lo zero termico e' sopra i 3000 metri, il cielo e' limpido: si sta grandiosamente ma bisogna chiudere il giro perche', tornare per la via di salita, pur possibile, appare comunque faticoso per il fogliame scivoloso.
Percio' si lascia il Monte Alom verso Ovest verso la croce di Rovareccio: il pendio si scende molto comodamente; purtroppo diminuisce molto la neve e le ciaspole sono quasi di intralcio e in vista della croce di Rovareccio le tolgo definitivamente. Dopo una buona pausa si riparte: la poca neve che c'e' su questo versante e' pressata dai passaggi di motoslitte e, ritornati in ambiente boschivo, risulta spesso molto dura e ghiacciata.
I segni gialli sugli alberi portano nelle vicinanze di Pescia: seguire le indicazioni per Cortina e lasciare quelle per Masera. Alternando tranquilli tratti fuori bosco e nuovi pezzi ghiacciati (per fortuna quasi tutti in piano o con poca inclinazione) si giunge a Corte D' Ariola dove si lascia a sinistra la direzione Cortina e si segue il segnavia bianco rosso per Travello - Mozzio - Coimo: si giunge cosi' su una stradetta a tornanti dove si cammina meglio anche se si fa piu' strada rispetto alle scorciatoie segnalate che pero' mostrano tratti ripidi di neve dura.
Dopo un' ultima serie di tornanti, ormai senza neve, a Travello si segue ancora la traccia segnalata in bianco rosso diretta a Mozzio e dopo circa 20 minuti e' chiaramente indicato con freccia arancione il tracciato per Coimo curato dai volontari Coimesi. Con le ultime luci del giorno si rientra a Coimo in salita sulla sterrata proveniente da Mozzio: sicuramente si poteva partire prima ma c'era poca voglia di camminare col freddo del mattino.
P.S. Una salita alternativa al Corgiolo si trova in Hikr descritta da
Zaza
P.S. Una salita alternativa al Corgiolo si trova in Hikr descritta da

Tourengänger:
Panoramix

Communities: Hikr in italiano
Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden
Kommentare