Lago di Lova (1299 m) e Monte Mignone (1743 m) da Borno


Publiziert von peter86 , 16. Januar 2020 um 10:07.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:11 Januar 2020
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 3:45
Aufstieg: 820 m
Abstieg: 820 m
Strecke:12,2 km come da traccia gps
Zufahrt zum Ausgangspunkt:A4 uscita Bergamo - seguire per Lovere - passato il Lago di Endine seguire per la Valcamonica - uscire a Cividate Camuno e seguire per Borno. A Borno prendere Via Milano e parcheggiare prima della chiesa di San Fiorino.

Per la prima escursione dell'anno decido di andare a scoprire una zona per me totalmente nuova.
A Borno lascio l'auto in uno dei parcheggi lungo la strada, poco prima della Chiesa di San Fiorino.
Salendo sulla stradina asfaltata raggiungo quindi la località Navertino, dove inizia ufficialmente il sentiero.
Ignoro la stradina principale, e decido di salire al Lago di Lova per il "sentiero alternativo", chiamato anche "Percorso della memoria".
Svolto quindi a destra.seguendo le indicazioni, ed imbocco la stradina sterrata.
Dopo un primo tratto pressochè pianeggiante, le pendenze aumentano, e salendo nella bella abetaia, raggiungo la diga del Lago di Lova (0h45).

Un veloce sguardo al lago ed alle maestose montagne alle sue spalle, quindi torno indietro di qualche passo e prendo il sentiero che si stacca a sinistra (a destra salendo), proprio qualche metro prima del lago.
Non ci sono indicazioni, mi affido totalmente alla carta sul gps, il sentiero comunque è largo e ben evidente.
In pratica si contorna a sud il Dos d'Averta, alternando tratti in salita ad altri pianeggianti, e tratti ancora innevati ad altri completamente puliti.
Ad un certo punto abbandono l'ampio sentiero, che mi porterebbe a perdere quota per poi risalire, e taglio a sinistra, risalendo per direttissima una ripida lingua erbosa in mezzo al bosco, che mi conduce in breve ai pianeggianti pascoli del Dos d'Averta (1h05).
Il punto più alto del Dos d'Averta rimane a sinistra, ma io non lo raggiungo, puntando invece a destra alla sella sottostante, che separa proprio il Dos d'Averta dal Monte Mignone.
Con una brevissima discesa su neve raggiungo le due baite e la sella, e ritrovo il sentiero ufficiale, che proprio qualche metro dopo si biforca.
Ignoro il bivio a sinistra per il Colle Mignone, e proseguo invece sul sentiero di destra, seguendo la prima e unica indicazione incontrata durante la salita per il Monte MIgnone.
Con percorso a mezzacosta nel bosco, ben esposto a sud quindi quasi totalmente senza neve, arrivo in vista della Baita de l'Agol, dove il bosco finisce e si esce in ambiente aperto.
Svolto decisamente a sinistra, passo accanto alla baita, e inizio a salire lil facile pendio innevato verso la cima.
Nel primo tratto le tracce sono molteplici, comunque si sale senza difficoltà a vista, su ottima neve e senza grandi pendenze, quindi, raggiunta l'ampia dorsale, le tracce si uniscono ed in breve si raggiunge la cima del Monte MIgnone (2h00).

Bellissimo lo spettacolo del Pizzo Camino e della Cima Moren di fronte a me, che regalano scorci dal sapore dolomitico!
Mi godo il panorama ed un pò di the caldo per qualche minuto, quindi decido di indossare i ramponi per effettuare la discesa verso il Colle Mignone, visto che la neve su questo versante sembra un pò ghiacciata e la pendenza è leggermente maggiore.
In realtà dopo pochissimi metri di discesa la neve migliora parecchio, comunque decido di tenere i ramponi visto che ormai li ho messi :-)
Bellissima la discesa su questo versante, sempre con Camino e Moren davanti agli occhi!
Terminato il tratto leggermente più ripido, tolgo i ramponi e proseguo per un breve tratto su bel crinale pianeggiante, quindi entro nell'abetaia ed in pochi minuti raggiungo l'ampia sella del Colle Mignone (2h35).
Mi godo un'altra breve pausa, approfittando di un comodo tavolo con panche ben esposto al sole, quindi prendo la stradina che scende al Lago di Lova.
La neve sparisce completamente, ma lascia spazio ad ampi tratti ghiacciati, comunque evitabili con un pò di attenzione.
Raggiunto il Lago di Lova (3h00), abbandono la stradina e prendo il sentiero a sinistra, che ne percorre la l'erbosa sponda settentrionale.
Mi porto così sul lato opposto del lago, da cui posso ammirare il suggestivo spettacolo del Pizzo Camino e della Cima Moren che si riflettono nelle acque parzialmente ghiacciate.
Davvero stupendo questo luogo, con montagne dolomitiche e distese di boschi di abete!
MI apposto sui prati in riva al lago e mi godo questa meraviglia per una buona mezzora.
Quindi, intenzionato a fare il giro intero del lago, per poi riallacciarmi alla stradina principale che scende a Navertino, riprendo il sentiero e torno al punto in cui ero arrivato la mattina, nei pressi della diga. 
La mattina mi era però sfuggito il fatto che la diga fosse totalmente recintata, dunque è impossibile passare e fare il giro del lago, l'unico modo per prendere la stradina che scende dall'altro lato sarebbe rifare al contrario il mezzo giro di lago effettuato.
Poco male, decido di scendere a Navertino per lo stesso percorso di salita.
In realtà dopo qualche minuto trovo a destra un sentiero ben evidente, che si stacca dalla sterrata, e attraversando un'ampia radura in mezzo all'abetaia, mi consente di variare per un tratto il percorso di discesa, per riallacciarsi quindi alla sterrata nei pressi di una fattoria con animali al pascolo.
Da qui senza più variazioni rispetto alla salita, torno a Navertino a quindi alla macchina (3h45).

Escursione stupenda, sono davvero rimasto incantato dalla bellezza di questi luoghi.
Peccato solo che sia un giro un pò corto, il dislivello è poco e i sentieri molto facili si percorrono rapidamente. Avrei camminato volentieri più a lungo vista la bellezza del posto. Ma ci tornerò sicuramente senza neve per qualche cima più impegnativa!

Tourengänger: peter86
Communities: Hikr in italiano


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