In sella! da Cavigliano a Boschetto.
Ognissanti.
Giornata stupenda per fare una lunga facile pedalata, seguendo la ciclopista, molto bene indicata da fieri cartelli e paline.
Solo un tratto non è ancora stato completato, tra l'uscita di Someo e Visletto, e risulta poco piacevole, perché le automobili la fanno da padrona, e su lunghi tratti diritti i conducenti impazienti non si privano certo di dare gas a manetta.
Un paio di curve, senza visibilità per gli automobilisti feroci, sono da pedalare con molta prudenza. Mancano anche i marciapiedi che, se pur vietati ai ciclisti, offrirebbero qualche protezione!
Sono "infedele" al tracciato ufficiale e più diretto: dopo le scuole dei Ronchini, splendidamente nascoste in mezzo al bosco e a due passi dall' argine del fiume Maggia, attraverso il ponte che mi porta sulla riva destra del fiume, a Moghegno.
Si vedono case e stradine in lontananza che sembrano portare a Lodano, e magari oltre...
Effettivamente una stradina nel bosco a mezza costa vagabonda gentilmente e con dolci pendenze sino a Lodano, regalando cappellette e scorci splendidi di fogliami autunnali, tutta la gamma dal marrone all'oro.
Da Lodano, vorrei continuare a girovagare senza tempo su stradine secondarie, ma tutte quelle seguite mi portano o a ronchi o a sentieri malmessi, che la mia bici non saprebbe domare!
(Ronco, ronchi: terreno rubato al bosco o al terreno ancora incolto. Roncare: tagliare, potare, estirpare, in genere per mettere a coltivazione un terreno. In questo caso, creare vigneti.)
Riprendo a pedalare beata sulla ciclopista, beata sino all'uscita di Someo, dove, alt! si deve pedalare sulla rischiosa strada cantonale.
Metto i gas, recito ave marie, via! via! via veloci dalle auto assassine in agguato!
Arrivata a Cevio, decido di inoltrarmi di poche centinaia di metri in val Rovana, per fare una visita alla frazione di Boschetto, che non conosco.
Bellissimo, tranquillissimo paesino, piccolo, poche case raccolte attorno alla chiesetta.
Ma già si accumulano nubi nel cielo, e il fogliame prima tutto un brillìo d'oro, ora brunito, cinereo...
Mi fermo per un caffè veloce in piazza a Cevio, due chiacchiere con gli anziani del posto, intenti a rifare il mondo, e a sparlare dei nostri politici. Sorpresi di vedere una ciclista colorata come un alberello di Natale, e con due vistose ginocchiere a protezione di arti preziosi.
Prime gocce uscendo dal caffè...
Il ritorno: imitando gli antichi avversari Anquetil e Poulidor, o meglio, canticchiando il Bartali di Jannacci!
Veloce qual automobile sfreccio sulla cantonale, masarata come un pulcino arrivo a casa.
Giornata stupenda per fare una lunga facile pedalata, seguendo la ciclopista, molto bene indicata da fieri cartelli e paline.
Solo un tratto non è ancora stato completato, tra l'uscita di Someo e Visletto, e risulta poco piacevole, perché le automobili la fanno da padrona, e su lunghi tratti diritti i conducenti impazienti non si privano certo di dare gas a manetta.
Un paio di curve, senza visibilità per gli automobilisti feroci, sono da pedalare con molta prudenza. Mancano anche i marciapiedi che, se pur vietati ai ciclisti, offrirebbero qualche protezione!
Sono "infedele" al tracciato ufficiale e più diretto: dopo le scuole dei Ronchini, splendidamente nascoste in mezzo al bosco e a due passi dall' argine del fiume Maggia, attraverso il ponte che mi porta sulla riva destra del fiume, a Moghegno.
Si vedono case e stradine in lontananza che sembrano portare a Lodano, e magari oltre...
Effettivamente una stradina nel bosco a mezza costa vagabonda gentilmente e con dolci pendenze sino a Lodano, regalando cappellette e scorci splendidi di fogliami autunnali, tutta la gamma dal marrone all'oro.
Da Lodano, vorrei continuare a girovagare senza tempo su stradine secondarie, ma tutte quelle seguite mi portano o a ronchi o a sentieri malmessi, che la mia bici non saprebbe domare!
(Ronco, ronchi: terreno rubato al bosco o al terreno ancora incolto. Roncare: tagliare, potare, estirpare, in genere per mettere a coltivazione un terreno. In questo caso, creare vigneti.)
Riprendo a pedalare beata sulla ciclopista, beata sino all'uscita di Someo, dove, alt! si deve pedalare sulla rischiosa strada cantonale.
Metto i gas, recito ave marie, via! via! via veloci dalle auto assassine in agguato!
Arrivata a Cevio, decido di inoltrarmi di poche centinaia di metri in val Rovana, per fare una visita alla frazione di Boschetto, che non conosco.
Bellissimo, tranquillissimo paesino, piccolo, poche case raccolte attorno alla chiesetta.
Ma già si accumulano nubi nel cielo, e il fogliame prima tutto un brillìo d'oro, ora brunito, cinereo...
Mi fermo per un caffè veloce in piazza a Cevio, due chiacchiere con gli anziani del posto, intenti a rifare il mondo, e a sparlare dei nostri politici. Sorpresi di vedere una ciclista colorata come un alberello di Natale, e con due vistose ginocchiere a protezione di arti preziosi.
Prime gocce uscendo dal caffè...
Il ritorno: imitando gli antichi avversari Anquetil e Poulidor, o meglio, canticchiando il Bartali di Jannacci!
Veloce qual automobile sfreccio sulla cantonale, masarata come un pulcino arrivo a casa.
Tourengänger:
micaela

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Kommentare (6)