Ossola 2900... Corno Occ. di Nefelgiù, Punta de Ghiacciaio di Ban e...
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Come seconda tappa tra i 2900 formazzini riesco ad individuare un bel giro ad anello con partenza ed arrivo al piazzale di Canza (Formazza) girovagando fra le Cime di Nefelgiù e di Ban…
Canza ore 7,30: dal piazzale al centro paese seguo la mulattiera che risale la valle sino a Sotto Frua sull’opposto versante della Provinciale per deviare poi decisamente a sx (segnali b/r) per iniziare ad alzarmi verso la Bocchetta del Gallo, un laterale valico di collegamento con la vallata del Vannino.
Il sentiero, anche se un po’ sommerso tra l’alta erba, è tutto ben segnalato e, in successione, passa per gli alpeggi (ruderi) di Freghera Inf., di Mezzo e Sup. arrivando ai piedi dell’ampio colle della Bocchetta del Gallo.
Passata la Bocchetta del Gallo abbandono il sentiero per proseguire sul versante meridionale dei Corni di Nefelgiù uscendo sulla cresta un centinaio di mt a destra della Cima Orientale… quella dello Skialp… comodamente raggiungibile lungo il crinale.
Segue una breve discesa alla Bocchetta Alta (quota 2850) per riprendere la salita al 2900… quello che ancora mi mancava per completare il trittico di Nefelgiù… Corno di Nefelgiù Occidentale (mt 2934)
Corno di Nefelgiù Occidentale ore 11,15: Purtroppo queste nubi non se ne vogliono proprio andare… per quanto si segua la linea di cresta non è comunque facile orientarsi… aspettare parziali schiarite e via…
Per la discesa al Passo di Nefelgiù seguo la cresta NO (F) sino alla base del successivo evidente dosso-anticima continuando poi su nevai e pietraie costeggiando la dorsale per terminare al Colle.
Oltre il Passo di Nefelgiù proseguo diagonalmente in direzione della quota Sruer 2735 sino ad individuare un Cengio-Canale (PD) che solca tutta la parete del Camoscio uscendo proprio alla selletta tra le due cime quotate. Prima a destra all’ Orientale (mt 2922) poi, tornato alla sella, a sinistra all’Occidentale (mt 2928) per continuare poi lungo la cresta con una discesa alla Porta del Ghiacciaio di Ban (mt 2854) cui segue la rampa che porta alla Punta del Ghiacciaio di Ban (mt 2975) la maggiore di giornata.
Punta del Ghiacciaio di Ban Ore 13,30: La coltre nubi si è parzialmente alzata, lasciando campo aperto sulle quote sotto i 3000… giusto quel che a me interessa… ottimo per proseguire.
Giù e su al Costone (mt 2950), giù e su al Lebendun (mt 2935)… e per questa volta può bastare!
Punta Lebendun ore 14,40: Scortato dagli Stambecchi raggiungo la Punta Lebendum, l’ultima… o la prima… punta quotata a SO della cresta del gruppo di Ban.
Ora potrei tagliare direttamente verso il lago di Sruer dai franosi pendii alla base della Punta Lebendun ma preferisco completare la cresta passando anche dalla Croce di Lebendun e quindi al Passo del Vannino per scendere poi sul percorso classico… ancora in gran parte sommerso dai nevai… al Rifugio margaroli… tappa per ristoro guadagnato.
Con una strada gippabile di recente costruzione che, sarà pur brutta ma la sfrutto volentieri, raggiungo prima gli impianti… aperti… di Sagersboden e …in fine… Canza-city…
Canza ore 18: Giro anello concluso… e anche questa è andata!

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