Monte Pisello mt 2272 dalla strada del passo S.Marco
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Mio fratello Alberto dalla sua casa di Caspano(costiera dei cech) vede di sera una grande croce illuminata sui monti sopra Talamona. Mi propone di andare sul monte della croce che è il Monte Pisello (da alpesel…). Detto fatto, ci incontriamo nella piazza centrale di Morbegno e poi con una sola auto saliamo lungo la strada del passo di San Marco. Dopo Albaredo al bivio ben segnalato per il rifugio Piazza lasciamo l'auto lungo la strada e cominciamo la salita pedestre. Tanti anni fa con Pinuccia eravamo saliti al Monte Lago che è a destra rispetto al monte Pisello ma sempre eravamo passati dal rifugio passando da due grandi alpeggi: il Corte Grande e il Baitridana con bei grandi prati incorniciati da conifere… Il sentiero è bel fresco nel bosco e poco prima di Baitridana incrociamo il percorso di una stradina sterrata che termina al rifugio. Da qui traversiamo al rifugio Alpe Piazza…..non me lo ricordavo più ma è un bel sito con baite rustiche e bei prati. La signora che lo gestisce è molto accogliente e dopo ci informa brevemente sul percorso che vogliamo fare. Salutiamo e partiamo. Il percorso passa dapprima in amene vallette con prati, conifere e sassi…...bei colori e la salita è moderata. Pevreniamo all'alpe Pedroria dove alcune persone stanno lavorando per sistemare e migliorare gli edifici dell'alpe. Parliamo un poco e poi cominciamo la salita finale. Poco più sopra dell'alpe inizia il tratto piuttosto ripido e faticoso per portarci al passo di Culino e qui se finora eravamo rimasti insieme ora io comincio ad avere dolori alle spalle che mi obbligano ogni tanto a fermarmi e togliere lo zaino…..Alberto invece sembra volare….Comunque non c'è problema poiché lui diligentemente ogni tanto si ferma per vedere se arrivo…...Arrivo,arrivo….Io so che arrivo comunque ma dopo un certo lasso di tempo (fermate). Arrivo al passo dopo circa 20 minuti e ci fermiamo per una piacevole sosta al sole. Dopodiché arrivare in cima è roba di pochi minuti di piacevole cresta tranne gli ultimi dieci metri sporchissimi dagli escrementi di pecore (peccato). In cima ci accoglie il venticello fresco ma fastidioso che ho già incontrato in precedenti gite in Engadina. Ci fermiamo poco: foto e panorama...non ho cercato il libro di vetta ma forse non c'era. Quindi torniamo al passo dove in una confortevolissima buca con sasso sedile facciamo la nostra sosta pranzo e parliamo di tutto un po' (è da 72 anni che siamo fratelli e quindi…..).Poi a tempo debito ripartiamo in discesa per lo stesso percorso dell'andata. Discesa veramente tranquilla, il tratto che in salita è faticoso si è rivelato in discesa anche piacevole…..Al rifugio sosta "panache" e poi via fino all'auto all'ombra. Così è stata risolta una curiosità di Alberto e per me una rivisita sulle Orobie Valtellinesi. Gita tranquilla e non eccessivamente lunga e faticosa ma comunque interessante.
Tourengänger:
turistalpi

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