Pass da Sett (2310 m) – EMTB
|
||||||||||||||||||||||||
![]() |
![]() |
Il Septimerpass o Passo del Settimo è un valico che collega le grigionesi Val Sursette e la Val Bregaglia. Fu utilizzato già in epoca romana per collegare Chiavenna, il Lago di Como e Milano con Coira, capitale della Rezia.
L’escursione si svolge nel meraviglioso paesaggio del Parc Ela, il più grande parco naturale della Svizzera, tre volte più grande del parco nazionale svizzero.
Inizio dell’escursione: ore 7:00
Fine dell’escursione: ore 9:45
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1022 hPa
Velocità media del vento: 10 km/h
Temperatura alla partenza: 13,5°C
Temperatura al rientro: 17°C
Sorgere del sole: 5.32
Tramonto del sole: 21.18
In pianura continua la canicola asfissiante, associata a valori di ozono estremi. Decido di partire di buon’ora per le montagne grigionesi, dove l’aria è fine e il paesaggio è da favola.
Ne approfitto per visitare il valico storico Pass da Sett, che non ho ancora visto.
Dopo 175 km d’auto arrivo alla “Perla dello Julier”, Bivio, la località del distretto Oberhalbstein posta alla biforcazione tra il Pass da Sett (Bregaglia) e il Passo dello Julier (Engadina), entrambi molto importanti in epoca romana. Bivio fungeva da luogo di trasbordo di merci e da stazione di cambio dei cavalli.
Alle sette in punto (forse per assonanza con la meta) inforco la bici e parto senza il cafferino: i bar sono infatti ancora chiusi.
Il segnavia indica un tempo di percorrenza a piedi di 2 h 15 min. Nel nucleo del villaggio non trovo spunti particolarmente interessanti. Una statua raffigurante una marmotta vigila sulla fontana centrale. Davanti all’Hôtel Post vedo ben tre autobus parcheggiati: è probabilmente l’albergo più frequentato di questa piccola località turistica.
Dal lato sud del villaggio abbandono presto la strada principale per imboccare, alla destra, la vecchia stradina romana che sale in direzione di Tua e degli alpeggi successivi. Sono già passati sei mesi, da quando percorsi questo tratto con gli sci per salire fino a quota 2584 m dell’Alp Tgavretga. Il Roccabella adombra ancora una buona parte della valle. L’Eva da Sett rumoreggia, arricchita com’è dall’acqua di fusione dei nevai. È un piacere respirare a pieni polmoni quest’aria fresca, sottile e pura. La giacca a vento leggera non dà fastidio, anzi! Al bivio per Cadval (2019 m) inizia il primo strappo importante, che supero brillantemente, anche perché non è molto lungo. Mi si presenta ora una bella piana denominata Plang Camfer (2117 m), dove il torrente produce meandri, rigagnoli e torbiere basse, garantendo la crescita di rigogliosi fiori. Mi trovo nel Parc Ela, il più grande parco naturale della Svizzera. All’orizzonte domina la scena il Piz Forcellina (2938 m), che nasconde il più noto Piz Turba (3017 m).
Il Septimerpass è preceduto da un laghetto nel quale si riflettono le granitiche cime bregagliotte del Pizzo Cengalo, dei Pizzi Gemelli, della Sciora Dadent e della Sciora Dafora.
Dopo 1 h e 11 min di pedalata pervengo al segnavia del valico: Pass da Sett (2310 m) geschafft!

Pass da Sett (2310 m)
Decido di scendere sul versante della Val Bregaglia fino alla Septimerhaus (Tgesa da Sett), a circa 2298 m di quota. Per raggiungerla sono costretto a spingere la bici su due estesi nevai, che non mi provocano comunque particolari disagi.
Dell’Ospizio Tgesa da Sett (Ospizio San Pietro), costruito nel 1100, non restano che poche pietre e tracce. Suppongo che la recente Septimerhaus funga da abitazione per gli alpigiani durante il periodo di carico dell’alpeggio. L’unica scritta visibile è posta sulla targhetta della fontana di granito: “Septimerhaus 1971-1996”.
Una volta risalito al passo provo a percorrere il sentiero in direzione del Pass Lunghin. Dopo 600 m sono bloccato dalla neve: non è possibile spingere la pesante bici sul ripido nevaio.
All’inizio della discesa per il rientro a Bivio incontro Reto, un ciclista di Savognin che mi dà qualche informazione sui sentieri ciclabili del Parc Ela. Secondo lui la discesa verso Casaccia non è adatta alle e-MTB: “per un tratto non ciclabile di 1 km occorre portare la bici in spalla; è meglio quindi con la mtb muscolare”. Peccato, perché a Casaccia ci sarebbe la possibilità di caricare la bicicletta sull’Autopostale, fino a Silvaplana o fino al Passo dello Julier. Me l’hanno confermato i responsabili di AutoPostale di San Moritz; non c’è nemmeno bisogno di riservare il posto, sulla corriera ci stanno cinque biciclette.
Reto conosce alla perfezione il percorso, per cui dopo qualche centinaio di metri mi distacca alla grande…
La gita in mtb si conclude dopo 2 h e 45 min a Bivio, ma la giornata di svago nei Grigioni continua verso il Passo dello Julier e l’Engadina.
Gita in MTB nel Parc Ela fino allo storico Passo del Settimo, tra la Val Sursette e la Val Bregaglia. Da questo valico passavano i romani, gli imperatori tedeschi diretti in Italia e i somieri con i muli carichi di merci.
Tempo totale: 2 h 45 min
Tempo di salita: 1 h 11 min
Dislivello in salita: 626 m
Sviluppo complessivo: 16 km
Quota massima: 2372 m
Quota minima: 1769 m
Difficoltà: F
Coordinate Pass da Sett: 768ˈ950, 143ˈ250
Consumo batteria: 36%
Copertura della rete cellulare: Swisscom, alcune zone d’ombra all’Alp Tschavretga
Kommentare (4)