Cima del Sassone e Monte Ziccher (anello Bagni di Craveggia)


Publiziert von Simone86 , 9. Juni 2019 um 22:35.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 8 Juni 2019
Wandern Schwierigkeit: T3 - anspruchsvolles Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I   Gruppo Pizzo Ruscada   Gruppo Pizzo di Madéi   Vigezzo 
Aufstieg: 2300 m
Abstieg: 2300 m
Strecke:31 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Craveggia

Escursione lunga e impegnativa in attesa da alcuni anni, sempre bypassata per altre mete. La curiosità dell'area dei Bagni di Craveggia, territorio italiano in una valle "geograficamente" Svizzera ha sempre destato domande e voglia di osservare di persona. Sul web si trova la storia completa e precisa di questa specie di "enclave" italiana in Svizzera, anche se questo non è il termine più corretto. Oggi sfruttiamo un allenamento trail per bazzicare su e giù da questi passi che hanno visto nei secoli l'affermazione dei vigezzini sui pascoli confederati dell'alta Val Onsernone. E con essi, in seguito, la definizione del confini nazionali proprio qualche metro oltre i Bagni di Craveggia, accessibili però, per via carrozzabile, solo dalla Svizzera...



Con Andrea e Lorenz partiamo da Craveggia q926 con primo obiettivo Colma di Craveggia e Madonna del Rosario. I due compagni sono d'altri ritmi, la lunga gippabile iniziale vola veloce ma non senza fatica.
Dopo 45' siamo alla Colma di Craveggia q1670 dove ci riforniamo alla fontana dell'Oratorio di S.Rocco q1634 e chiaccheriamo con un pastore egiziano giunto qui da qualche anno. Ci sono molte nuvole basse, non ma si riconosce la bellezza della conca della Colma, con le sua belle baite ristrutturate. Un piccolo paradiso! La zona è  ricchissima di sorgenti.

Ripartiamo per la B.tta della Cima, decidendo all'ultimo di puntare verso il Sassone. Con qualche deviazione (loro su cengette, io preferisco un intaglio in cresta) raggiungiamo la base della cresta WSW del Sassone, da cui raggiungiamo la cima liberamente o sul filo o sul versante W, molto in piedi ma facile. Cima del Sassone q2085 purtroppo senza vista (nebbia) ma caratterizzata da un vertiginosa parete est, bellissima montagna.

Scendiamo dal versante S-E e ritorniamo sui nostri passi risalendo in breve alla B.tta della Cima q1955 e all'isolata Madonna del Rosario q1945, settecentesca cappella con storici affreschi ristrutturati. Qui permangono diverse lingue di neve che rallentano l'avanzamento ma non creano disagio drammatico.
Solo grazie al GPS troveremo il sentiero, assai sepolto e invisibile, che aggirerà la severa parete N della cima Trubbio, punto di arrivo degli impianti sciistici di S.ta Maria Maggiore. In breve la neve scompare ed tra pascoli e bosco, dopo una serie di alpeggi chiusi (Canva, Motta di Vocogno, Bugiola) arriviamo all'Alpe Cortaccio q1166, rifugio privato dove un'associazione vigezzina tiene il campo base per la pulizia dei sentieri locali. Passiamo dall'Alpe Fondo Monfraccio q1077 (dove pare ci sia un bivacco libero) e, ormai in fondovalle, non ci resta che correre su larga sterrata fino al confine nazionale, vicino ai Bagni di Craveggia q980.  Qui bisogna attraversare il Rio dei Bagni ( che poi diverrà Isorno), purtroppo in piena. Alcuni turisti stranieri rinunciano, pochi si buttano allo sbaraglio, la corrente è davvero forte. Con l'aiuto di un bastone attraversiamo la forte corrente che, pur arrivando alle ginocchia, non è da sottovalutare. I bagni di Craveggia, dopo l'ultima distruzione da parte di una valanga negli anni 50', non sono più una struttura vera e propria. Rimangono due vasche, un percorso kneipp (recentemente creati) e un grosso vascone (storico) messo in sicurezza. L'acqua è tiepidina (28°C) ma gradevole.

Dopo una breve pausa si unisce a noi un ragazzo, anche lui in modalità trail, per la lunga salita alla B.tta Sant'Antonio (quasi 900d+). Da parte mia la stanchezza inizia a pesare, i giovanotti invece vanno, sono ben allenati, altra cavalleria, corrono ancora in salita per buona parte del tracciato!
Raggiunta la B.tta San Antonio q1841, siamo un po' tutti stremati. Qualcuno ha mangiato poco, io forse troppo. Ma ormai il grosso è fatto! Rinunciamo al Pizzo Formalone scegliendo il ben più vicino Monte Ziccher q1967, anch'esso in splendida posizione panoramica. Particolare il piccolo intaglio franoso per giungere alla cima. Salutiamo una coppia di trekker superati in salita ma con un passo comunque invidiabile (vista l'età!).

La lunga discesa, a ritmo sostenuto, ci porta in circa un'ora dallo Ziccher alla strada asfaltata e al Rifugio La Vasca q974, passando per Cortignasco q1660. Qui a La Vasca è presente un favoloso ponte storico in pietra, di fianco al moderno ponte carrozzabile. Ancora 3km di strada circa e siamo alla macchina a Craveggia.

Una bellissima che merita ulteriori esplorazioni, sia verso la valle di Arvogno a W che verso il Pizzo Ruscada a E.  Pochi scorci permessi dalle nuvole ma quel poco è stato piacevole!

Video Informativo Bagni di Craveggia



Tourengänger: Simone86


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Kommentare (2)


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martynred hat gesagt:
Gesendet am 11. Juni 2019 um 11:07
FORTISSIMI!!!

Simone86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 11. Juni 2019 um 12:38
Loro sicuramente!


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