Cima del Sassone, Pizzo Formalone e Monte Ziccher


Publiziert von GIBI , 6. September 2017 um 00:01.

Region: Welt » Italien » Piemont
Tour Datum: 3 September 2017
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: Vigezzo   I 
Aufstieg: 1500 m
Abstieg: 1500 m
Strecke:Km. 21 > Craveggia cimitero, La Pila, Alpe Fontana, Cascine di Mezzo, Oratorio di San Rocco, La Colma di Craveggia, Alpe Pidella, Alpe Calanca, Alpe La Colla, Cima del Sassone, Pizzo Formalone, Bocchetta di Sant'Antonio, Monte Ziccher, Bocchetta di Sant'Antonio, Cortignasco, Crest, in Bies, Rifugio il Camoscio, Eglio, Rifugio La Vasca, Craveggia cimitero.
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Dalla Svizzera via autostrada A2 uscita Bellinzona Sud direzione Locarno, dopo l'aeroporto di Magadino infilarsi nella galleria Mapo-Morettina e all'uscita prendere in direzione Maggia / Centovalli fino a Ponte Brolla dove prendere in direzione Centovalli, oltrepassare la dogana di Camedo e proseguire in territorio Italiano passando per il Santuario di Re e quindi raggiungere Craveggia località dotata di ampi parcheggi sia a monte che a valle del paese, in alternativa più veloce ma molto meno panoramica Craveggia la si può raggiungere dal Varesotto via Domodossola con la superstrada uscita Masera e prendere quindi in direzione Centovalli.
Kartennummer:Quadraconcept scala 1:25000 Lago Maggiore ( Locarno e Centovalli )

   

Questa domenica ero già partito ben tardi da casa in direzione Locarno, Centovalli e Val Vigezzo ma a mettermi ulteriormente il bastone tra le ruote ci si è messo anche il Triatlhon di Locarno deviando e rallentando il mio percorso e per fortuna poi che a Ponte Brolla pur ad intermittenza ci hanno comunque lasciato passare con le automobili altrimenti mi sarei dovuto orientare su un obbiettivo alternativo in Valle Maggia. 1 ) perché i nostri sentieri non sono così ben segnati come quelli Svizzeri ? … una palina ogni tanto, qualche raro segno, poi il resto ( anche dove c’è un bivio ) è lasciato all’intuito dell’escursionista !2 ) perché venendo da Locarno fino alla Dogana di Camedo l’asfalto è tutto bello e livellato e poi una volta entrati in Italia invece tutto cambia ? … buche, cedimenti, guard-rail divelti, in fondo che siano Centovalli o Val Questa domenica ero già partito ben tardi da casa in direzione Locarno, Centovalli e Val Vigezzo ma a mettermi ulteriormente il bastone tra le ruote ci si è messo anche il Triatlhon di Locarno deviando e rallentando il mio percorso e per fortuna poi che a Ponte Brolla pur ad intermittenza ci hanno comunque lasciato passare con le automobili altrimenti mi sarei dovuto orientare su un obbiettivo alternativo in Valle Maggia.
 
Mancano così solo 20 minuti a mezzogiorno quando mi avvio dal parcheggio del cimitero di Craveggia dove a monte del paese inizia la strada forestale che passando per La Pila, l’Alpe Fontana e le Cascine di mezzo spunta alla Colma di Craveggia, ma prima di dirigermi verso la Cima del Sassone obbiettivo principe della giornata è praticamente d’obbligo la digressione per ammirare il bel Oratorio dedicato a San Rocco, riprendo quindi il mio cammino ma anziché imboccare il sentiero che si alza verso la cima continuo in falsopiano passando per l’alpe Pidella, l’Alpe Calanca e l’Alpe Colla dove c’è la ripida deviazione che risalendo prima tra pratoni e poi sassi e rododendri mi porta ai piedi e poi con breve arrampicata in vetta alla Cima del Sassone che sono le 14.10.
Qui la vista spazia a 360° sulle cime e le vallate circostanti ma purtroppo il sole che solo una mezzoretta prima splendeva limpido nel cielo adesso si diverte a giocare a nascondino con le nuvole e pertanto una mezzoretta dopo scattate un po’ di foto e firmato il libro di vetta inizio brevemente a scendere alla sella per poi risalire subito la cresta che mi porta alla seconda cima della giornata … il Pizzo Formalone, proseguo quindi tenendomi inizialmente in cresta per poi scendere alla Bocchetta di Sant’Antonio e alla sua omonima Cappella, quindi altra risalita verso l’ultimo obbiettivo della giornata … il Monte Ziccher che raggiungo giusto giusto un oretta dopo il Sassone, anche qui qualche foto e poi ritorno sui miei passi fino alla Bocchetta di Sant’Antonio dove prendo le indicazioni per Craveggia che passando per l’Alpe Cortignasco mi portano fin sullo stradone in località e poi tutto su asfalto passando per i rifugi o meglio oramai dire ristoranti “ il Camoscio “ e “ La Vasca “ mi sciroppo i Km che quando mancano 10 minuti alle 18 mi riportano a Craveggia.
 
Giorgio
 
Alcune domande da porsi :
 
1 ) perché i nostri sentieri non sono così ben segnati come quelli Svizzeri ? … una palina ogni tanto, qualche raro segno, poi il resto ( anche dove c’è un bivio ) è lasciato all’intuito dell’escursionista !
2 ) perché venendo da Locarno fino alla Dogana di Camedo l’asfalto è tutto bello e livellato e poi una volta entrati in Italia invece tutto cambia ? … buche, cedimenti, guard-rail divelti, in fondo che siano Centovalli o Val Vigezzo la morfologia della vallata non cambia !    
 
Questa domenica ero già partito ben tardi da casa in direzione Locarno, Centovalli e Val Vigezzo ma a mettermi ulteriormente il bastone tra le ruote ci si è messo anche il Triatlhon di Locarno deviando e rallentando il mio percorso e per fortuna poi che a Ponte Brolla pur ad intermittenza ci hanno comunque lasciato passare con le automobili altrimenti mi sarei dovuto orientare su un obbiettivo alternativo in Valle Maggia.
 
Mancano così solo 20 minuti a mezzogiorno quando mi avvio dal parcheggio del cimitero di Craveggia dove a monte del paese inizia la strada forestale che passando per La Pila, l’Alpe Fontana e le Cascine di mezzo spunta alla Colma di Craveggia, ma prima di dirigermi verso la Cima del Sassone obbiettivo principe della giornata è praticamente d’obbligo la digressione per ammirare il bel Oratorio dedicato a San Rocco, riprendo quindi il mio cammino ma anziché imboccare il sentiero che si alza verso la cima continuo in falsopiano passando per l’alpe Pidella, l’Alpe Calanca e l’Alpe Colla dove c’è la ripida deviazione che risalendo prima tra pratoni e poi sassi e rododendri mi porta ai piedi e poi con breve arrampicata in vetta alla Cima del Sassone che sono le 14.10.
Qui la vista spazia a 360° sulle cime e le vallate circostanti ma purtroppo il sole che solo una mezzoretta prima splendeva limpido nel cielo adesso si diverte a giocare a nascondino con le nuvole e pertanto una mezzoretta dopo scattate un po’ di foto e firmato il libro di vetta inizio brevemente a scendere alla sella per poi risalire subito la cresta che mi porta alla seconda cima della giornata … il Pizzo Formalone, proseguo quindi tenendomi inizialmente in cresta per poi scendere alla Bocchetta di Sant’Antonio e alla sua omonima Cappella, quindi altra risalita verso l’ultimo obbiettivo della giornata … il Monte Ziccher che raggiungo giusto giusto un oretta dopo il Sassone, anche qui qualche foto e poi ritorno sui miei passi fino alla Bocchetta di Sant’Antonio dove prendo le indicazioni per Craveggia che passando per l’Alpe Cortignasco mi portano fin sullo stradone in località e poi tutto su asfalto passando per i rifugi o meglio oramai dire ristoranti “ il Camoscio “ e “ La Vasca “ mi sciroppo i Km che quando mancano 10 minuti alle 18 mi riportano a Craveggia.
 
Giorgio
 
Alcune domande da porsi :
 
1 ) perché i nostri sentieri non sono così ben segnati come quelli Svizzeri ? … una palina ogni tanto, qualche raro segno, poi il resto ( anche dove c’è un bivio ) è lasciato all’intuito dell’escursionista !
2 ) perché venendo da Locarno fino alla Dogana di Camedo l’asfalto è tutto bello e livellato e poi una volta entrati in Italia invece tutto cambia ? … buche, cedimenti, guard-rail divelti, in fondo che siano Centovalli o Val Vigezzo la morfologia della vallata non cambia ! 
   

 
Escursione odierna di Km. 21


NB ...Tempi indicati soste escluse :

Craveggia - La Colma - Cima del Sassone > 2h 30'
Cima del Sassone - Pizzo Formalone - Monte Ziccher > 1h
Monte Ziccher - Cortignasco - La Vasca - Craveggia > 2h 
Questa domenica ero già partito ben tardi da casa in direzione Locarno, Centovalli e Val Vigezzo ma a mettermi ulteriormente il bastone tra le ruote ci si è messo anche il Triatlhon di Locarno deviando e rallentando il mio percorso e per fortuna poi che a Ponte Brolla pur ad intermittenza ci hanno comunque lasciato passare con le automobili altrimenti mi sarei dovuto orientare su un obbiettivo alternativo in Valle Maggia.
 
Mancano così solo 20 minuti a mezzogiorno quando mi avvio dal parcheggio del cimitero di Craveggia dove a monte del paese inizia la strada forestale che passando per La Pila, l’Alpe Fontana e le Cascine di mezzo spunta alla Colma di Craveggia, ma prima di dirigermi verso la Cima del Sassone obbiettivo principe della giornata è praticamente d’obbligo la digressione per ammirare il bel Oratorio dedicato a San Rocco, riprendo quindi il mio cammino ma anziché imboccare il sentiero che si alza verso la cima continuo in falsopiano passando per l’alpe Pidella, l’Alpe Calanca e l’Alpe Colla dove c’è la ripida deviazione che risalendo prima tra pratoni e poi sassi e rododendri mi porta ai piedi e poi con breve arrampicata in vetta alla Cima del Sassone che sono le 14.10.
Qui la vista spazia a 360° sulle cime e le vallate circostanti ma purtroppo il sole che solo una mezzoretta prima splendeva limpido nel cielo adesso si diverte a giocare a nascondino con le nuvole e pertanto una mezzoretta dopo scattate un po’ di foto e firmato il libro di vetta inizio brevemente a scendere alla sella per poi risalire subito la cresta che mi porta alla seconda cima della giornata … il Pizzo Formalone, proseguo quindi tenendomi inizialmente in cresta per poi scendere alla Bocchetta di Sant’Antonio e alla sua omonima Cappella, quindi altra risalita verso l’ultimo obbiettivo della giornata … il Monte Ziccher che raggiungo giusto giusto un oretta dopo il Sassone, anche qui qualche foto e poi ritorno sui miei passi fino alla Bocchetta di Sant’Antonio dove prendo le indicazioni per Craveggia che passando per l’Alpe Cortignasco mi portano fin sullo stradone in località Crest e poi tutto su asfalto passando per i rifugi o meglio oramai dire ristoranti “ il Camoscio “ e “ La Vasca “ mi sciroppo i 4 Km che quando mancano 10 minuti alle 18 mi riportano a Craveggia.
 
Giorgio
 
Alcune domande da porsi :
 
1 ) perché i nostri sentieri non sono così ben segnati come quelli Svizzeri ? … una palina ogni tanto, qualche raro segno, poi il resto ( anche dove c’è un bivio ) è lasciato all’intuito dell’escursionista !
2 ) perché venendo da Locarno fino alla Dogana di Camedo l’asfalto è tutto bello e livellato e poi una volta entrati in Italia invece tutto cambia ? … buche, cedimenti, guard-rail divelti, in fondo che siano Centovalli o Val Vigezzo la morfologia della vallata non cambia ! 
   


 
Escursione odierna di Km. 21


NB ...Tempi indicati soste escluse :

Craveggia - La Colma - Cima del Sassone > 2h 30'
Cima del Sassone - Pizzo Formalone - Monte Ziccher > 1h
Monte Ziccher - Cortignasco - La Vasca - Craveggia > 2h 
 

 

 

Mancano così solo 20 minuti a mezzogiorno quando mi avvio dal parcheggio del cimitero di Craveggia dove a monte del paese inizia la strada forestale che passando per La Pila, l’Alpe Fontana e le Cascine di mezzo spunta alla Colma di Craveggia, ma prima di dirigermi verso la Cima del Sassone obbiettivo principe della giornata è praticamente d’obbligo la digressione per ammirare il bel Oratorio dedicato a San Rocco, riprendo quindi il mio cammino ma anziché imboccare il sentiero che si alza verso la cima continuo in falsopiano passando per l’alpe Pidella, l’Alpe Calanca e l’Alpe Colla dove c’è la ripida deviazione che risalendo prima tra pratoni e poi sassi e rododendri mi porta ai piedi e poi con breve arrampicata in vetta alla Cima del Sassone che sono le 14.10.

Qui la vista spazia a 360° sulle cime e le vallate circostanti ma purtroppo il sole che solo una mezzoretta prima splendeva limpido nel cielo adesso si diverte a giocare a nascondino con le nuvole e pertanto una mezzoretta dopo scattate un po’ di foto e firmato il libro di vetta inizio brevemente a scendere alla sella per poi risalire subito la cresta che mi porta alla seconda cima della giornata … il Pizzo Formalone, proseguo quindi tenendomi inizialmente in cresta per poi scendere alla Bocchetta di Sant’Antonio e alla sua omonima Cappella, quindi altra risalita verso l’ultimo obbiettivo della giornata … il Monte Ziccher che raggiungo giusto giusto un oretta dopo il Sassone, anche qui qualche foto e poi ritorno sui miei passi fino alla Bocchetta di Sant’Antonio dove prendo le indicazioni per Craveggia che passando per l’Alpe Cortignasco mi portano fin sullo stradone in località e poi tutto su asfalto passando per i rifugi o meglio oramai dire ristoranti “ il Camoscio “ e “ La Vasca “ mi sciroppo i Km che quando mancano 10 minuti alle 18 mi riportano a Craveggia.

 

Giorgio    

 

Questa domenica ero già partito ben tardi da casa in direzione Locarno, Centovalli e Val Vigezzo ma a mettermi ulteriormente il bastone tra le ruote ci si è messo anche il Triatlhon di Locarno deviando e rallentando il mio percorso e per fortuna poi che a Ponte Brolla pur ad intermittenza ci hanno comunque lasciato passare con le automobili altrimenti mi sarei dovuto orientare su un obbiettivo alternativo in Valle Maggia.

 

Mancano così solo 20 minuti a mezzogiorno quando mi avvio dal parcheggio del cimitero di Craveggia dove a monte del paese inizia la strada forestale che passando per La Pila, l’Alpe Fontana e le Cascine di mezzo spunta alla Colma di Craveggia, ma prima di dirigermi verso la Cima del Sassone obbiettivo principe della giornata è praticamente d’obbligo la digressione per ammirare il bel Oratorio dedicato a San Rocco, riprendo quindi il mio cammino ma anziché imboccare il sentiero che si alza verso la cima continuo in falsopiano passando per l’alpe Pidella, l’Alpe Calanca e l’Alpe Colla dove c’è la ripida deviazione che risalendo prima tra pratoni e poi sassi e rododendri mi porta ai piedi e poi con breve arrampicata in vetta alla Cima del Sassone che sono le 14.10.

Qui la vista spazia a 360° sulle cime e le vallate circostanti ma purtroppo il sole che solo una mezzoretta prima splendeva limpido nel cielo adesso si diverte a giocare a nascondino con le nuvole e pertanto una mezzoretta dopo scattate un po’ di foto e firmato il libro di vetta inizio brevemente a scendere alla sella per poi risalire subito la cresta che mi porta alla seconda cima della giornata … il Pizzo Formalone, proseguo quindi tenendomi inizialmente in cresta per poi scendere alla Bocchetta di Sant’Antonio e alla sua omonima Cappella, quindi altra risalita verso l’ultimo obbiettivo della giornata … il Monte Ziccher che raggiungo giusto giusto un oretta dopo il Sassone, anche qui qualche foto e poi ritorno sui miei passi fino alla Bocchetta di Sant’Antonio dove prendo le indicazioni per Craveggia che passando per l’Alpe Cortignasco mi portano fin sullo stradone in località e poi tutto su asfalto passando per i rifugi o meglio oramai dire ristoranti “ il Camoscio “ e “ La Vasca “ mi sciroppo i Km che quando mancano 10 minuti alle 18 mi riportano a Craveggia.

 

Giorgio

 

Alcune domande da porsi :

 

1 ) perché i nostri sentieri non sono così ben segnati come quelli Svizzeri ? … una palina ogni tanto, qualche raro segno, poi il resto ( anche dove c’è un bivio ) è lasciato all’intuito dell’escursionista !

2 ) perché venendo da Locarno fino alla Dogana di Camedo l’asfalto è tutto bello e livellato e poi una volta entrati in Italia invece tutto cambia ? … buche, cedimenti, guard-rail divelti, in fondo che siano Centovalli o Val Vigezzo la morfologia della vallata non cambia ! 

   




Tourengänger: GIBI


Minimap
0Km
Klicke um zu zeichnen. Klicke auf den letzten Punkt um das Zeichnen zu beenden

Galerie


In einem neuen Fenster öffnen · Im gleichen Fenster öffnen


Kommentare (25)


Kommentar hinzufügen

danicomo hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2017 um 08:12
Vedo che hai trovato anche tu uno dei cuoricini gialli che stanno comparendo sulle cime ticinesi.
Sarebbe curioso sapere che storia hanno dietro....

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2017 um 13:06
l'ho fotografato apposta perché sapevo ti interessava ... certo che è un bel mistero !

Andrea! hat gesagt: RE:
Gesendet am 22. September 2017 um 09:05
Sarà ... ma io ogni volta che vedo questo cose in giro mi chiedo perché mai qualcuno debba per forza lasciare traccia del proprio passaggio ... e mi trovo in disaccordo ... anche se la cosa potrebbe essere piacevole.
Perché come sempre ... se tutti facessimo cosi ... quanti "disegni" troveremmo in giro?
A.

irgi99 hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2017 um 08:49
stupenda questa traversata! magica Val Vigezzo!
Bravooo

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2017 um 13:08
Grazie Irene ... hai ragione è proprio una valle magica !

igor hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2017 um 17:39
Grande Giorgio ! Solo tu puoi partire a mezzogiorno e fare una cima Speed man ! Ciaooo

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 6. September 2017 um 19:39
Grazie Igor ... per queste altezze va bene anche così ma per fare quello che fai tu è praticamente obbligatorio partire all'alba !

ciao Giorgio

Arbutus hat gesagt: Bellissimo giro!
Gesendet am 6. September 2017 um 18:20
Complimenti per il bellissimo giro. Io ho evitato la zona temendo il raduno degli spazzacamini a Intragna ma avevo dimenticato che c'era anche il triathlon a Locarno.

Quanto alle domande:
1) i sentieri italiani non sono ben segnati come quelli svizzeri proprio per permettere all'escursionista di allenare il proprio intuito :)
2) l'asfalto è peggio sul lato italiano della valle perché... qui ci vuole una barzelletta. Pierino chiede al padre mentre sono a tavola: "Papà, mi dici, ma cosa fa il governo?" "Mangia, mangia!"

GIBI hat gesagt: RE:Bellissimo giro!
Gesendet am 6. September 2017 um 19:49
a ecco svelato anche il mistero delle numerose ragazze viste in giro anche per Craveggia con tutta la fuliggine in faccia ... per quanto riguarda le mie domande ...
1 ) in tutti questi anni di trekking pur senza il GPS è pur vero che non mi sono mai perso, qualche volta sono finito magari nella valle opposta a dove avevo l'auto però bene o male a casa sono sempre tornato, ogni tanto qualche segno però rassicurerebbe il cammino sopratutto delle famiglie.
2 ) per lo stato delle strade meglio stendere un velo pietoso anziché l'asfalto !

ciao e buone escursioni

Giorgio

ciao Giorgio

andrea62 hat gesagt: RE:Bellissimo giro!
Gesendet am 8. September 2017 um 15:37
Almeno da sette-otto anni se andate in auto da Milano a Pavia fate qualcosa che allena per l'East African Safari di una volta!

GIBI hat gesagt: RE:Bellissimo giro!
Gesendet am 8. September 2017 um 21:44
Andrea da quello che si vede anche a Como città non faccio fatica a crederti !

Angelo63 hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2017 um 21:27
Bel giro e gran bel trittico Giorgio!
buone montagne
angelo

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2017 um 13:06
Grazie Angelo e buone montagne anche a te !

tignoelino hat gesagt:
Gesendet am 6. September 2017 um 21:32
Hai detto bene, buche avvallamenti, guardrail divelti: siamo in I taglia, il paese del bengodi. Ciao

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2017 um 13:08
... è triste ma facciamocene una ragione !

Poncione hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2017 um 13:49
E c'è ancora qualcuno convinto che possiamo competere con gli svizzeri... rob de matt.

Simone86 hat gesagt:
Gesendet am 7. September 2017 um 00:26
che belle cime! un' ambiente molto piacevole, che tu sappia per scendere ai Bagni di Craveggia da li sopra che tempistiche danno i cartelli?

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2017 um 13:21
Ciao Simone, sono andato un po' a vedere le altre foto che avevo fatto soprattutto quelle alle varie paline ... per i Bagni di Craveggia :

dall'Alpe Colla > 3h 20'
dall'alpe Cortignasca > 2h 15'
da Al Crest > 3h 30'

dal fondo valle di Craveggia mi sembra invece di ricordare 4h 30'

ciao Giorgio

Simone86 hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2017 um 15:06
Ah ottimo, molto meno di quello che pensavo, grazie mille per le info!

beppe hat gesagt: Bravo
Gesendet am 7. September 2017 um 02:36
Ciao Giorgio bel giro complimenti
Beppe

GIBI hat gesagt: RE:Bravo
Gesendet am 7. September 2017 um 13:10
grazie Beppe ... mi sveglio e parto senza avere un programma definito però ogni tanto vengono fuori comunque dei bei giri !

ciao Giorgio

Poncione hat gesagt:
Gesendet am 7. September 2017 um 13:50
Bellissimo giro, Giorgio.
Scartato qualche mese fa' per fare invece il Pizzo Ragno. Ma prima o poi è da fare... :)

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 7. September 2017 um 19:39
grazie Emiliano,
allora vorrà dire che prima o poi a me invece toccherà il Pizzo Ragno !

Menek hat gesagt:
Gesendet am 8. September 2017 um 15:51
Il giro è sicuramente bello,ma tu ti fai troppe domande! :))))))))))))

GIBI hat gesagt: RE:
Gesendet am 8. September 2017 um 21:45
Grazie Domenico,
e del resto quando si è in giro da soli a qualcosa si dovrà pur pensare !

ciao Giorgio


Kommentar hinzufügen»