Rif. Magnolini, M. Alto e percorso di ritorno cambiato causa alberi caduti.
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Ritorno in terra lombarda e per questo semplice giro riesco a stanare Rosa
rossa. Partiamo da sopra S. Vigilio, laddove una piazzola una piazzola per l'atterraggio di elicotteri segnala la partenza del giro, al via non ci sono paline ma una tabella indicativa.
Si sale subito per una bitumata molto erta (Cai 595) e allo stesso tempo anche un po monotona, non fosse per il bel bosco che si attraversa il tutto risulterebbe stucchevole. Ma per oggi va bene così. Passiamo Ronchi e subito dopo la strada si fa sterrata, superiamo due roccoli che si dirimpettano (tenete buono questo riferimento per la deviazione alla P. Covolo) e ora, con una pendenza minore ci portiamo verso la dorsale un po innevata dove svoltando a sx arriviamo al Magnolini. La giornata non è delle migliori, il cielo è leggermente plumbeo e il vento fresco non invita alla staticità, proseguiamo allora subito verso la comoda salita che porta al M. Alto. 2h15 senza correre.
Scattiamo le foto mentre il vento sembra placarsi, ci godiamo il nostro lago e le nostre montagne camune, si va dal Golèm sin quasi all'Adamello, mentre la Presolana sulla sponda orobica cattura la nostra attenzione. Eolo si sta riposando? Bene, il tavolo posto in cima fa al caso nostro.
Ora cominciamo la nostra discesa, con May che se la gode con le sue veloci accelerate, ripassiamo il Magnolini e senza indicazioni utili ma di facile orientamento ci portiamo, con due brevi saliscendi, fin sotto il Rif. Termen dove il sentiero 595 prosegue la sua corsa. Facciamo pochi passi in discesa, poi, puff... gli alberi caduti ad ottobre ne ostruiscono il passaggio, cerchiamo un eventuale aggiramento ma non sembra conveniente. Difficile anche capire quanto il danno sia esteso. Ritorniamo sui nostri passi e con una breve e facile deviazione passiamo dal Rif. Pian de la Palù, pochi passi oltre e siamo sulla sterrata fatta in salita.
Scendiamo senza fretta sino ai già citati due roccoli, dove notiamo un sentierino che si stacca dalla sterrata e che prosegue verso E rimanendo in cresta, non ci sono indicazioni ne bollatura, ma sembra che porti verso il Covolo... abbiamo tempo a disposizione e in fondo si arriva in meno di 10 minuti. La cimetta sembra anonima ma da questa punta la visuale verso il lago è molto bella e ci offre qualche spunto per escursioni future.
Altre mete non ne abbiamo, non ci resta che la mesta discesa verso l'auto, intonando la frantumatica canzone di C. Villa, Binario, che ben si addice al percorso. Binario, triste e solitariooo...
La bitumata è scivolosa e maledettamente lunghetta. Càso, che cojoni (od ovaie).
Nota 1):
Nessuna aggiunta a quanto già scritto, ribadisco solo e pongo all'attenzione, che il sentiero (595) è interrotto, quindi occhio se volete fare il giro contrario al nostro.
Nota 2): Cazzeggi vari...
Benetton, "torno a metterci la faccia contro odio e accuse". I genovesi che abitavano sotto il Ponte Mortandi e i Mapuche lo aspettano al varco. Se non altro per dirgli,si, metttici la faccia...di merda.
Un popolo che avanza: Alabama, aggiungo altro???
News: Sto aspettando con ansia l'ennesima boutade del Pd...
Parafrasando il Jova: Lega e M5s. Una tribù che sballa.
A' la prochaine! Menek con Rosa e May

Si sale subito per una bitumata molto erta (Cai 595) e allo stesso tempo anche un po monotona, non fosse per il bel bosco che si attraversa il tutto risulterebbe stucchevole. Ma per oggi va bene così. Passiamo Ronchi e subito dopo la strada si fa sterrata, superiamo due roccoli che si dirimpettano (tenete buono questo riferimento per la deviazione alla P. Covolo) e ora, con una pendenza minore ci portiamo verso la dorsale un po innevata dove svoltando a sx arriviamo al Magnolini. La giornata non è delle migliori, il cielo è leggermente plumbeo e il vento fresco non invita alla staticità, proseguiamo allora subito verso la comoda salita che porta al M. Alto. 2h15 senza correre.
Scattiamo le foto mentre il vento sembra placarsi, ci godiamo il nostro lago e le nostre montagne camune, si va dal Golèm sin quasi all'Adamello, mentre la Presolana sulla sponda orobica cattura la nostra attenzione. Eolo si sta riposando? Bene, il tavolo posto in cima fa al caso nostro.
Ora cominciamo la nostra discesa, con May che se la gode con le sue veloci accelerate, ripassiamo il Magnolini e senza indicazioni utili ma di facile orientamento ci portiamo, con due brevi saliscendi, fin sotto il Rif. Termen dove il sentiero 595 prosegue la sua corsa. Facciamo pochi passi in discesa, poi, puff... gli alberi caduti ad ottobre ne ostruiscono il passaggio, cerchiamo un eventuale aggiramento ma non sembra conveniente. Difficile anche capire quanto il danno sia esteso. Ritorniamo sui nostri passi e con una breve e facile deviazione passiamo dal Rif. Pian de la Palù, pochi passi oltre e siamo sulla sterrata fatta in salita.
Scendiamo senza fretta sino ai già citati due roccoli, dove notiamo un sentierino che si stacca dalla sterrata e che prosegue verso E rimanendo in cresta, non ci sono indicazioni ne bollatura, ma sembra che porti verso il Covolo... abbiamo tempo a disposizione e in fondo si arriva in meno di 10 minuti. La cimetta sembra anonima ma da questa punta la visuale verso il lago è molto bella e ci offre qualche spunto per escursioni future.
Altre mete non ne abbiamo, non ci resta che la mesta discesa verso l'auto, intonando la frantumatica canzone di C. Villa, Binario, che ben si addice al percorso. Binario, triste e solitariooo...
La bitumata è scivolosa e maledettamente lunghetta. Càso, che cojoni (od ovaie).
Nota 1):
Nessuna aggiunta a quanto già scritto, ribadisco solo e pongo all'attenzione, che il sentiero (595) è interrotto, quindi occhio se volete fare il giro contrario al nostro.
Nota 2): Cazzeggi vari...
Benetton, "torno a metterci la faccia contro odio e accuse". I genovesi che abitavano sotto il Ponte Mortandi e i Mapuche lo aspettano al varco. Se non altro per dirgli,si, metttici la faccia...di merda.
Un popolo che avanza: Alabama, aggiungo altro???
News: Sto aspettando con ansia l'ennesima boutade del Pd...
Parafrasando il Jova: Lega e M5s. Una tribù che sballa.
A' la prochaine! Menek con Rosa e May
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