Tresa Bike 353 – EMTB
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Pedalata alla scoperta del Malcantone, in una giornata ideale, priva di nuvole.
Inizio dell’escursione: ore 8.35
Fine dell’escursione: ore 11.10
Pressione atmosferica, ore 9.00: 1016 hPa
Temperatura alla partenza: 11,5°C
Isoterma di 0°C, ore 9.00: 1800 m
Temperatura al rientro: 18,5°C
Velocità media del vento: 10 km/h
Sorgere del sole: 6.16
Cinque mesi fa percorsi l’itinerario 354, oggi desidero conoscere il 353 di Svizzera Mobile. Dalla Chiesa di San Bernardino da Siena di Ponte Tresa imbocco Via Purasca, quindi Via ai Ronchi e Via Mistorni. Dalla Cappella dei Mistorni la strada spiana e fino a Pura (392 m) non ci sono più strappi. Come sempre, non voglio farmi condizionare eccessivamente dai percorsi segnalati; preferisco una sana libertà anarchica, anche nella scelta dell’itinerario, con repentini cambiamenti sul posto. L’ultima volta imboccai Via Morella, in direzione della sterrata nel bosco. Oggi decido di percorrere la strada cantonale, per niente trafficata. In poco meno di dieci minuti da Pura raggiungo la località Molino di Curio (535 m).
Attratto da una statua in terracotta, scendo di sella per avvicinarmi all’opera. Si tratta de “La lupa, l’uomo” di Giovanni Gilgen.
"La lupa, l'uomo" - Giovanni Gilgen
La scultura, inaugurata il 20 settembre 2015, evoca un’antica leggenda del paese malcantonese, secondo la quale il feroce animale salvò un neonato da una casa in fiamme: da allora è rimasto nello stemma del paese. L’emblema della comunità malcantonese ha trovato una nuova rappresentazione, tridimensionale, dell’eclettico artista, del quale, più avanti ammirerò un’altra opera.
Il tratto successivo, in aperta campagna, lungo il Riale di Molge, mi offre delle nitide visioni sul Monte Lema, caratterizzato dal radar meteorologico.
Raggiungo Bedigliora con un giro antiorario del monte. Sulla via acciottolata del nucleo del paese sono attratto da una facciata gialla, decorata con dipinti raffiguranti delle marionette. Anche quest’opera è firmata da Giovanni Gilgen, 2009.
Sulla piazzetta di fronte alla Chiesa di San Rocco, osservo la guglia slanciata e acuminata del campanile che ricorda un chiodo. Forse i bediglioresi sono chiamati “Ciod” in riferimento al loro campanile.
Dal punto più elevato della gita, mi aspetta ora una lunga discesa di oltre 10 km con qualche strappetto e pianura. Visito per la prima volta i paesi di Beride, Castelrotto, Croglio, quindi mi concedo una pausa caffè all’Agip di Madonna del Piano.
Mi resta l’ultima parte, una tranquilla pedalata di mezz’ora, nel bosco golenale della Tresa.
Pedalata in una zona del Malcantone che mi era quasi completamente sconosciuta.
Ancora una volta devo ringraziare la mia e-bike, che mi permette di addentrarmi nei paesini discosti del Ticino e di scoprire affascinanti angoli di territorio.
Tempo totale: 2 h 35 min
Tempo di salita fino a Bedigliora: 1 h 05 min
Tempi parziali
Ponte Tresa (278 m) – Molino di Curio (534 m): 35 min
Molino di Curio (534 m) – Bedigliora (613 m): 30 min
Bedigliora (613 m) – Madonna del Piano (268 m): 35 min
Madonna del Piano (268 m) – Ponte Tresa (278 m): 40 min
Dislivello in salita: 474 m
Quota massima: 628 m
Quota minima: 264 m
Sviluppo complessivo: 21,03 km
Difficoltà: F
Pendenza massima:
Consumo batteria: 32%
Copertura della rete cellulare: Swisscom buona
Coordinate Bedigliora: 708'748 / 95'540
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