Lassù fin quasi al cielo. Cima del Simano da Motto
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Chi in questa stagione entra in Val di Blenio è ammaliato da un quadro di grandi vette ammantate di bianco: la Piancabella e le due Ganne si innalzano nel cielo quasi fossero irraggiungibili. E alla loro sinistra una grande prua di nave si staglia netta sopra la valle: la Cima del Simano coronata da una grande croce che domina da oltre 2000 metri di dislivello la media Blenio.
Ci saliamo in una miracolosa giornata di febbraio che sembra aprile: la bruma indugia nel fondovalle, mentre lassù un cielo intenso attende il viandante che non disdegna l'erta salita alla ricerca di tante meraviglie.
Da Motto un bel sentiero costruito dai nostri avi si avvolge fra balze inospitali serpreggiando fra le rocce; appena si posa sul terrazzo di Stabbio dove le baite serene salutano il sole. Poi riprende più erto a tornanti fra i boschi di peccio e di larice per sbucare sul miracoloso pianoro dove riposa lAlpe Doisgia, dove in questa stagione tutto e pace e solitudine.
Lassù la cima ci scruta, chi mai oserà disturbare il mio riposo invernale. O viandante, il cammino è ancora lungo e impegnativo. La neve rende l'incedere faticoso, un passo su, un passo giù fino alle anche. Ma il desiderio di arrivare lassù ci sostiene e ci fa' avanzare, mentre un sole caldo ci avvolge.
Superata la valle un pendio infinito ci attende. Un passo dopo l'altro nella neve, con fatica, come su di una grande scala che conduce fino al cielo. Laggiù il fondovalle è ormai lontano, qui solo abitano le pernici che al nostro incedere fuggono spaventate. Ed ecco il crinale che ci introduce nel grande piano sommitale coronato di vette. Un mondo miracoloso riservato a chi ha la pazienza di salirvi dal piano.
Appena là la croce di vetta si staglia sul fondovalle. Un'ultima cresta, l'anticipa e poi d'improvviso ci affacciamo sulla valle. Un panorama indescrivibile, infinite quinte di montagne che si avviano verso meridione, e alle nostre spalle le aspre vette della Greina, una collana di cime che ci salutano alzandosi verso il cielo.
Quando ormai il sole inizia a calare noi viandanti felici scendiamo a valle, salutiamo l'astro del giorno allo Stabbio e poi ci caliamo nella valle ormai immersa dall'oscurità. Con nel cuore e negli occhi la luce delle alte cime che ci accompagna.
Ci saliamo in una miracolosa giornata di febbraio che sembra aprile: la bruma indugia nel fondovalle, mentre lassù un cielo intenso attende il viandante che non disdegna l'erta salita alla ricerca di tante meraviglie.
Da Motto un bel sentiero costruito dai nostri avi si avvolge fra balze inospitali serpreggiando fra le rocce; appena si posa sul terrazzo di Stabbio dove le baite serene salutano il sole. Poi riprende più erto a tornanti fra i boschi di peccio e di larice per sbucare sul miracoloso pianoro dove riposa lAlpe Doisgia, dove in questa stagione tutto e pace e solitudine.
Lassù la cima ci scruta, chi mai oserà disturbare il mio riposo invernale. O viandante, il cammino è ancora lungo e impegnativo. La neve rende l'incedere faticoso, un passo su, un passo giù fino alle anche. Ma il desiderio di arrivare lassù ci sostiene e ci fa' avanzare, mentre un sole caldo ci avvolge.
Superata la valle un pendio infinito ci attende. Un passo dopo l'altro nella neve, con fatica, come su di una grande scala che conduce fino al cielo. Laggiù il fondovalle è ormai lontano, qui solo abitano le pernici che al nostro incedere fuggono spaventate. Ed ecco il crinale che ci introduce nel grande piano sommitale coronato di vette. Un mondo miracoloso riservato a chi ha la pazienza di salirvi dal piano.
Appena là la croce di vetta si staglia sul fondovalle. Un'ultima cresta, l'anticipa e poi d'improvviso ci affacciamo sulla valle. Un panorama indescrivibile, infinite quinte di montagne che si avviano verso meridione, e alle nostre spalle le aspre vette della Greina, una collana di cime che ci salutano alzandosi verso il cielo.
Quando ormai il sole inizia a calare noi viandanti felici scendiamo a valle, salutiamo l'astro del giorno allo Stabbio e poi ci caliamo nella valle ormai immersa dall'oscurità. Con nel cuore e negli occhi la luce delle alte cime che ci accompagna.
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blepori
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