Venezia giorno 2


Publiziert von paoloski , 2. März 2019 um 10:00.

Region: Welt » Italien » Venetien
Tour Datum:28 Dezember 2018
Wandern Schwierigkeit: T1 - Wandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 

Secondo giorno a Venezia, dopo un'ottima ed abbondante colazione usciamo dalla nostra locanda e ci avviamo verso la non lontana Madonna dell'Orto, una delle nostre chiese preferite, un autentico scrigno di tesori. Vi arriviamo percorrendo le calli e le fondamenta del sestriere di Cannaregio, poco toccato dai flussi turistici  ed ancora autenticamente veneziano. Passiamo da Campo dei Mori, sempre bellissimo e percorsa Calle larga ed attraversato il ponte eccoci di fronte alla chiesa, è aperta ma, come scopriamo dalle parole del sacrestano, fino alle dieci non è possibile illuminarla per poter ammirare i capolavori che vi sono custoditi. Facciamo comunque un breve giro soffermandoci sulla tomba del Tintoretto che volle essere sepolto qui, poco lontano dalla sua casa.
Torneremo più tardi o forse domani, proseguiamo il nostro tour per Cannaregio che a quest'ora del mattino è quasi deserta, nessun turista e pochi veneziani. Raggiungiamo il Campo de l'Abazia, con le due Scuole della Misericordia, rii e canali, a differenza delle calli sono molto affollati: c'è un gran via vai di barche cariche di frutta, verdure , pesce, vivande e rifornimenti di ogni tipo destinate agli innumerevoli alberghi, locande e ristoranti della città.
Percorrendo calli e sottoporteghi al di fuori dei circuiti turistici, qui viene comoda la mia conoscenza della città, raggiungiamo Piazza San Marco, è una bolgia di folla ma venire a Venezia senza rivedere la basilica non si può!
Depositiamo lo zainetto di Anna al deposito e ci sottoponiamo ai controlli da parte dei militari, la visita della basilica è gratuita ma con due euro, ed una breve coda, ci godiamo per l'ennesima volta la vista della Pala d'Oro, ne vale la pena! La coda per salire al Tesoro è invece decisamente più lunga perciò soprassediamo, anche quella per Palazzo Ducale si snoda per un paio di centinaia di metri, decisamente meglio recarci prima a visitare il Museo Correr, il Museo Archeologico e la Biblioteca Marciana: il biglietto per i musei di Piazza San Marco è unico e ci permetterà di entrare a Palazzo Ducale senza fare code.
Prima di immergerci nell'immenso complesso museale però facciamo una breve digressione per visitare lo storico negozio Olivetti, opera di Carlo Scarpa, all'angolo delle procuratie Vecchie; è una proprietà del Fondo Ambiente Italiano per cui, essendo soci da anni, l'ingresso per noi è gratuito.
Breve coda alla Biblioteca Marciana, un caffè alla bouvette, lasciamo zainetto e cappotti al guardaroba e partiamo per un tour nel labirinto immenso di questo fantastico complesso museale.
L'insieme formato dal Museo Correr, dal Museo Archeologico e dalla Biblioteca Marciana contiene un numero enorme di quadri, di sculture, di arazzi e di reperti straordinari, ma anche solo gli arredi, i lampadari di Murano, i mobili sono straordinari, ogni tanto durante la visita si avverte il bisogno di "staccare" un attimo da un tale profluvio di arte e bellezza per affacciarsi alle finestre ed ammirare Piazza San Marco con la sua folla, il cielo, i piccioni onnipresenti.Quando usciamo sono passate le 13, decidiamo di soprassedere al pranzo e dirigerci verso Palazzo Contarini del Bovolo. Per anni questo peculiare edificio è stato visibile solo dall'esterno, la sua scala a chiocciola è decisamente unica, recentemente i restauri sono stati completati e finalmente vi si può salire e d ammirare il panorama di Venezia dal belvedere all'ultimo piano. In previsione della visita avevo già acquistato i biglietti, scontati, via Internet per cui non dobbiamo neppure fare la breve coda all'ingresso. La scala è un autentico capolavoro, dall'alto il panorama è veramente uno spettacolo impagabile. Ci tratteniamo per un po' e quando scendiamo ci dirigiamo verso Rialto ed il suo ponte. Come sempre la folla qui è straripante, facciamo un breve tour per le Pescherie, ormai quasi deserte, troviamo una pizzeria nei pressi e soddisfiamo le esigenze dei nostri stomaci, poi, dopo aver acquistato due biglietti per poter navigare 24 ore sulle linee di vaporetti, ci imbarchiamo per raggiungere la Giudecca e recarci alla Casa dei Tre Oci per vedere la mostra di Willy Ronis.
Scendiamo ma non in prossimità della nostra meta, bensì un paio di fermate prima, a Sant'Eufemia, in modo da poter percorrere quasi interamente le fondamenta dell'isola e goderci la vista delle Zattere, della Punta della Dogana e di Venezia al di là del Canale della Giudecca.
La Casa dei Tre Oci, così chiamata per le tre inusuali finestre che ne caratterizzano la facciata, è stata restaurata da qualche anno ed è rapidamente divenuta uno dei poli attrattivi di Venezia ospitando delle magnifiche ed imprescindibili mostre fotografiche. Attualmente ospita un'esposizione dedicata al fotografo francese Willy Ronis di cui tutti, magari non riconoscendone la paternità, hanno visto qualche fotografia. La mostra è decisamente interessante ed ottimamente allestita e ne usciamo soddisfatti. È ora di imbarcarci per raggiungere la vicina Isola di San Giorgio Maggiore dove alla Fondazione Cini è ospitata la grande mostra "Le stanze del vetro".
In un paio di minuti siamo a destinazione ma prima decidiamo di fare una breve visita alla chiesa di San Giorgio, uno dei capolavori del Palladio, vista l'ora già piuttosto tarda vi sono pochissime persone e la chiesa ci appare ancora più grande e suggestiva avvolta nella penombra.
Raggiungiamo la Fondazione Cini, entriamo, l'ingresso è gratuito, l'allestimento perfetto: pannelli esplicativi chiari ed esaurienti, un'ottima illuminazione e decine di vetrine che accolgono la panoplia completa degli oggetti in vetro creati dalla collaborazione fra il giovane architetto Carlo Scarpa e la vetreria M.V.M. Cappellin & C. fra il 1925 ed il 1932. Sette anni in cui da questa fornace uscirono dei capolavori, purtroppo alla creatività ed all'ingegno non si abbinarono le capacità commerciali e finanziarie per cui la vetreria fallì rapidamente lasciando comunque un ricordo indelebile. Dopo un primo tour decidiamo di compierne un secondo per soffermarci ulteriormente sui pezzi che ci hanno maggiormente impressionato, poi una rapida scorsa ai libri del bookshop e ci avviamo all'uscita.
Ormai è buio, di fronte a noi Venezia è illuminata, Palazzo Ducale è e una visione fiabesca. Ci imbarchiamo sul vaporetto che ci porta a San Zaccaria, la fermata su Riva degli Schiavoni vicina a Palazzo Ducale, attraversiamo il Ponte della Paglia, uno sguardo d'obbligo al Ponte dei Sospiri e poi ci reimbarchiamo su un vaporetto per raggiungere la zona della Stazione di Santa Lucia e da qui il vicino Campo di Ghetto Novo.
Il ristorante Gam Gam, in cui saremmo volentieri tornati, è al completo ma facciamo un'ottima cena alla Locanda del Mariner sito sulle vicine Fondamenta degli Ormesini. Una foto ancora al Campo di Ghetto Novo avvolta nella luce serale e rientriamo alla locanda.

Tourengänger: paoloski
Communities: Citytrip


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