Monte Bassetta


Publiziert von cai56 , 15. Januar 2019 um 10:59.

Region: Welt » Italien » Lombardei
Tour Datum:13 Januar 2019
Wandern Schwierigkeit: T2 - Bergwandern
Wegpunkte:
Geo-Tags: I 
Zeitbedarf: 5:30
Aufstieg: 1565 m
Abstieg: 1558 m
Strecke:Parzialmente circolare 15,32 km
Zufahrt zum Ausgangspunkt:Da Milano al Trivio di Fuentes lungo la statale 36; usciti dalla superstrada si prosegue fino a Delebio, dove si svolta a sinistra per Dubino. Dal centro del paese si sale alla contrada Monastero lungo l'omonima via. Pochi posti di parcheggio presso la chiesa.

Nel dubbio che la prevista perturbazione-lampo potesse caricare di neve i pascoli disseccati dalla siccità anche le mete di bassa quota, anticipiamo e programmiamo questa "introduzione" al Sentiero Walter Bonatti. Inaugurato nell'agosto 2014, il sentiero commemorativo unisce il paese di residenza del grande scalatore - Monastero di Dubino - ai Bagni del Màsino attraverso la Valle dei Ratti, la Valle Spluga e la Val Ligoncio; all'inizio il percorso, che si limita a collegare già esistenti antichi passaggi di pastori e cacciatori, era segnalato sommariamente, ma ora ha raggiunto un buon grado di evidenza. In questo primo segmento si tratta di una gita panoramicissima che va a raggiungere i pascoli di quella costa che divide la Valchiavenna dalla Valtellina prendendo origine dalle paludi della "Riserva Naturale dei Piani di Spagna e del Lago di Mezzola". Il versante nord, che tende poi a confondersi con la Valle dei Ratti, è ombroso e ricoperto da ripide foreste; il versante sud, con boschi più radi e luminosi, si allarga a tratti in vaste radure a prato (risultato della distruzione di secolari pinete e abetaie da parte di disastrosi incendi nel 1948, 1952, 1965 e 1976). Prima di raggiungere la località "La Piazza", si ha modo di visitare una cava di calcare (affioramenti di "Dolomia di Dubino" lungo la linea tettonica del Tonale) abbandonata da anni e ormai rimboschita spontaneamente in una mini-foresta di pini silvestri, ed un antico insediamento religioso cresciuto in  posizione dominante all'incrocio dei fondovalle di Valtellina e Valchiavenna. 

Dal parcheggio si imbocca il ripido piano inclinato che sale alla ex-casa di Walter Bonatti e subito si volge a sinistra verso un lungo traverso in costante ascesa, fra radi alberi, vegetazione spinosa e incolta e vari affioramenti rocciosi; a tratti si prosegue su cenge artificiali alternando tratti pianeggianti ad impennate, comunque sempre agevoli. Si giunge quindi sul costone spartiacque fra Valtellina e Valchiavenna, con rari scorci panoramici sulla foce dell'Adda nel Lago di Como; in breve ci si avvicina alla cava di dolomia e il sentiero si colora di bianco per il fondo di calcare frantumato. Presso i resti di un edificio di servizio riparte in salita il nostro sentiero: ora percorre un rado bosco di castagni sulla linea di massima pendenza lungo una traccia infossata dall'erosione. Dopo aver affiancato a sinistra un boschetto di larici e abeti rossi, ci si trova improvvisamente in una conca erbosa non individuabile dal basso: il fondo ospita sparsi ruderi di numerose baite e sulla sponda calcarea volta a sud dominano i resti dell'abside della chiesa di San Giuliano. Proseguendo secondo i numerosi bolli di vernice, si sale in breve ad attraversare un tratto della carrozzabile a pedaggio per La Piazza; al di là si segue un canale di scolo che accompagna fino al piazzale di parcheggio del maggengo. Da qui si entra su pista cementata nei terreni consortili dell'Alpe Piazza 981 m; ad una sbarra presso un piccolo parco-giochi si segue un ampio giro frale baite sparse ed infine si svolta a sinistra risalendo i prati fino alle baite più in alto. Il sentiero, superate le ultime baite, si addentra con un lungo traverso in salita moderata in un rado bosco con belle vedute sul Lago di Mezzola e la Valchiavenna; la salita si accentua e con una serie di tornanti sul crinale nord-sud (bosco di pini sul versante ombroso e di betulle sul versante soleggiato) si raggiunge la sommità alberata del Monte Foffricio 1109 m, sormontato da un ripetitore. In una radura occupata da felci rigogliose il sentiero si biforca: si prosegue a sinistra  sul vasto crinale, appoggiando spesso sul versante della Valtellina (Costiera dei Cech); i pini si fanno più radi lasciando spazio ai pascoli ancora caricati dell'Alpe Bassetta. Notare sulla destra i resti di una cisterna per la raccolta dell'acqua piovana. Fra gli affioramenti di massi di granito si raggiunge la cupola erbosa del Monte Bassetta: pochi metri più in basso, a sud, le baite dell'Alpe Bassetta. E' possibile variare il percorso di ritorno scendendo subito dall'alpe lungo un sentiero ripido ma ben marcato: con lunghi traversi nella boscaglia si divalla fino alle baite dei Prati dell'O che si trovano a poche decine di metri dal percorso cementato della pista tagliafuoco. Raggiuntala, la si segue verso destra fino alla Piazza, dove si riprende il percorso di salita.









Tourengänger: cai56, chiaraa, sciurapina
Communities: Hikr in italiano


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Kommentare (7)


Kommentar hinzufügen

sciurapina hat gesagt:
Gesendet am 15. Januar 2019 um 18:33
Coi Waypoints hanno un nome anche le cime delle Orobie :-) Bella camminata in ottima compagnia su un tratto di Valtellina a me ( ed anche a Leo :-) ) sconosciuto.

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 15. Januar 2019 um 18:39
Pochi nomi e tante cime da conoscere.

andrea62 hat gesagt:
Gesendet am 16. Januar 2019 um 08:55
Anticipato! Da circa un anno mi ero segnato l'inizio del Sentiero Walter Bonatti, almeno fino al Monte Foffricio, in un paio di casi l'avevo anche proposto ad amici ma poi la scelta è caduta su altre mete.
Comunque penso che lo farò.
Ciao.

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2019 um 15:45
Non è brutto, ma fino alla Piazza non è nemmeno qualcosa di speciale.
Ciao Marco

gbal hat gesagt:
Gesendet am 16. Januar 2019 um 16:11
Un omaggio ad un Grande! Bel giro.
Un ben approdata su Hikr anche a sciurapina

cai56 hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2019 um 16:32
Tutto il sentiero è piuttosto bello e ora, con una segnaletica omogenea, ha almeno il merito di aver portato alla vasta conoscenza degli escursionisti percorsi dimenticati.
Il tratto più alto in quota (che coincide con questa gita: http://www.hikr.org/tour/post136581.html) nei punti attrezzati comincia già a denunciare qualche cedimento.
Ciao Marco

sciurapina hat gesagt: RE:
Gesendet am 16. Januar 2019 um 21:38
Beh in realtà presente da tempo anche se poco attivo :-) Grazie comunque


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